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Gaza, pesanti raid e incursioni dei tank in tutta la Striscia. “Ma non è ancora l’invasione di terra”. Netanyahu: “Inizia la nostra vendetta”

Gaza, pesanti raid e incursioni dei tank in tutta la Striscia. “Ma non è ancora l’invasione di terra”. Netanyahu: “Inizia la nostra vendetta”
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Israele intensifica le operazioni via terra su Gaza: “Inizia la vendetta”

Israele accelera l’operazione su Gaza, intensificando i blitz via terra con truppe e tank all’interno della Striscia mentre mai così tanti aerei sono decollati per i bombardamenti nella Striscia. Poco dopo l’annuncio del portavoce militare di Tel Aviv, è arrivata la conferma da parte di Hamas di “un massiccio tentativo di Israele di penetrare coi carri armati nella Striscia da nord e da est”. Hanno fatto seguito notizie di violenti combattenti in tutta la Striscia, con incursioni dei tank da nord e da est. E il consigliere del premier Benyamin Netanyahu ha annunciato: “Inizia la vendetta”.
La mossa dell’esercito è giudicata un preludio concreto all’ingresso in massa all’interno di Gaza che nelle ultime ore ha già visto un massiccio aumento dei raid. Anche se il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane Peter Lerner ha chiarito ad Abc News che l’esercito israeliano sta lanciando un’incursione di terra nella Striscia di Gaza più ampia delle precedenti ma non si tratta ancora della grande invasione di terra ufficiale annunciata da giorni.
Il portavoce militare Daniel Hagari ha rinnovato l’appello ai residenti palestinesi ad evacuare verso il sud della Striscia per non trovarsi coinvolti nei combattimenti che hanno messo già fuori uso le comunicazioni, isolando Gaza dal resto del mondo. L’annuncio di Tel Aviv sembra aver colta impreparata anche la Casa Bianca. John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa. ha riferito che Washington ha chiesto a Israele “quali sono i suoi obiettivi, qual è la sua strategia e come tutto questo può finire”.
Che la strategia dell’esercito fosse cambiata da giorni, era già chiaro con i due nuovi blitz compiuti la notte scorsa dentro la Striscia. Israele ha anche lanciato un monito, riferendosi con tutta probabilità al Libano da dove continuano i lanci e alla Siria: l’esercito si “prepara a difendersi su tutti i fronti e anche le forze al confine settentrionale sono in massima allerta”. E c’è il rischio concreto che le scintille della guerra a Gaza possano infiammare oltre al fronte nord anche nemici più lontani geograficamente, in particolare quelli nell’area del Mar Rosso.
Uno scenario che ha visto anche jet militari americani, su ordine del presidente Joe Biden, attaccare in Siria gruppi di militanti sostenuti dall’Iran che avevano colpito truppe americane nel Paese e in Iraq dopo l’attacco del 7 ottobre. Nella massima allerta su tutti i fronti indicata dall’esercito israeliano è contemplato certamente che le aree nemiche attorno allo stato ebraico potrebbero attivarsi.

Momenti chiave

    • 15:51

      Macron: “Operazioni a Gaza siano mirate, non massicce”

      “È cruciale che Israele agisca in modo mirato contro i terroristi”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue, sottolineando che “il miglior modo di agire non è un’operazione massiccia che mette in pericolo i civili”. “Riconosciamo pienamente il diritto di Israele e il legittimo desiderio di lottare contro il terrorismo. Siamo pronti ad aiutare. Ma riteniamo che il blocco totale” a Gaza, “i bombardamenti indiscriminati e ancor più la prospettiva di una massiccia operazione terrestre non possano proteggere adeguatamente le popolazioni civili”, ha spiegato Macron.

    • 15:50

      Michel: “Urgente che gli aiuti arrivino ai destinatari”

      Sulla situazione in Medio Oriente “abbiamo espresso ieri una posizione unita, ferma e chiara che prevede in particolare una conferenza internazionale per avviare un processo di pace. Chiediamo corridoi umanitari e pause umanitarie per rendere gli aiuti effettivi. Consideriamo che è estremamente urgente ed essenziale di permettere che gli aiuti umanitari possano arrivare ai destinatari”. Ad affermarlo è il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel nel corso della Conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. “Siamo mobilitati sulla questione degli ostaggi e siamo in contatto stretto con i leader della regione che tentano delle mediazioni. E’ essenziale di continuare a chiedere la liberazione degli ostaggi senza condizione e il prima possibile”, spiega Michel. “Siamo determinati a lavorare in stretto contatto con i nostri Stati membri e i leader della regione per permettere ai cittadini stranieri, tra cui alcuni sono europei di lasciare Gaza”, sottolinea Michel. “Ci sono numerosi cittadini europei che sono bloccati a Gaza e stiamo lavorando per riuscire a farli uscire il prima possibile”, aggiunge. “Siamo impegnati per rilanciare il processo di pace e siamo determinati ad agire in modo coordinato e con i nostri partner nella regione”, conclude Michel.

    • 15:49

      Sanzioni Usa a individui ed entità legati a Hamas

      Gli Stati Uniti impongono sanzioni a otto individui e quattro entità legate a Hamas. Lo annuncia il segretario di Stato Antony Blinken, sottolineando che fra gli individui ci sono anche coloro che hanno giocato un ruolo nel facilitare l’evasione delle sanzioni da parte di società affiliate a Hamas.

    • 14:26

      Blitz d’Israele in una base di Hamas

      ‘Flotilla 13’, un’unità della marina militare israeliana è sbarcata la notte scorsa nel sud della Striscia di Gaza ed ha distrutto infrastrutture terroristiche di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l’obiettivo del blitz “mirato” era una base terroristica degli ‘uomini ranà di Hamas. Al termine dell’operazione, ‘Flotilla 13’ è rientrata in Israele.

    • 13:36

      Colpito un edificio a Tel Aviv: almeno 3 feriti

      Prime informazioni hanno segnalato che nell’ultima salva di razzi da Gaza contro Tel Aviv è stato colpito un edificio in città. Il servizio di Pronto Soccorso Magen David Adom segnala 3 feriti. Secondo i media Hamas da Gaza ha rivendicato il lancio dei razzi.

    • 13:28

      Sirene d’allarme nel centro d’Israele

      Le sirene di allarme anti razzi da Gaza hanno risuonato da poco a Tel Aviv e nel centro di Israele costringendo la popolazione a correre nei rifugi. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. In aria si sono udite esplosioni dovute all’intercettazione di razzi da parte dell’Iron Dome. L’allarme è scattato anche ad Ashdod, città costiera nel sud del Paese.

    • 13:27

      Iran: “Israele e i suoi sostenitori verranno messi in ginocchio”

      “Presto i criminali, i sionisti e i loro noti sostenitori saranno messi in ginocchio davanti alla determinazione, alla fermezza e alla resilienza del popolo della Palestina a causa dei loro crimini di guerra nella Striscia di Gaza”. Lo ha affermato su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani.

    • 13:26

      Al Jazeera: “Israele distrugge le strade nel campo profughi di Jenin”

      Le forze israeliane sono entrate in Cisgiordania con veicoli pesantemente corazzati, ma anche con i bulldozer, per distruggere alcune strade nel campo profughi di Jenin. Lo scrive al Jazeera.

    • 13:25

      Onu: “Punizione collettiva d’Israele a Gaza. E’ un crimine di guerra”

      L’Ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di questioni umanitarie ha accusato Israele di commettere crimini di guerra nella Striscia di Gaza avendo messo in atto una ”punizioni collettiva” della popolazione palestinese dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. “La punizione collettiva è un crimine di guerra. La punizione collettiva da parte di Israele dell’intera popolazione di Gaza deve fermarsi immediatamente”, ha detto Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. Anche Hamas, spiega l’Agenzia Onu, ha commesso crimini di guerra e atrocità lo scorso 7 ottobre e continua a compirli tenendo in ostaggio civili. Shamdasani ha quindi chiesto ai gruppi palestinesi di interrompere “gli attacchi indiscriminati” contro Israele. In merito all’”assedio” completo di Gaza dichiarato da Israele, Shamdasani ha detto che “per le 2,2 milioni di persone che vivono a Gaza è una catastrofe umanitaria e una punizione collettiva”.

    • 13:23

      Altri 10 camion di aiuti umanitari entrati da Rafah a Gaza

      Dieci camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah dall’Egitto. Lo riferiscono i media secondo cui gli aiuti consistono in acqua, cibo e medicine. Fino ad ora, secondo alcune stime, sono entrati complessivamente 84 camion di aiuti di vario genere, ma senza benzina.

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