Guerra Russia-Ucraina, la diretta – La Russia apre a negoziati a Gerusalemme. Macron e Scholz: “Putin non ha intenzione di fermarsi”. Kiev accerchiata, “uccisi sette civili in fuga”

L'Eliseo chiede di togliere l'assedio a Mariupol. Bombe sull'ospedale oncologico di Mykolaiv. Mosca avverte Washington: "I convogli con le armi sono obiettivi legittimi". In corso nuovi colloqui in videoconferenza. Media: “I russi preparano referendum indipendentista a Kherson”

Aggiornato: 00:41

I fatti più importanti

  • 19:40

    Kuleba: “La Russia avanza richieste per noi inaccettabili”

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all’invasione. “C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin”, ha affermato intervenendo ad un forum organizzato a Washington. “Dobbiamo comunque tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili. Noi non scenderemo a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l’Ucraina”, ha ribadito Kuleba.

  • 19:08

    Media: “I russi preparano referendum indipendentista a Kherson”

    La Russia sta preparando un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell’Ucraina, con l’obiettivo di creare una “repubblica popolare” come quelle instaurate nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk e riconosciute da Putin subito prima dell’invasione. Lo riportano alcuni media citando le autorità locali. I russi “stanno chiamando i deputati del consiglio regionale di Kherson chiedendo se sono pronti a cooperare”, affermano su Facebook Serhiy Khlan, deputato del governo regionale, ed ex membri del parlamento ucraino.

  • 19:06

    Di Maio: “Piccoli segnali dai negoziati”

    “Arrivano piccoli segnali dai negoziati tra Russia e Ucraina: questo ci spinge a portare avanti una soluzione diplomatica che ci possa condurre alla pace”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post dedicato in gran parte all’incontro con il presidente del Congo.

     

     

  • 18:55

    Usa: “Pronti ai passi diplomatici che l’Ucraina riterrà utili”

    Gli Stati Uniti sono pronti a intraprendere i passi diplomatici che il governo ucraino riterrà utili. Lo ha riferito un portavoce del Dipartimento di Stato. “Se ci sono passi diplomatici che possiamo intraprendere e che il governo ucraino ritiene utili siamo pronti a farlo”, ha detto dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto un maggiore coinvolgimento dell’Occidente nei negoziati per porre fine alla guerra.

  • 18:34

    Bbc: “Forze ucraine resistono a Mykolaiv”

    Le forze ucraine continuano a resistere all’avanzata delle truppe russe sul porto strategico di Mykolaiv, sul mar Nero. Lo riporta la Bbc, riferendo che esplosioni sono state avvertite nella notte e in mattinata, mentre le forze di Kiev sembrano mantenere le postazioni, rallentando l’avanzata russa lungo la costa. Gran parte del fuoco, riferisce l’emittente britannica, sembra diretta dalla città verso il suo esterno, nel tentativo dell’artiglieria ucraina di fermare i russi sul lato orientale della. Tuttavia l’artiglieria russa avrebbe colpito alcuni quartieri residenziali a nord-est, usando bombe a grappolo e sistemi Grad (lanciarazzi multipli), come ha riferito Anastasia Aleksieieva, impegnata nei gruppi di volontari civili a difesa della città.

  • 18:25

    Borsa di Mosca chiusa fino al 18 marzo

    Gli scambi alla Borsa di Mosca resterano sospesi fino al 18 marzo. Lo comunica la Banca centrale russa. 

  • 18:23

    L’oligarca: “Faremo causa all’Ue contro le sanzioni”

    “Insieme con il mio partner vogliamo fare causa all’Unione europea perché crediamo che l’imposizione delle sanzioni sia una palese violazione”. A parlare, in un’intervista di David Parenzo in onda questa sera su La7, è Petr Olegovich Aven, l’oligarca russo con un patrimonio stimato di 5,3 miliardi di dollari finito nella black list dell’Unione europea “Il fatto che queste democrazie occidentali colpiscano i ricchi russi illudendosi che tutti insieme vadano da Putin a chiedergli che possa cambiare la sua politica è del tutto illusorio, bisogna comprendere effettivamente come funziona la Russia”, ha osservato l’oligarca che, dopo essere stato il più giovane ministro di Boris Eltsin, ha fondato il gruppo Alfa Bank, la maggiore banca d’affari russa ed è, tra l’altro, il più grande collezionista d’arte del Paese.

  • 18:17

    Mosca all’Aiea: “Impianti di Chernobyl e Zaporizhzhya gestiti da personale ucraino”

    Il governo russo ha comunicato all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che “la gestione e l’operatività degli impianti nucleari di Chernobyl e Zaporizhzhya sono affidati a personale ucraino”. Questo è quanto è stato riferito dalla missione permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali di Vienna, basandosi su informazioni ottenute dall’agenzia russa atomica Rosatom. Le dichiarazioni di Mosca arrivano dopo che la società ucraina statale Enogoatom ha denunciato che funzionari di Rosatom si sono presentati ieri alla centrale di Zaporizhzhya per prendere il controllo dell’impianto.

  • 18:16

    Onu: “Almeno 579 civili uccisi, 42 bambini”

    L’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni unite ha fatto sapere che almeno 579 civili sono stati uccisi in Ucraina mentre altre mille persone circa sono state ferite. Ha aggiunto che i bambini sono 42 tra i morti, 54 tra i feriti. Ieri il bilancio era di 544 civili uccisi e 982 feriti. La principale causa di morte è costituita da armi esplosive con “vasta area d’impatto”, come bombardamenti di artiglieria pesante e raid aerei. I funzionari Onu ritengono che il numero reale di vittime civili sia molto più alto, perché il passaggio di informazioni è lento e molte notizie devono essere confermate.

  • 18:15

    Zelensky: “Negli ultimi negoziati approccio diverso da Mosca”

    Negli ultimi negoziati è emerso “un approccio fondamentalmente diverso” da parte di Mosca, che prima non faceva altro che “porre ultimatum”, mentre ora “si è cominciato a parlare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev, aggiungendo di essere “contento di avere un segnale dalla Russia”, in riferimento ai “progressi” nei colloqui evocati ieri da Vladimir Putin.