25 aprile, il corteo nazionale a Milano. L’Anpi: “Siamo in 100mila”. La Russa: “Antifascismo usato in modo strumentale” – la giornata

Aggiornato: 12:56

I fatti più importanti

  • 17:31

    La Russa rende omaggio al monumento a Jan Palach

    Il presidente del Senato Ignazio La Russa, in visita a Praga, ha reso omaggio al monumento di Jan Palach, deponendo dei fiori in piazza San Venceslao, dove il giovane studente si suicidò dandosi fuoco per protestare contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia da parte degli eserciti di quattro paesi del Patto di Varsavia (Urss, Bulgaria, Polonia e Ungheria) dell’agosto 1968. 

  • 17:28

    Schlein: “Proiettare il sacrificio nel presente per il futuro”

    “È un giorno in cui chi fa politica credo debba non solo onorare quella memoria e quel sacrificio, ma anche proiettarlo nel presente per il futuro”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein al corteo del 25 aprile a Milano. “La paura di futuro oggi assume vesti nuove e chiama noi nelle istituzioni, in politica, nel Paese a un impegno quotidiano per realizzare pienamente quei valori e quei principi costituzionali che ancora, purtroppo, non sono pienamente attuati. Ci concentreremo ogni giorno, non soltanto in questa bella festa di Liberazione, ma ogni giorno per portare avanti la battaglia per il diritto alla salute delle persone, per il diritto allo studio di tutti i bambini in questo paese, per il diritto al lavoro dignitoso e di qualità”.

  • 17:25

    Roccella: “Non dimenticare il sangue dei vinti”

    “Il 25 aprile non rappresenta solo l’esito vittorioso di una guerra di Liberazione. Tra il ’43 e ’45 si sovrapposero una guerra patriottica e una dolorosa e tragica guerra civile. Citando il libro di un grande giornalista come Giampaolo Pansa, vorrei dire ai giovani che non bisogna mai dimenticare il sangue dei vinti e che una democrazia per essere forte deve avere una rapporto consapevole con il proprio passato e non temere la verità storica con tutte le sue contraddizioni”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità Eugenia Roccella durante le celebrazioni del 25 aprile a Pescara.

  • 17:20

    Mattarella a Boves, rende omaggio ai caduti

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato Boves (Cuneo), prima città martire della Resistenza e duplice medaglia d’oro al valor militare e al valor civile, ultima tappa della sua giornata di celebrazione del 25 aprile nel Cuneese.
    Il capo dello Stato ha reso omaggio alla lapide dei caduti, in piazza Italia, ricordo del primo eccidio compiuto dalle truppe tedesche sul territorio italiano. Nella chiesa di san Bartolomeo ha poi reso omaggio ai due sacerdoti martiri, don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, e salutato il vescovo Giuseppe Cavallotto e le nipoti di don Gribaudo, Teresa e Rosella. 

  • 17:13

    Schlein: “La lettera di Meloni? Siamo qui a onorare la Resistenza”

    “Ho già dichiarato che siamo qui oggi a onorare la Resistenza”. Così, a margine del corteo per il 25 aprile a Milano, la segretaria del Pd Elly Schlein ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento sulla lettera della premier Meloni al Corriere. “Ho già detto cosa penso, penso che chi partecipa alla festa della Liberazione – come noi del Pd – lo fa con lo spirito di ricordare cosa è stata la dittatura nazifascista, cosa è stato il sacrificio di chi ha voluto liberarci e di come riportare oggi quei valori alla attualità, non ho altro da aggiungere”, ha concluso.

  • 16:27

    Cenati (Anpi): “I nazisti non erano semi-pensionati, fecero eccidi e stragi”

    “I nazisti non erano semi-pensionati che percorrevano le vie del nostro Paese, ma furono responsabili, con l’indispensabile supporto dei repubblichini di Salò, di eccidi, di stragi della popolazione civile, di deportazioni nei lager e nei campi di sterminio di ebrei, di oppositori politici, di lavoratori, di militari italiani”. Lo ha detto il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati, sul palco di piazza Duomo, in riferimento alle contestate parole di Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella

  • 16:24

    La Russa a Theresienstadt, appoggia due farfalle su un cippo

    Due farfalle di carta colorata, in ricordo di quelle che volavano oltre i fili spinati dei lager, citate spesso nelle testimonianze di Liliana Segre. Il presidente del Senato Ignazio la Russa le ha appoggiate su un cippo del campo di concentramento di Theresienstadt (o ghetto di Terezín), a pochi chilometri da Praga, dove ha fatto visita. La Russa ha anche appoggiato sul cippo alcuni sassi, simboli della memoria. La visita è durata circa mezz’ora.

  • 16:21

    Fratoianni: “È la festa della Liberazione, non della libertà”

    “L’antifascismo è la religione civile di questo Paese, è il fondamento di questa Repubblica, come ci ha ricordato in modo esemplare oggi il presidente Mattarella”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni in piazza del Duomo, a margine della manifestazione per il 25 Aprile. “È la festa della Liberazione, non della libertà come ancora oggi la presidente Meloni ripropone, della Liberazione dal fascismo e dal nazismo. Dalle parti della destra si abbia il coraggio di dire la verità”, aggiunge. 

  • 16:20

    La Russa: “Oggi festeggiamo la sconfitta del fascismo”

    “Oggi 25 aprile, per l’Italia è un giorno molto importante: è il giorno nel quale viene ricordata la Liberazione dall’occupazione nazista nella Seconda guerra mondiale e la sconfitta del fascismo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea, a Praga. “Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle alte cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all’Altare della Patria l’impegno e il sacrificio per la libertà e l’indipendenza così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all’Italia la democrazia”, ha aggiunto. 

  • 16:18

    Tajani: “Che c’entra Meloni col fascismo? Non era nemmeno nata”

    “Che c’entra Meloni col fascismo? È una donna giovane che allora non era nemmeno nata…”. Lo afferma il vicepremier e  ministro degli Esteri Antonio Tajani al programma “Oggi è un altro giorno” su Rai 1. “Anche con Berlusconi nel ’94 si parlava di ritorno del fascismo… grande errore. Non è che se non si è di sinistra si è fascisti. Siamo tutti italiani, il fascismo è morto e sepolto e nessuno ha nostalgia di quel periodo”, ha aggiunto.