Guerra in Ucraina, la diretta – Macron: “Noi con Kiev, ma proteggere Ue da conflitto più ampio”. Raid su Odessa, Michel si ripara nei rifugi

Il presidente francese parla insieme a Scholz: "Serve Europa forte e sovrana". Il cancelliere tedesco ha ricevuto la chiamata di Xi Jinping: "Sicurezza Ue sia in mano agli europei". Putin celebra la vittoria sul nazismo: "Nato preparava attacchi contro di noi". Zelensky: "È come Hitler". Secondo Kiev sono ripresi i bombardamenti su Azovstal

Aggiornato: 22:37

I fatti più importanti

  • 21:23

    Pentagono: “Da Putin parole ridicole”

    “Chi c’è in Ucraina? Gli ucraini, non i nazisti. Si tratta di un’affermazione ridicola“. Lo ha dichiarato in un punto stampa il portavoce del Pentagono, John Kirby, definendo “ridicolo” quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata della Vittoria.

  • 21:13

    Pentagono: “Indicazioni di ucraini trasferiti in Russia contro la loro volontà”

    Ci sono “indicazioni” di ucraini trasferiti in Russia contro la loro volontà. Lo ha dichiarato in un punto stampa il portavoce del Pentagono, John Kirby, condannando queste azioni come “immorali”.

  • 21:00

    Pentagono: “Forte resistenza nel Donbass, russi avanzano con lentezza”

    La resistenza delle forze ucraine nel Donbass rimane “forte” e le truppe russe stanno procedendo con “estrema lentezza“. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, John Kirby, nel consueto briefing alla stampa. “Non posso fare previsioni” sull’esito del conflitto, ha detto Kirby, assicurando però che gli Stati Uniti continueranno ad “aiutare gli ucraini a difendersi”, come fatto finora.

  • 20:45

    Yellen (Usa): “Aumenta incertezza economica”

    L’invasione dell’Ucraina ha “aumentato ulteriormente l’incertezza economica“. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, sottolineando che c’è il “potenziale per una continua volatilità e irregolarità per la crescita globale“.

  • 20:21

    Von der Leyen: “Con Orban progressi, ma c’è ancora lavoro da fare”

    “La discussione di questa sera con il premier Viktor Orban è stata utile per chiarire alcune problematiche legate alle sanzioni e alla sicurezza energetica. Abbiamo fatto progressi ma è necessario un supplemento di lavoro. Convocherò una videocall con gli attori regionali per rafforzare la cooperazione regionale sulle infrastrutture petrolifere”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

  • 20:01

    Tornano a suonare le sirene a Kiev

    Tornano a suonare le sirene dell’allarme aereo a Kiev. Lo ha riferito l’inviato di Sky News nella capitale ucraina.

  • 19:40

    “Ripresi bombardamenti ad Azovstal”

    I russi hanno ripreso i bombardamenti nell’area dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo fa sapere il canale ucraino Ukraine Now, citando lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. Secondo il sito di notizie, le ostilità continuano a Rubizhne, nella regione di Luhansk.

  • 19:31

    Mosca: “Distrutti sei elicotteri ucraini”

    Le forze armate russe hanno distrutto sei elicotteri ucraini nella regione di Odessa, a Artsyz. Lo rende noto il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, citato dall’agenzia di stampa Tass, spiegando che gli elicotteri ucraini sono stati colpiti da missili Onyx lanciati dal mare.
    “Secondo i dati aggiornati, sei elicotteri Mi-8 e Mi-24 sono stati distrutti durante la notte dai missili Onyx ad alta precisione del sistema missilistico costiero Bastion vicino all’insediamento di Artsiz nella regione di Odessa vicino all’aeroporto militare di Chervonoglinskoye“, ha detto Konashenkov.

  • 19:13

    Macron: “Da Putin oggi nessuna escalation verbale, serve tregua”

    “In effetti oggi non abbiamo avuto una escalation verbale“. Lo ha detto Emmanuel Macron rispondendo a Berlino a una domanda su come valuti il discorso di Vladimir Putin di oggi. Macron ha sottolineato che serva “subito una tregua”.

  • 19:04

    Scholz: “Riprendano le trattative”

    “È importante che la de-escalation avvenga” e “quello che succede in Ucraina lo vedremo nei prossimi giorni”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino, rispondendo a una domanda su come abbia valutato il discorso di Vladimir Putin di oggi. “Deve essere chiaro che non potrà accadere che l’Ucraina accetti una pace in forma di diktat – ha ribadito – Noi chiediamo che siano riprese le trattative“.