Ucraina, diretta – Nato e Ue bocciano il piano cinese, Scholz-Sanchez aprono. Scontro Usa-Pechino all’Onu. Zelensky: “Ci saranno negoziati”

Nell'anniversario dell'invasione, la Cina presenta i suoi punti per la pace proponendosi come grande mediatrice. Ma viene definito "non credibile" e un elenco di "soli principi" da Nato, Usa e Bruxelles. Ma il presidente ucraino apre. Intesa sul decimo pacchetto di sanzioni Ue

Aggiornato: 11:19

I fatti più importanti

  • 18:18

    Zelensky: “Non tratto con Putin”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è disponibile a trattare con Putin. Lo ha sottolineato lui stesso in una conferenza stampa durante la quale gli è stato chiesto se accetterebbe negoziati mediati dalla Turchia con al tavolo Putin. “Non lo accetto”, ha detto Zelensky, aggiungendo che il leader turco Erdogan “conosce il mio punto di vista”. “Ne abbiamo discusso prima della guerra. Gli ho detto di portare Putin al tavolo dei negoziati. ‘Possiamo farlo per favore? Dobbiamo evitare una guerra su vasta scalà – ha proseguito Zelensky – Ma (Erdogan, ndr) non è stato in grado di farlo. Ora pensa di esserlo? Ora non possiamo”. “Non è lo stesso uomo. Non c’è nessuno con cui parlare lì”, ha aggiunto il presidente ucraino.

  • 17:59

    Mosca: “Aperti a diplomazia, ma Kiev riconosca nuove realtà”

    “La Russia è aperta a raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale attraverso mezzi politici e diplomatici”, ma a condizione che “cessi la fornitura di armi e mercenari occidentali all’Ucraina, della fine delle ostilità, del ritorno dell’Ucraina a uno status neutrale non allineato, del riconoscimento di nuove realtà territoriali che si sono sviluppate a seguito della realizzazione del diritto dei popoli all’autodeterminazione, della smilitarizzazione e della denazificazione dell’Ucraina, nonché dell’eliminazione di tutte le minacce provenienti dal suo territorio”. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Mosca, a commento del piano di pace cinese.

  • 17:49

    Erdogan a Putin: “Serve pace giusta”. Poi sente Zelensky

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin, al quale ha sottolineato la necessità di “una pace giusta senza ulteriori perdite di vite umane e distruzioni” nella guerra in corso in Ucraina. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Anadolu, secondo cui Erdogan ha ringraziato Putin per la solidarietà manifestata dopo il terremoto del 6 febbraio. Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • 17:36

    Mosca: “Apprezziamo molto gli sforzi cinesi”

    Mosca “apprezza il sincero desiderio degli amici cinesi di contribuire” ad una soluzione pacifica della crisi ucraina. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo in una nota, nella quale si dice di “condividere le considerazioni di Pechino”. 

  • 17:27

    Zelensky sul piano cinese: “Buon segno, ora i fatti”

    “La Cina ha iniziato a parlare dell’Ucraina e questo non è un brutto segno. Ma bisogna capire, dopo le parole, quali passi seguiranno”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev rispondendo ad una domanda sul piano di pace di Pechino. “Nel piano c’è il rispetto dell’integrità territoriale, anche se non è citata esplicitamente l’Ucraina, e questo coincide con i nostri interessi. Così come le questioni della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale. Dobbiamo lavorarci insieme alla Cina”, ha aggiunto.

  • 17:18

    Casa Bianca: “A Kiev non servono i jet F-16”

    I jet F-16 “non sono uno strumento chiave” per le forze ucraine sul campo di battaglia. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un’intervista alla Cnn. Gli ucraini “stanno per lanciare una controffensiva significativa e gli F-16 non sono la capacità chiave per questa offensiva. Lo sono le cose che ora stiamo spostando rapidamente in prima linea”, ha spiegato Sullivan aggiungendo che i jet “non servono per una battaglia a breve termine, ma per la difesa a lungo termine dell’Ucraina e di questo hanno discusso il presidente Biden e il presidente Zelensky”.  

  • 17:05

    Blinken attacca la Cina: “Inutile chiedere la pace se si sostiene la guerra”

    “Nessun membro del Consiglio di sicurezza deve invocare la pace mentre sostiene la guerra della Russia in Ucraina e cadere nella falsa equivalenza di chiedere ad entrambe le parti di fermare i combattimenti, perché c’è un aggressore e un aggredito”: lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken parlando al consiglio di sicurezza all’Onu, lanciando una stoccata alla Cina.  

  • 17:03

    Zelensky: “Se l’Occidente mantiene la parola, vittoria inevitabile”

    La vittoria dell’Ucraina è “inevitabile” se gli occidentali “mantengono la parola”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev. “Se rimaniamo uniti come un pugno, se tutti i partner restano uniti, abbiamo tutto quello che serve per farcela, per arrivare alla vittoria quest’anno”, ha aggiunto.  

  • 17:02

    Onu, Ucraina chiede un minuto di silenzio per le vittime. Russia lo interrompe

    Al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riunito nel giorno dell’anniversario della guerra, va in scena uno scontro tra Russia e Ucraina anche sul minuto di silenzio in ricordo delle “vittime dell’aggressione”. Al termine del suo intervento, il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, chiede di osservare un minuto di silenzio. I ministri e gli ambasciatori riuniti intorno al tavolo si alzano in piedi, ma l’ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vasily Nebenya, li interrompe battendo sul microfono per chiedere la parola. E, tra l’imbarazzo dei presenti, il diplomatico, che era rimasto seduto, dice: “Ci alziamo in piedi per onorare la memoria di tutte le vittime di ciò che è accaduto in Ucraina, a partire dal 2014. Di tutti coloro che sono morti. Tutte le vite hanno un prezzo”. Poi Nebenya invita con un gesto ministri e ambasciatori, esitanti, ad alzarsi per osservare il minuto di silenzio.

  • 16:52

    Zelensky: “Sicuramente ci saranno negoziati e vertice di pace anche con Cina e India”

    “Sicuramente ci saranno negoziati” e “speriamo che ci possa essere un vertice di pace” a cui “partecipino quanti più partner possibili”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa, aggiungendo che oggi “c’è più interesse a conseguire una pace come la vogliamo noi. Abbiamo dalla nostra parte la comunità internazionale”, ha sottolineato. “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma la Russia ha intrapreso solo azioni aggressive”, ha tuttavia rilevato. Quanto invece al futuro negoziato ha dichiarato che l’Ucraina sta “lavorando per garantire che i Paesi di diversi continenti siano coinvolti nella ‘formula di pace'”, auspicando anche la partecipazione di Cina e India perché – ha indicato – la soluzione al conflitto deve essere a “livello globale”. Quanto al documento in 12 punti che costituisce la proposta di pace di Pechino, per il presidente ucraino “non è un brutto segno” che la Cina abbia “iniziato a parlare dell’Ucraina. Ma bisogna capire, dopo le parole, quali passi seguiranno”. Nel corso della conferenza stampa, Zelensky ha poi evidenziato che “nel piano c’è il rispetto dell’integrità territoriale, anche se non è citata esplicitamente l’Ucraina, e questo coincide con i nostri interessi. Così come le questioni della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale. Dobbiamo lavorarci insieme alla Cina“, ha aggiunto.