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Dazi Usa, la diretta – Borse in rosso. Trump agli americani: “Non siate deboli”. L’Ue offre agli Usa tariffe zero

Quarta seduta di crolli sui mercati. Trump minaccia di raddoppiare i dazi alla Cina e attacca la Ue: "Ci frega, manipola la moneta". Dalla lista delle ritorsioni di Bruxelles contro i dazi su acciaio e alluminio escono bourbon e latticini
Dazi Usa, la diretta – Borse in rosso. Trump agli americani: “Non siate deboli”. L’Ue offre agli Usa tariffe zero
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Bourbon, vino e latticini fuori dall’elenco dei controdazi Ue

Bourbon, vino e latticini sono stati rimossi dall’elenco delle contromisure messe a punto dalla Commissione europea per rispondere ai dazi di Donald Trump. E’ quanto emerge dalla bozza del documento – di cui l’ANSA ha preso visione – che Bruxelles ha inviato ai Paesi membri, che dettaglia i controdazi fino al 25% su una lunga serie di prodotti americani. Il testo non viene ufficialmente confermato dalla Commissione.
Nella nuova versione dell’elenco, di 66 pagine, non compaiono i codici doganali relativi a whisky, superalcolici o vino, né quelli legati ai latticini come latte, burro, yogurt o formaggi. 

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      Il Messico non esclude nuovi dazi per gli Usa

      Il governo messicano non esclude la possibilità di applicare tariffe reciproche agli Stati Uniti, il suo principale partner commerciale, ha dichiarato oggi la presidente Claudia Sheinbaum. “Per quanto possibile, vogliamo evitare di imporre dazi reciproci. Non lo escludiamo, ma preferiamo proseguire il dialogo prima di adottare altre misure”, ha affermato il capo dello Stato nel mezzo della guerra commerciale globale scatenata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Vogliamo evitarli, ha aggiunto,  perché particolarmente nel caso dell’acciaio e dell’alluminio la loro attuazione renderebbe i prodotti in Messico più costosi e noi vogliamo sostenere le nostre aziende”.

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       “Un assemblatore di automobili”: Peter Navarro, consigliere della Casa Bianca per il commercio, ha definito così Elon Musk, dopo che il patron di Tesla lo aveva denigrato come un “egocentrico che non ha mai costruito un c…”. “Quando si tratta di tariffe e commercio, Elon non è un produttore di automobili ma un assemblatore di automobili”, ha detto a Cnbc, aggiungendo che molti componenti Tesla provengono da Giappone, Cina, Taiwan. “La differenza tra il nostro modo di pensare e quello di Elon è che noi vogliamo che gli pneumatici siano realizzati ad Akron, vogliamo che le trasmissioni siano realizzate a Indianapolis”, ha aggiunto.

    • 17:00

      Starmer, “Dazi sfida enorme, ma vogliamo accordo con Usa”

       I dazi Usa sono “una sfida enorme” per il Regno Unito. Lo ha detto oggi il premier britannico Keir Starmer, illustrando nella fabbrica Jaguar Land Rover un pacchetto d’aiuti al settore auto che comprende l’alleggerimento degli obblighi sulla transizione verso l’elettrico e la proroga del bando dei modelli ibridi dal 2030 al 2035. “Nessuno gradisce i dazi, ma vanno colti come un’opportunità”, ha proseguito, lasciando intendere di non voler adottare per ora ritorsioni e invocando “calma” sullo sfondo dei “negoziati intensi” in corso con Washington per strappare “il miglior accordo (bilaterale) possibile”. 

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      Wall Street torna negativa. Nasdaq – 2%. Smentito stop ai dazi

      In un frenetico susseguirsi di indiscrezioni e smentite, con un’elevatissima volatilità, i listini newyorkesi tornano di nuovo in rosso. L’inversione di rotta dopo che la Casa Bianca ha smentito l’ipotesi di uno rinvio dei dazi di 90 giorni. Il Nasdaq perde ora circa il 2%, S&P500 giù dell’1,9% 

    • 16:37

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      I dirigenti di alcune delle più grandi banche del mondo hanno avuto ieri sera una call sugli effetti dei dazi sui mercati finanziari e sull’impatto per l’economia globale. Lo rivela Sky News che ha appreso che i responsabili di istituti di credito tra cui Bank of America, Barclays, Citi e Hsbc Holdings hanno discusso del caos in corso.

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      “Nonostante tutte le discussioni che abbiamo avuto, abbiamo visto i dazi imposti all’Ue il 2 aprile, e quindi dobbiamo procedere con l’adozione delle contromisure. Tutte le scadenze sono chiaramente determinate dal processo legale. Quindi distribuiremo la lista delle contromisure stasera. Il voto sarà mercoledì, la riscossione dei dazi inizia il 15 aprile per la prima parte, e nel pieno rispetto della metodologia del Wto, la seconda parte entrerà in vigore 30 giorni dopo. Quindi parliamo del 15 maggio”. Lo ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic affermando che “non è possibile ritardare l’entrata in vigore dei dazi”.