Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Mosca annuncia il cessate il fuoco dalle 8 di domani. Conclusi i colloqui negoziali. Ancora missili su Kiev: “I tank russi sono alla periferia della capitale”

Corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. L'Onu: "Aprire un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari". Terminato il terzo round di negoziati, la delegazione ucraina: "Piccoli sviluppi positivi". Il sindaco di Irpin: "Il 70% della città è occupato"

Aggiornato: 14:57

I fatti più importanti

  • 21:58

    Telefonata Draghi-Scholz su energia e aiuti umanitari

    Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto, come da programmi, una conversazione telefonica con il cancelliere della Repubblica federale di Germania, Olaf Scholz, incentrata sulla situazione sul terreno in Ucraina, sulla risposta europea in termini umanitari e sanzionatori e sulle conseguenze in ambito energetico della crisi in atto. I due leader, riferisce una nota, hanno concordato di tenersi in stretto contatto nei prossimi giorni, anche in vista del vertice informale in programma giovedì e venerdì.

  • 21:33

    L’Onu chiede di fornire aiuti umanitari in sicurezza

    È necessario un “passaggio sicuro per gli aiuti umanitari nelle aree di ostilità attive”. Così il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza Martin Griffiths nel suo discorso al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Serve un “sistema di comunicazione costante con le parti in conflitto e assicurazioni per consentire la consegna di aiuti umanitari”, ha detto Griffiths, spiegando di aver già avviato comunicazioni con l’Ucraina e la Federazione russa. “Abbiamo la capacità e il know-how per soddisfare le esigenze più urgenti in Ucraina, se le parti collaborano”, ha aggiunto, “oggi non siamo in grado di soddisfare i bisogni dei civili. Spero di non deluderli domani”.

  • 21:23

    Il vicepremier di Mosca: “Fare a meno del petrolio russo è impossibile in Europa”

    Il rifiuto del petrolio russo porterà a conseguenze catastrofiche per il mercato mondiale. Lo ha affermato il vice primo ministro russo Alexander Novak, citato dall’agenzia statale Ria Novosti. “L’aumento dei prezzi sarà imprevedibile: più di 300 dollari al barile”, ha avvertito. “La Russia è il più grande fornitore di petrolio in Europa. L’Europa consuma circa 500 milioni di tonnellate di petrolio, di cui circa 150 milioni di tonnellate (o il 30%) provengono dalla Russia. Più altri 80 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi. I tentativi di avviare una discussione sul divieto di importazione minano i fondamenti del mercato, creano incertezze e portano a danni significativi per i consumatori”, ha aggiunto. “Sostituire rapidamente il volume del petrolio russo sul mercato europeo è impossibile, ci vorrà più di un anno e sarà molto più costoso per i consumatori europei. In questo scenario, saranno loro le principali vittime. I politici europei dovrebbero quindi onestamente avvertire i cittadini e i consumatori di ciò che li attende e che i prezzi delle stazioni di servizio, dell’elettricità, del riscaldamento saliranno alle stelle”.

  • 21:20

    Casa Bianca: “Ancora nessuna decisione su stop a petrolio russo”

    Il presidente americano Joe Biden non ha ancora deciso sullo stop al petrolio russo. “Il presidente non ha preso alcuna decisione a questo punto su un bando alle importazioni di petrolio dalla Russia, ci sono discussioni interne in corso”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

  • 21:00

    Usa: accordo per cacciare la Russia da Organizzazione mondiale del commercio

    Democratici e repubblicani sono d’accordo nel richiedere al Rappresentante Usa per il commercio di utilizzare “la voce e l’influenza” di Washington per cacciare la Russia dall’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e fermare l’adesione della Bielorussia allo stesso organismo. Lo riportano i media americani. L’intesa, raggiunta dai presidenti delle Commissioni fiscali di Camera e Senato, prevede anche il conferimento al presidente Joe Biden dei poteri necessari per “aumentare ulteriormente i dazi sui prodotti dalla Russia e dalla Bielorussia”.

  • 20:57

    Capo forze armate ucraine: “Due aerei russi abbattuti”

    “Le forze di difesa aerea hanno abbattuto un aereo dell’aeronautica russa su Kiev alle 20.30. Alle 21.10, un secondo aereo nemico è stato abbattuto in una battaglia aerea vicino alla città”. Così il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny su Facebook.

  • 20:48

    Domani Zelensky interviene al Parlamento inglese

    Domani il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, si rivolgerà in collegamento video alla Camera dei comuni britannica. La seduta è fissata per le cinque ora locale, ha reso noto lo speaker Lindsay Hoyle. “Ogni deputato vuole ascoltare il Presidente, che ci parlerà in diretta dall’Ucraina. È una opportunità importante per la Camera dei comuni”, ha dichiarato. 

  • 20:44

    Kiev: “Colpiti due depositi di petrolio ucraini”

    “Due attacchi aerei hanno colpito i depositi di petrolio a Zytomyr e Cernjachov”. Lo annuncia il ministero degli Interni ucraino, Dmytro Kuleba, su Telegram. “A Zytomyr ha preso fuoco un carro armato con una capacità di 10 metri cubi. Non ci sono vittime”, si legge nel messaggio. 

  • 20:41

    Usa: accordo per vietare importazioni di energia russa

    Democratici e repubblicani annunciano di aver raggiunto un accordo per vietare le importazioni di energia russa negli Stati Uniti e sospendere le relazioni commerciali con Mosca e Minsk in seguito la crisi ucraina. Lo rivela il Washington Post, sottolineando che l’intesa, raggiunta dai presidenti delle Commissioni fiscali del Congresso e del Senato, dovrà comunque essere approvata dal Parlamento al completo. “Queste misure manderanno a Putin il chiaro messaggio che la sua guerra è inaccettabile e che gli Stati Uniti sono fermamente dalla parte dei nostri alleati della Nato”, scrivono i parlamentari in una nota congiunta. 

  • 20:39

    Pentagono: “Russia recluta foreign fighters in Siria”

    La Russia “sta cercando di reclutare siriani” per combattere in Ucraina, ha confermato il portavoce del Pentagono John Kirby in un briefing con i giornalisti, dopo che il Wall Street Journal aveva anticipato la notizia nella sua edizione di oggi. Non è chiaro tuttavia se i “foreign fighters” siano già sul teatro di guerra, ha precisato.