Terremoto di magnitudo 7.9 devasta Turchia e Siria: morte oltre 3600 persone. Oms: “Potrebbero essere superiori di otto volte” – la diretta

Erdogan: "Il sisma più forte dal 1939". Soccorritori lavorano senza sosta per estrarre le persone dalle macerie. Solidarietà e offerte di aiuto da Ue, Usa, Russia e anche Ucraina. La stima dall’United States Geological Survey: “Fino a 10mila morti”. Nuova scossa di magnitudo 7.5

Aggiornato: 22:09

I fatti più importanti

  • 13:36

    È crollato un orfanatrofio a Sarmata in Siria

    È crollato un orfanatrofio a Sarmata, in Siria, in seguito al violento terremoto che ha colpito la zona e che ha distrutto migliaia di edifici: un bambino è morto e altri cinque sono rimasti feriti. Lo fa sapere il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini. “Come Unicef – prosegue Iacomini – esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari nel devastante terremoto che ha colpito oltre 10 provincie nelle regioni sudorientali della Turchia e il nord della Siria, e auguriamo una veloce ripresa ai feriti. L’Unicef è pronto a supportare le operazioni di emergenza dei partner che dovessero rendersi necessarie. Secondo le notizie che ci giungono dal campo, la situazione è disastrosa. Siamo vicini ai bambini e alle famiglie colpite da questa tragedia”. 

  • 13:24

    Siria, nella regione di Idlib interi villaggi rasi al suolo

    La Protezione civile della regione nord-occidentale siriana di Idlib, fortemente colpita dal terremoto di questa notte, ha dichiarato l’intero nord-ovest della Siria una “zona disastrata”. Interi villaggi, si legge nel comunicato della Protezione civile siriana delle zone fuori dal controllo del governo centrale di Damasco, sono stati rasi al suolo, in particolare nelle zone più vicine al confine turco.

  • 13:18

    Unicef: “Migliaia di bambini e famiglie sono già vulnerabili a causa del freddo”

    “Il terremoto ha colpito in un momento in cui migliaia di bambini e famiglie sono già vulnerabili a causa del freddo inverno, condizioni economiche di difficoltà e mancanza di elettricità”. Così Adele Khodr, rappresentante Unicef in Medio Oriente e Nord Africa in un tweet. “Come Unicef – dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia – esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari nel devastante terremoto che ha colpito oltre 10 province nelle regioni sudorientali della Turchia e il nord della Siria, e auguriamo una veloce ripresa ai feriti. L’Unicef è pronto a supportare le operazioni di emergenza dei partner che dovessero rendersi necessarie. Secondo le notizie che ci giungono dal campo, la situazione è disastrosa. Siamo vicini ai bambini e alle famiglie colpite da questa tragedia”.

  • 13:17

    Terremoto in Turchia, l’aeroporto di Adana è stato chiuso

    In seguito al forte sisma che ha colpito Turchia e Siria l’aeroporto di Adana è stato chiuso. Lo riportano i media turchi citando le autorità locali.

  • 13:16

    Egitto: “Disponibilità a fornire qualsiasi assistenza”

    L’Egitto, in una comunicato diffuso dal Ministero degli Affari esteri, ha espresso “le proprie più sentite condoglianze e la sua solidarietà a Turchia e Siria per le vittime del devastante terremoto che ha colpito i due paesi”e augura una pronta guarigione ai feriti”. L’Egitto, avversario geopolitico della Turchia, nella nota rilanciata su Twitter dal portavoce del dicastero, Ahmed Abu Zeid, dichiara “la propria disponibilità a fornire qualsiasi assistenza per far fronte alle ripercussioni di questo orribile disastro”

  • 13:15

    Oms Europa: “Attivi per sostenere il ministero della Salute turco”

    L’Oms Europa si è attivata per “a sostenere il ministero della Salute turco nella risposta umanitaria d’emergenza ai devastanti terremoti che hanno colpito la regione sud-orientale di Türkiye, uno Stato membro dell’Oms Europa”. Lo sottolinea la stessa Organizzazione mondiale della sanità su Twitter, postando le immagini dei crolli e delle macerie causate dalle forti scosse nella notte al confine fra Turchia E Siria. “Assicuriamo il nostro impegno a sostegno della Turchia nel rispondere a questa tragedia”, twitta il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, esprimendo le proprie “sentite condoglianze a tutte le comunità colpite”.

  • 13:11

    Sono salite a 1.504 le vittime delle violente scosse di terremoto che hanno colpito Siria e Turchia

    Sono salite a 1.504 le vittime delle violente scosse di terremoto che stamattina hanno colpito Siria e Turchia. Nel primo Paese si contano 592 vittime, di cui 371 nelle regioni di Aleppo, Hama, Latakia e Tartus, sotto l controllo del governo di Damasco, e 1.089 feriti. Altri 221 morti e 419 feriti si registrano nelle aree della Siria nordoccidentale sotto il controllo dell’opposizione, secondo quanto riferito dai Caschi bianchi. In Turchia, secondo il bilancio provvisorio fornito dal presidente Recep Tayyip Erdogan, i morti sono 912 e i feriti 5.385.

  • 13:09

    “Oltre 10mila donazioni di sangue, ma possiamo ottenerne 20mila”

    “Oltre 10mila cittadini hanno risposto alla chiamata della Mezzaluna rossa turca per donare il sangue ma “possiamo ottenerne 20.000”. Lo afferma il presidente della Mezzaluna Rossa turca Kerem KÕnÕk, come riporta la Cnn turca.
    “C’è un pò di coda, ma abbiate pazienza, ne abbiamo bisogno – afferma – Abbiamo bisogno anche di coperte e stufe. Avremo bisogno di un riscaldatore per le tende. Sono necessari cappotti invernali, scarpe, vestiti”. 

  • 12:58

    “Centinaia di persone sono intrappolate sotto le macerie”

    “Centinaia di persone sono intrappolate sotto le macerie”. Lo riportano su Twitter i White Helmets, la protezione civile siriana. Degli oltre 1.500 morti finora accertati dopo il sisma al confine con la Turchia, 592 persone sono morte in Siria, di cui 371 principalmente nelle regioni di Aleppo, Hama, Latakia e Tartus, mentre si registrano più di mille feriti.

  • 12:56

    Il terremoto che ha colpito Turchia e Siria “è il più violento degli ultimi otto secoli”

    Il terremoto che ha scosso questa notte la Turchia meridionale e la Siria centro-settentrionale è il più violento degli ultimi otto secoli. Lo ha detto Marlène Brax, direttrice del centro libanese di geofisica, parte del Consiglio nazionale delle ricerche scientifico (Cnrs) di Beirut. Interpellata dal quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, edito a Beirut dove si sono avvertite in maniera distinta le scosse di questa notte e di stamani, Brax ha detto che il sisma di magnitudo 7,8 sulla scala Richter, con epicentro il sud della Turchia, è il più potente verificatosi nella regione dall’anno 1202. In quell’anno, secondo i dati storici e di archivio citati da Brax, si verificò lungo la cosiddetta faglia del Levante, che corre dai monti Tauro in Turchia fino in Palestina passando per la Siria costiera e il Monte Libano, un terremoto di magnitudo 7,5.