Articoli di Pierluigi Giordano Cardone e Mary Tota →
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- 11:10 - Mo: Mezzaluna Rossa, 7 feriti in raid Idf in campo profughi a Tulkarem
Ramallah, 20 apr. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno ferito altri sette palestinesi durante il raid nel campo profughi di Nur Shams di Tulkarem, che dura ormai da circa 40 ore, secondo quanto riferito dai media palestinesi che citano la Mezzaluna Rossa Palestinese.
- 10:53 - Puglia: Zullo (Fdi), 'Emiliano faccia un passo indietro'
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - “Il quadro che sta emergendo dalle indagini in Puglia si fa ogni giorno più inquietante. L’intreccio di storie che c’è tra la dirigenza Pd pugliese, e il candidato a sindaco di Bari del M5S fortemente voluto da Conte, apre degli interrogativi che necessitano una risposta chiara. Quando il ministro Piantedosi aveva inviato gli ispettori al comune di Bari ci era stata una levata di scudi in difesa di tutto l’apparato, ma non passa giorno che la posizione di Emiliano non peggiori, e questo fa ma male sia alla Puglia che alla sua gente, credo che un passo indietro dell’attuale presidente sia auspicabile, anche per aver modo di difendersi da una situazione che potrebbe vederlo coinvolto in prima persona molto presto”. Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo.
- 10:36 - Usa, morto uomo che si è dato fuoco fuori da tribunale processo Trump
New York, 20 apr. (Adnkronos) - E' morto l'uomo che ieri si è dato fuoco fuori dal tribunale di New York dove è in corso da lunedì il processo contro Donald Trump. Lo ha reso noto la Nbc, a cui fonti della polizia hanno riferito che Maxwell Azzarello, un trentenne della Florida, "è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale". Prima di darsi fuoco, cospargendosi di un liquido infiammabile, l'uomo aveva lanciato alcuni opuscoli infarciti di teorie cospirazioniste.
- 10:23 - Tesla richiama quasi 4.000 Cybertruck: problema a pedale acceleratore
Washington, 20 apr. (Adnkronos/Xinhua) - Tesla sta richiamando 3.878 dei suoi Cybertruck a causa di un problema al pedale dell'acceleratore che potrebbe aumentare il rischio di incidenti, ha detto il regolatore federale della sicurezza. "Il pedale dell'acceleratore intrappolato può far accelerare involontariamente il veicolo, aumentando il rischio di incidente", ha affermato la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) in un avviso di richiamo relativo al Cybertruck, il nuovo veicolo elettrico di Tesla, lanciato sul mercato nel novembre 2023.
"Una modifica non approvata ha introdotto del lubrificante per facilitare l'assemblaggio dei componenti della pastiglia sul pedale dell'acceleratore. Il lubrificante residuo ha ridotto la ritenzione del pad sul pedale''. L'Nhtsa ha affermato che il richiamo riguarda ''tutti i veicoli Cybertruck Model Year ('MY') 2024 fabbricati dal 13 novembre 2023 al 4 aprile 2024".
All’inizio di questo mese, Tesla ha detto ai suoi dipendenti che avrebbe licenziato “più del 10%” della sua forza lavoro globale. I licenziamenti potrebbero avere un impatto su più di 14.000 persone e arrivare due settimane dopo che la casa automobilistica elettrica ha riportato il suo primo calo delle vendite anno su anno dal 2020. La società ha inoltre avvertito che la crescita delle vendite potrebbe essere “notevolmente inferiore” nel 2024 rispetto all’obiettivo dichiarato di una crescita del 50% ogni anno.
- 10:13 - Caso Zuncheddu, "assolto per ragionevole dubbio su sua colpevolezza"
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - Il processo di revisione "non ha condotto alla dimostrazione della certa ed indiscutibile estraneità di Beniamino Zuncheddu" alla strage di Sinnai (Cagliari) dell'8 gennaio del 1991 in cui furono uccisi tre pastori “ma ha semplicemente fatto emergere un ragionevole dubbio sulla sua colpevolezza”. E’ quanto scrivono i giudici della quarta sezione della Corte di Appello di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 26 gennaio l'ex allevatore di Burcei è stato assolto. Zuncheddu, proclamatosi sempre innocente, è tornato in libertà dopo 33 anni di carcere.
“Zuncheddu “fu condannato perché il teste oculare dichiarò di averlo riconosciuto come l'aggressore, nonché per aver fornito un alibi falso – si legge – tuttavia oggi va mandato assolto dai delitti a lui ascritti ai sensi del comma 2 dell'articolo 530 c.p.p. (insufficienza di prove, ndr.) e quindi non con assoluzione piena, perché all'esito dell'istruttoria residuano delle perplessità sulla sua effettiva estraneità all'eccidio, commesso verosimilmente da più di un soggetto, uno dei quali, diversamente da quanto opinato nell'istanza di revisione, non era un cecchino provetto, non riuscendo nell'intento omicidiario nemmeno dopo aver sparato due colpi a distanza ravvicinata in un luogo talmente stretto che ‘non occorreva prendere la mira’”.
Per i giudici di Roma, “è chiaro che una volta venuta meno la prova-cardine di un teste oculare che, sopravvissuto al massacro, asserisce di avere riconosciuto almeno uno degli aggressori, di fronte alla quale, giustamente, nel corso del procedimento del 1991, non si poteva che pervenire ad una sentenza di condanna, oggi la residua scorta indiziaria non può ritenersi sufficiente per pervenire alla conferma della condanna di Zuncheddu, oltre ogni ragionevole dubbio. Non v'è però prova piena della sua innocenza – si legge nelle motivazioni - e ciò perché egli fornì un alibi fallito che poi fu sostenuto da due testi pacificamente falsi”.
"La già esile speranza di poter pervenire ad una ricostruzione veritiera ed attendibile dello svolgimento dei fatti dopo trent'anni – sottolineano i giudici - è stata gravemente pregiudicata dalla forte attenzione mediatica riservata a questa vicenda, tale per cui sono state divulgate disinvolte ricostruzioni dei fatti arricchite da discutibili commenti, giudizi personali, congetture, valutazioni unilaterali prive del dovuto contraddittorio (e quindi lacunose e parziali) che hanno inciso sulla genuinità dei testi, che invece avrebbero forse potuto offrire qualche spiraglio di verità se fosse stato lasciato libero il campo alla memoria di ciascuno di essi, non influenzata da narrazioni preconfezionate”.
- 09:57 - 25 aprile: Orlando, 'sì a grande manifestazione a Milano'
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - "Tornare a Milano, tornare alla capitale della Resistenza è oggi una scelta assolutamente giusta e necessaria. Per questo motivo aderisco all'appello del quotidiano 'Il Manifesto' per una grande manifestazione a Milano il 25 Aprile". Lo scrive sui social l'ex ministro e deputato del Pd Andrea Orlando.
"Mentre si rischia un’involuzione della nostra democrazia, una ulteriore marginalizzazione del lavoro, mentre crescono le diseguaglianze -aggiunge- ha davvero senso tornare laddove tutto è cominciato nel 25 Aprile del 1945. Ed ha senso ricordare che tra le radici della Repubblica, nata dalla lotta partigiana, c’è la ricerca della Pace. 'Combattemmo quella guerra perché fosse l’ultima' ci hanno detto tante volte le donne e gli uomini della Resistenza. Purtroppo questo loro sogno è stato largamente infranto".
"Dobbiamo però almeno evitare che si compia un totale rovesciamento di prospettiva su questo tema. Abbiamo assistito in questi mesi alla criminalizzazione e alla marginalizzazione di chiunque si esprimesse per una via alternativa a quella della guerra. Il dibattito si è fatto sempre più angusto. Il pluralismo, che è una delle condizioni per superare la polarizzazione amico-nemico, si è ristretto, le ragioni del dialogo sono state identificate con quelle della resa. Tornare alle fonti allora, anche per questo, ha davvero senso", conclude Orlando.
- 09:37 - Europee: Azione candida Maria Pia Abbracchio, vice rettrice Statale Milano
Roma, 20 apr. (Adnkronos) - Maria Pia Abbracchio, professoressa ordinaria di farmacologia all’Università Statale di Milano, dove dal 2018 è anche vice rettrice vicaria e pro-rettrice a Ricerca e innovazione, con un dottorato in Medicina sperimentale, sarà candidata alle prossime elezioni europee con Azione. Lo annuncia Carlo Calenda su X.
Abbracchio da più di 20 anni lavora anche con la Commissione europea alla selezione dei progetti europei da finanziare e ha introdotto nel suo ateneo politiche di valorizzazione della ricerca modellate su indicazioni e direttive della Commissione e Parlamento europei. Ha realizzato nuovi strumenti per l’imprenditorialità accademica e le collaborazioni pubblico-privato, per valorizzare i giovani talenti, ridurre il gender gap e favorire il rientro al lavoro delle mamme scienziate. È stata coordinatrice nazionale per le Scienze farmaceutiche e farmacologiche del Pnr, Piano nazionale per la ricerca 2021-2027, basato sulle priorità della Commissione europea e dell’iniziativa Next Generation EU. È responsabile del monitoraggio dei progetti Pnrr del suo ateneo.