La Duma vota per l’uscita dalla Russia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Zelensky: “La Cina usi la sua influenza per fermare la Russia” – La diretta

Zelensky ringrazia il premier inglese Johnson e avverte che i colloqui con Mosca sono a livello zero: "Severodonetsk e Lysychansk città morte". Medvedev minaccia l'Occidente: "Li odio. Sono bastardi e fanatici, farò di tutto per farli sparire". La Coldiretti: "Accordo su corridoio sblocca 200 milioni di chili di mais per animali"

Aggiornato: 10:49

I fatti più importanti

  • 14:01

    Kiev: “Mosca impone silenzio a parenti dei marinai morti su incrociatore russo affondato”

    Mosca ha imposto il silenzio assoluto ai familiari dei marinai rimasti uccisi nell’attacco delle forze ucraine che ha affondato l’incrociatore russo Moskva lo scorso 13 aprile nel Mar Nero: lo ha reso noto l’intelligence di Kiev, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. Sul bilancio delle vittime tra i membri dell’equipaggio della nave non ci sono notizie ufficiali ma la madre di un marinaio aveva detto qualche giorno dopo l’attacco che 40 marinai erano deceduti e molti altri erano rimasti feriti. Un gruppo speciale di psicologi, medici e avvocati sta lavorando con i parenti dei marinai, soprattutto per prevenire eventuali fughe di notizie sui marinai morti e dispersi, rivelano i servizi ucraini. In particolare, le famiglie vengono persuase a non parlare con nessuno sulla sorte dei loro figli e mariti che si trovavano a bordo dell’incrociatore. E sarebbero state avvertite che se non si atterranno alle istruzioni non riceveranno alcun risarcimento per la perdita dei loro cari e saranno anche perseguite penalmente. Durante un recente incontro a Sebastopoli tra il comandante della flotta russa del Mar Nero e le famiglie dei marinai uccisi, riporta Ukrinform, il luogo è stato transennato dalla polizia militare e il comandante è arrivato scortato da una squadra delle forze speciali. Secondo i funzionari dell’intelligence, alcuni familiari hanno scelto di non incontrarlo in segno di protesta.

  • 13:58

    Kiev: “Abitanti di Severodonetsk portati via con la forza”

    Residenti di Severodonetsk sono stati portati con la forza nel territorio occupato dai russi, mentre altri sono fuggiti dove potevano, ora in città restano 10-11mila persone, vivono sotto bombardamenti costanti, senza luce e acqua. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare della città Oleksandr Stryuk, citato da Espreso Tv. “Molto probabilmente, i russi vogliono ottenere almeno una vittoria significativa. Perché Severodonetsk è il centro amministrativo della regione di Lugansk, una sorta di ‘piccola capitalè della regione, un simbolo: la cattura di Severodonetsk è simbolica per gli occupanti”, ha detto Stryuk.

  • 13:49

    Shoigu: “Porti Mariupol e Berdyansk sminati, pronti a riprendere esportazioni di grano e cereali”

    Il porto di Mariupol e quello di Berdyansk, in mano alle forze russe nell’Ucraina sud orientale, sono stati sminati e sono quindi pronti a riprendere le esportazioni di grano e cereali. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, come riporta l’agenzia di stampa Interfax. “Lo sminamento del porto di Mariupol è stato completato. Funziona normalmente e ha ricevuto le sue prime navi mercantili”, ha detto Shoigu in dichiarazioni televisive.

  • 13:34

    “Allarme colera: Mariupol sull’orlo di un’epidemia esplosiva”

    Mariupol è sull’orlo di un’epidemia “esplosiva” di colera: sta “letteralmente annegando” nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall’arrivo del caldo. Lo ha detto il vicesindaco della città ucraina Sergei Orlovio, sottolineando – secondo quanto precisano alcuni siti ucraini – che le forze d’occupazione russa hanno messo la città in quarantena.

  • 13:32

    Scholz: “Germania rafforzerà deterrenza nei Baltici”

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato di voler aumentare l’impegno tedesco nei Baltici per rafforzare l’azione deterrente contro un eventuale attacco russo: “Ci siamo prefissati di rafforzare il nostro sostegno”, ha affermato a Vilnius, nel corso di una conferenza stampa con i leader dei tre Paesi baltici. L’impegno della Germania dovrebbe andare nella direzione di “una robusta brigata da combattimento”.

  • 13:30

    Zelensky: “Cina usi la sua influenza per fermare la guerra”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy auspica che la leadership cinese “usi la sua influenza sulla Russia per porre fine a questa guerra”. “Quanto accade può portare alla terza guerra mondiale, e questo dovrebbe essere una priorità per tutti i leader”, ha spiegato Zelensky in un’intervista a The Global Boardroom del Financial Times.

  • 13:29

    Zelensky: “Non umiliare la Russia? Mosca non ci umilia, ci uccide”

    La Russia “non ci sta umiliando, ci sta uccidendo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto a una domanda del Financial Times sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron secondo il quale per arrivare a un cessate il fuoco non bisogna “umiliare” la Russia. “Non capisco cosa voglia dire ‘umiliare la Russia’. Umiliare cosa? Stiamo parlando di una prospettiva a lungo termine? O del fatto che per 8 anni hanno ucciso gli ucraini?”, ha detto Zelensky, stigmatizzando anche i tentativi di alcuni Paesi di arrivare un cessate il fuoco in Ucraina “senza ascoltare la posizione del nostro Paese e dei suoi leader”.

  • 13:12

    Mosca: “Controlliamo il 97% di Severodonetsk”

    Le aree residenziali di Severodonetsk sono state prese “totalmente” sotto controllo russo. Da oggi, il 97% del territorio della Repubblica Popolare di Lugansk è stato “liberato”, mentre un’offensiva è in corso nel settore di Popasna: lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. “Le aree residenziali di Severodonetsk sono state completamente liberate – ha detto -. Continuano gli sforzi per riprendere la zona industriale e le località nelle vicinanze. Si sta sviluppando un’offensiva nel settore di Popasna”, ha detto Shoigu durante una teleconferenza, citato da Interfax.

  • 12:39

    Kiev: “Russi si ritirano da Melitopol, vanno verso Kherson”

    Le truppe russe si stanno ritirando da Melitopol e da parte del distretto di Vasylivka a Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale, e si stanno muovendo in direzione di Kherson, nel sud del Paese. Lo ha detto alla tv pubblica ucraina il capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporozhzhia, Alexander Starukh, osservando tuttavia che le unità militari della Federazione russa non abbandonano i tentativi di avanzare ulteriormente nell’est della regione. “I combattimenti continuano lungo la linea di demarcazione, dove i nostri militari stanno respingendo il nemico. Scontri sono in corso a Orikhiv, Huliaipil, Komyshuvakha e negli insediamenti vicini, che subiscono continui bombardamenti”, ha dichiarato Starukh.

  • 12:37

    Di Maio: “Minacce Medvedev pericolose, alimenta campagna odio contro chi cerca pace”

    Il ministro degli Esteri ha commentato così le parole di Medvedev: “Gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo. Non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace. È doveroso smettere di alimentare tensioni con provocazioni e minacce, ribadisco: per arrivare alla pace non basta l’apertura dell’Ucraina e la spinta della comunità internazionale, ma serve la Russia e la volontà di dialogo di Putin. Le affermazioni che arrivano oggi, invece, non lasciano dubbi e allontanano da parte russa la ricerca della pace. Piuttosto danno linfa a una campagna d’odio contro l’Occidente, contro quei Paesi che stanno cercando con insistenza la fine delle ostilità in Ucraina”.