Guerra in Ucraina, diretta – Draghi da Biden: “Gli europei chiedono pace, usare ogni canale”. Truppe bielorusse inviate al confine

Il premier incontra il capo della Casa Bianca e chiede sforzi per un negoziato. Poi specifica: "La pace sarà quella che vorrà Kiev". Telefonata Macron-Xi: “D’accordo sull'integrità territoriale ucraina”. Lukashenko invia le forze speciali a sud: "Possiamo infliggere danni intollerabili"

Aggiornato: 23:14

I fatti più importanti

  • 15:22

    Blinken sarà assente all’incontro Biden-Draghi

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken non parteciperà all’incontro nello Studio Ovale tra il presidente americano Joe Biden e il premier italiano Mario Draghi. Al suo posto, secondo il programma del dipartimento di Stato, ci sarà la vice Wendy Sherman. È probabile che Blinken sia ancora positivo al Covid, motivo per cui ha anche cancellato una missione in Marocco, anche se non ci sono stati aggiornamenti ufficiali sulle sue condizioni di salute da parte del dipartimento. Il segretario di stato aveva annunciato di aver contratto il coronavirus il 4 maggio. 

  • 14:56

    Media cinesi: “Xi e Macron sostengono negoziati Mosca-Kiev”

    Il presidente cinese Xi Jinping e quello francese Emmanuel Macron hanno convenuto che “tutte le parti interessate dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina per ripristinare la pace attraverso i negoziati”. Lo riferiscono i media di Pechino sul colloquio telefonico avuto oggi dai due leader. Xi, riporta il network statale Cctv, ha sottolineato che la Cina “ha promosso colloqui di pace a modo suo e supporta i Paesi europei nel prendere in mano la sicurezza dell’Europa. Dobbiamo essere particolarmente vigili sui confronti tra gruppi, che rappresenteranno una minaccia più grande e più duratura per la sicurezza e la stabilità globali”. 

  • 14:51

    Telefonata Macron-Xi

    Il presidente francese Emmanuel Macron ed il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto oggi un colloquio telefonico durante il quale i due leader “hanno convenuto sull’urgenza di arrivare ad un cessate il fuoco”. È quanto si legge in una nota dell’Eliseo, nella quale si riferisce che Macron e Xi hanno anche discusso del “rischio di crisi alimentare” a causa del blocco dei porti in Ucraina e della “risposta proposta dalla Francia con l’iniziativa Farm (Food and Agriculture Resilience Mission). 

  • 14:50

    Ambasciata tedesca riapre a Kiev

    L’ambasciata tedesca a Kiev, chiusa a metà febbraio a causa della guerra, riaprirà. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sul posto, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi. Per ora ci sarà solo una delegazione minima, ha spiegato, in grado di garantire un servizio limitato. 

  • 14:48

    Kiev: “Dirigenza lavora per portare militari in Paese terzo”

    La Guardia Nazionale Ucraina ha comunicato che il presidente e tutta la dirigenza ucraina stanno lavorando sull’implementazione della procedura per fare uscire dallo stabilimento Azovstal i militari e medici e portarli nel territorio di un paese terzo in cui rimarrebbero fino alla fine della guerra. “Il presidente dell’Ucraina personalmente – afferma il rapporto – e l’intera leadership dello Stato stanno facendo sforzi per trovare opportunità per l’evacuazione dei civili da Azovstal e continuano a lavorare sull’applicazione della procedura per combattenti feriti, medici e militari, anche con il coinvolgimento dell’aiuto della comunità mondiale”. 

  • 14:42

    Scholz: “Le condizioni per entrare in Ue non cambiano”

    “L’Ucraina fa parte della famiglia europea”, ma “le condizioni per entrare nell’Ue sono sempre le stesse”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sul futuro delle relazioni fra Ucraina ed Ue, anche alla luce della proposta di Emmanuel Macron di far entrare Kiev in una comunità politica europea. Scholz ha sottolineato di riferirsi alle “condizioni economiche come a quelle giuridiche, perché costituiscono l’identità europea”. Il cancelliere ha anche sottolineato che priorità resta il completamento di procedure di ingresso nell’Ue di paese in attesa da tempo, come i balcani occidentali, “per motivi geostrategici e morali”.  

  • 14:36

    Kiev: “Russi sparano ad auto con civili, un morto”

    I soldati russi hanno sparato ieri contro un’auto con civili a un posto di blocco russo nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, e una persona è morta. Lo rende noto l’ufficio del procuratore regionale di Zaporozhzhia su Facebook, secondo quanto riferisce Ukrinform. “Un’auto con due civili è stata colpita dal fuoco nemico al posto di blocco degli occupanti a Belogorye, nel distretto di Pologi. Il passeggero dell’auto è morto sul colpo, l’autista è rimasto ferito”, si legge nel messaggio. 

  • 14:30

    Kiev: ‘Migliaia di corpi di soldati morti sui treni frigo’

    “Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero“. Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, citando il servizio di Al Jazeera English. “I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie”, aggiunge. 

  • 14:18

    Sindaco Kiev: 3,5 milioni di residenti rientrati in città

    Secondo quanto dichiarato da Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, circa due terzi dei 3,5 milioni di residenti della capitale sarebbero rientrati in città. Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, Kiev è stata svuotata della maggior parte dei suoi abitanti. In città persistono ancora blocchi stradali e coprifuoco, “ma – sostengono le autorità cittadine – se queste limitazioni non vi spaventano, potete senza dubbio tornare”

  • 14:12

    Onu, migliaia di vittime civili in più rispetto a stime

    Il bilancio delle vittime civili in Ucraina è di “migliaia in più” rispetto alle stime iniziali. Lo ha affermato la capa della missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel paese, Matilda Bogner, citata da Bbc, secondo cui il numero di persone uccise è molto più alto della cifra inizialmente indicata di 3.381. “Abbiamo lavorato sulle stime, ma per ora tutto ciò che posso dire è che sono migliaia in più rispetto ai numeri che abbiamo fornito finora”, ha detto in una conferenza stampa a Ginevra, “il grande buco nero è Mariupol, dove è stato difficile per noi accedere completamente e ottenere informazioni pienamente corroborate”