Articoli di Roberta Grassi e Andrea Tundo →
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- 10:32 - Femminicidi, rapporto Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Si sono verificati 97 omicidi di donne in episodi di violenza domestica e di queste, 64 sono state uccise dai loro partner attuali o ex. Lo rileva Amnesty International, riguardo all'Italia, nel rapporto 2023-2024.
"Sono state proposte misure di protezione rafforzate per prevenire le aggressioni, anche in risposta all’uccisione di una giovane donna da parte del suo ex fidanzato a novembre, nella provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia - sottolinea - A dicembre, dopo la visita effettuata a giugno, la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha criticato la carenza di rifugi per le donne vittime di violenza di genere e la scarsità di fondi per chi fornisce loro servizi. Il parlamento non è riuscito ad allineare le leggi sullo stupro alla Convenzione di Istanbul".
- 10:30 - Carceri, rapporto Amnesty: 'in Italia nuove segnalazioni tortura e maltrattamenti'
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Sono pervenute nuove segnalazioni di tortura e altro maltrattamento da parte di agenti carcerari e di polizia. Lo rileva Amnesty International, riguardo all'Italia, nel rapporto 2023-2024.
"A giugno, cinque agenti di polizia di Verona sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine su atti di tortura aggravati dall’odio razziale, per lo più contro persone con cittadinanza non italiana. Anche altri agenti sono stati indagati per reati violenti, mentre un numero ancora maggiore è stato trasferito per non aver denunciato gli abusi commessi dai colleghi - continua Amnesty - A marzo sono stati sospesi oltre 20 agenti penitenziari indagati per presunta tortura nel carcere di Biella. È proseguito il processo contro 105 agenti penitenziari e altri funzionari accusati di molteplici reati, inclusa la tortura, in seguito alla repressione di una protesta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nell’aprile 2020. Altri due agenti che avevano scelto il rito abbreviato sono stati assolti a giugno". "Un progetto di legge per l’abrogazione del reato di tortura ha suscitato il timore che l’Italia si stesse preparando a fare marcia indietro sugli obblighi internazionali", osserva.
- 10:27 - Rapporto Amnesty: "A Gaza crimini guerra, uccisi migliaia di civili"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Nel conflitto che ha caratterizzato il 2023 e che non mostra segnali di fine, Israele si è fatto beffe del diritto internazionale a Gaza, da dove continuano ad arrivare prove di crimini di guerra. Dopo gli orrendi attacchi di Hamas e di altri gruppi armati del 7 ottobre, le autorità israeliane hanno avviato incessanti attacchi aerei contro aree civili spesso spazzando via famiglie intere, causando il trasferimento forzato di 1,9 milioni di palestinesi e limitando, nonostante l’avanzare della carestia nella Striscia di Gaza, l’accesso agli aiuti umanitari, disperatamente necessari". E' quanto sottolinea Amnesty International presentando il suo Rapporto 2023-2024 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni).
“La sconcertante mancanza d’azione della comunità internazionale nel proteggere dalle uccisioni migliaia di civili della Striscia di Gaza, tra i quali una percentuale di minorenni orribilmente alta, ha reso chiaro che proprio le istituzioni create per proteggere i civili e far rispettare i diritti umani non servono più allo scopo. Nel 2023 abbiamo avuto la conferma che molti potenti Stati stanno abbandonando i valori costitutivi di umanità e universalità al centro della Dichiarazione universale dei diritti umani”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
- 10:26 - Baldaccini (Amnesty): "Su clima, migranti e Ia serve assunzione responsabilità"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Un appuntamento a cui guardare è il G7, quest'anno a guida italiana, che sarà chiamato a tracciare una rotta rispetto alle grandi sfide globali, inclusi il cambiamento climatico, la gestione migratoria e l'intelligenza artificiale". Lo afferma Annaliese Baldaccini di Amnesty International Italia intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International. "Sono questi i temi dal fortissimo impatto sui diritti umani su cui sollecitiamo l'assunzione di responsabilità da parte di quelli che si ritengono i leader mondiali", continua.
Baldaccini ha poi ricordato che Amnesty ha lanciato un manifesto elettorale in vista delle europee incentrato sui diritti umani e le "azioni chiave in cui riteniamo debbano tradursi le politiche europee post voto".
- 10:24 - **Riforme: primo sì da commissione Senato a premierato**
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - Il ddl sul premierato incassa il suo primo sì in Commissione Affari Costituzionali del Senato, assegnando il mandato al relatore, il presidente Alberto Balboni, a riferire in Aula. Hanno votato sì Fdi, Fi, Lega e Autonomie, mentre il voto contrario è arrivato da Pd, M5S, Avs. Astenuta Iv. La parola passa ora alla conferenza dei capigruppo, che dovrà ora stabilire quando il testo approderà in Aula.
- 10:22 - Masinara (Amnesty): "Misure restringono spazio protesta"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il diritto di protesta deve essere rispettato, se abbiamo visto timidi passi avanti sulla giustizia climatica, abbiamo visto ricorso a misure che restringono lo spazio della protesta. Lo spazio della protesta è lo spazio in cui attivisti, movimenti, organizzazioni, possono sfidare il potere e continuare a chiedere il rispetto dei diritti umani". Lo ha detto Ilaria Masinara, responsabile dell'Ufficio campagne di Amnesty International Italia intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International.
Masinara ha fatto riferimento ad esempio al dl anti-rave e alle misure contro gli ecovandali: "C'è il ricorso a sanzioni che fanno sì che protestare sia sempre più difficile". "E abbiamo visto con preoccupazione il ricorso sempre più frequente al foglio di via", ha continuato.
- 10:20 - Bonetti (Amnesty): "2023 anno terribile per i diritti umani in tutto il mondo"
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - "Il 2023 è stato un anno terribile per i diritti umani in tutto il mondo quindi per milioni di persone". Lo ha detto Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2023-24 di Amnesty International aggiungendo che "è un mondo in cui non ritroviamo i valori fondanti dell'umanità sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani".
Tra gli esempi, "in seguito ai terribili attacchi di Hamas del 7 ottobre, le autorità israeliane hanno risposto con incessanti attacchi su aree popolate dai civili", ha continuato aggiungendo: "Gli Stati Uniti hanno usato in maniera sfacciata il loro potere di veto nel consiglio di sicurezza dell'Onu tenendo bloccata per mesi una risoluzione sul cessate il fuoco che era indispensabile per mettere fine alle sofferenze dei civili a Gaza e inoltre continuano a fornire munizioni a Israele". Amnesty International "chiede misure urgenti per restituzioni internazionali a tutela diritti umani. In particolare chiede il rispetto dello stato di diritto da parte di tutti gli Stati e chiede che gli Stati che non lo hanno ancora fatto ratifichino la Corte penale internazionale. Il consiglio di sicurezza dell'Onu va riformato in modo che i membri permanenti non possano usare in maniera strumentale il loro potere di veto per paralizzare il consiglio quando si tratta di risoluzioni da cui dipende la posizione dei civili".
Bonetti ha sottolineato che anche i cittadini Lgbtqia+ hanno pagato "un prezzo altissimo". "In Afghanistan i talebani hanno approvato un decreto che ha reintrodotto la lapidazione per reati contro la morale - ha ricordato Bonetti - Negli Stati Uniti 15 Stati hanno impedito o fortemente limitato l'accesso all'aborto". "In Italia abbiamo avuto 97 femminicidi, 64 dei quali da parte di partner ed ex partner, i servizi e le case rifugio contro le violenze sono sottofinanziati e le donne italiane, in molte regioni, non riescono ad avere accesso all'aborto a causa dell'alto numero di obiettori di coscienza". Ancora, il "parlamento non ha adeguato alla convenzione di Istanbul la normativa sul reato di stupro".