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Italia - 25 Novembre 2023
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- 12:37 - Mo: risoluzione M5s, 'governo si impegni per cessate fuoco, sospendere invio armi a Israele'
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "Il governo italiano si impegni a profondere ogni sforzo a tutti i livelli, internazionale, europeo e bilaterale, al fine di giungere a un immediato 'cessate il fuoco' permanente e duraturo, a garanzia dell'incolumità della popolazione civile, intraprendendo altresì, a tal fine, ogni utile iniziativa volta a promuovere, con urgenza, una conferenza di pace che accompagni un processo di negoziato sulla base delle legittime aspettative delle parti in conflitto, nel rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario, all'interno della cornice di principio 'due popoli, due Stati'". Lo chiede la risoluzione del Movimento 5 stelle, prima firma Francesco Silvestri, in occasione delle comunicazione della premier Meloni in vista del Consiglio Ue.
Il Movimento 5 stelle chiede anche di "sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune iniziative volte alla totale sospensione della vendita, della cessione e del trasferimento di armamenti allo Stato di Israele, nel rispetto della posizione comune (2008/944/PESC) sulle esportazioni di armi e del Trattato sul commercio di armi (ATT) dell'Onu, come richiesto dalla risoluzione approvata il 5 aprile dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, nonché dell’acquisto di armamenti dal medesimo Stato di Israele, alla luce della catastrofe umanitaria in corso ad adoperarsi con urgenza a tutti i livelli, internazionale, europeo e bilaterale, per assicurare nella Striscia di Gaza la fornitura di massicci aiuti umanitari via mare, terra ed aria, l'ingresso di personale sanitario e umanitario, a tal fine garantendo l’apertura permanente di adeguati corridoi umanitari, inclusi quelli marittimi e, al contempo, permettendo l'evacuazione dei civili più vulnerabili, tra cui i feriti in gravi condizioni, bambini e anziani", si legge ancora.
"A fronte dell’allargamento del conflitto in Libano, ad adoperarsi altresì in tutte le sedi per l’immediata cessazione di ogni ostilità lungo la linea di ritiro sul confine israelo-libanese ('linea blu'), nonché per la necessaria mobilitazione e sostegno umanitario a garanzia dell’apertura delle vie di rifornimento in Libano; a farsi promotore in sede europea di una forte iniziativa diplomatica sul governo israeliano affinché rispetti il diritto internazionale umanitario e accetti la prospettiva del riavvio di un processo di pace basato sul principio 'due popoli, due Stati'; a promuovere presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente, allo scopo di accertare le violazioni e gli abusi del diritto internazionale e umanitario ai danni della popolazione civile, al contempo sostenendo le opportune iniziative nelle sedi giurisdizionali internazionali volte al medesimo scopo".
I pentastellati chiedono anche di "adottare altresì nelle competenti sedi europee le iniziative necessarie volte a conseguire una posizione comune, in seno alle istituzioni dell’Ue, finalizzata al riconoscimento da parte dell’Unione dello Stato di Palestina, dando seguito alle intenzioni manifestate in occasioni di precedenti Consigli europei già dal 1999; a farsi promotore in sede europea della richiesta di adozione di sanzioni dirette nei confronti del primo ministro israeliano e dei membri del suo Governo, nonché di sanzioni commerciali ed economiche nei confronti di Israele, anche tramite la sospensione dell’Accordo di associazione UE-Israele, considerato il mancato rispetto reiterato dell’articolo 2 che regola le relazioni tra le parti fondandole sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, nonché considerata la decisione della Corte Internazionale di Giustizia del 19 luglio scorso; ad intraprendere le opportune iniziative presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volte a promuovere la costituzione di una missione internazionale di interposizione nella Striscia di Gaza, anche con il coinvolgimento diretto dei Paesi arabi, al fine di ricostruire l’area e fornire assistenza umanitaria alla popolazione locale; a farsi promotore in sede europea della previsione di sanzioni mirate contro i coloni israeliani estremisti in Cisgiordania, comprese le organizzazioni e le società a essi connesse direttamente ed indirettamente, in forza dell’ostacolo che rappresentano nell’ambito di un auspicabile processo di pace, nonché considerata la decisione della Corte Internazionale di Giustizia del 19 luglio scorso e la risoluzione approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo scorso 18 settembre".
Infine, nella risoluzione del Movimento 5 stelle, si chiede "alla luce delle perpetuate violazioni del diritto internazionale ed internazionale umanitario, ancora più drammatiche a seguito dell’inaccettabile attacco israeliano, senza precedenti, contro il contingente Onu dell'Unifil schierato con forte presenza italiana nel sud del Libano, ad intraprendere le azioni di competenza nelle opportune sedi istituzionali, anche internazionali, ivi inclusa la Corte penale internazionale per i profili inerenti la giurisdizione sui crimini di guerra, affinché si proceda con la ferma condanna della condotta del Primo ministro israeliano Netanyahu; e a sostenere e farsi promotore di azioni dirette con gli altri Stati membri dell’Ue, affinchè si proceda, a livello unionale, con l’immediato richiamo degli ambasciatori presenti nello Stato di Israele, in segno di ferma condanna e protesta contro gli incessanti crimini di guerra del governo israeliano".
- 12:36 - Daily Crown: Carlo va in Australia, ma senza gli onori che spettano a un re
Londra, 15 ott. (Adnkronos) - Non ci si aspetti per re Carlo, in partenza venerdì per l'Australia, gli stessi onori e l'accoglienza che furono riservati alla neo incoronata regina Elisabetta nel 1954, quando si stima che tre quarti della popolazione australiana di allora andarono a Sydney pur di vederla. L'accoglienza di massa è appannaggio del passato, in un continente dove le istanze repubblicane si fanno sempre più incalzanti e, di conseguenza, la monarchia è ormai vista dai più come un retaggio del colonialismo.
L'Australian Republic Movement (Arm) - ricorda il magazine britannico Spectator - ha parlato della visita come un'occasione per "riaccendere il dibattito sulla repubblica". Il gruppo di pressione ha persino attirato l'attenzione dei media britannici, quando ha pubblicato la risposta di Buckingham Palace alla sua lettera al re, nella quale il Palazzo ha dichiarato che diventare una repubblica è una questione che riguarda esclusivamente il popolo australiano. L'Arm dovrebbe essere presente agli eventi pubblici a cui parteciperà il sovrano con i cartelli gialli dei repubblicani. Non ci saranno, invece i premier degli otto Stati australiani, che hanno già annunciato che non andranno a Canberra ad ascoltare il discorso del re.
Carlo deve dunque prepararsi a ricevere un'accoglienza fredda, ma non gelida: nonostante le polemiche, infatti, le iconiche vele della Sydney Opera House saranno illuminate per dare il benvenuto al re e alla regina in Australia. Per rimediare alle defezioni dei primi ministri - scrive il Mirror - il monumento famoso in tutto il mondo sarà illuminato venerdì sera - per un costo di circa 60mila euro - con un montaggio in loop di quattro minuti di immagini di precedenti visite reali a Sydney. Cosa che - ricorda il tabloid - non era accaduto in occasione dell'incoronazione del re, per "risparmiare sui costi".
Quello che inizierà venerdì sarà il primo viaggio in Australia di un monarca regnante dal 2011, quando la regina Elisabetta II visitò Brisbane, Melbourne, Canberra e Perth. Re Carlo ha visitato l'Australia 16 volte prima di salire al trono nel 2022, dopo la morte della madre. L'Australian Republic Movement ha definito la visita come il "Farewell Oz Tour" ovvero l'occasione giusta per dire addio al regno. L'Australia ha tenuto un referendum sulla trasformazione in repubblica nel 1999, in cui il 55% degli elettori si è detto contrario. Tuttavia, sondaggi più recenti mostrano che Charles è in realtà più popolare che mai.
- 12:36 - Ferrero, Fabrizio Gavelli nuovo presidente e ad di Ferrero Commerciale Italia
Roma, 15 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Fabrizio Gavelli entra a far parte del Gruppo Ferrero in qualità di presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia, con il compito di guidare la società commerciale di Ferrero attiva nel Paese.
Leader indiscusso con un solido background internazionale e oltre 30 anni di esperienza nel mercato fmcg, dopo aver ricoperto ruoli di crescente responsabilità in P&G e Reckitt, ha prestato servizio in Danone Company per quasi vent’anni, sino a raggiungere il vertice di Danone Company Italia e Grecia.
Durante la sua lunga carriera in posizioni manageriali, con cariche che spaziano dal general manager al marketing director, ha maturato esperienze in differenti divisioni di business, con responsabilità locali e globali, in Italia, UK, Slovenia, Olanda e Polonia.
- 12:33 - Ucraina: risoluzione M5s, 'governo si impegni per de-escalation e per pace'
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Il governo italiano, in merito alla crisi ucraina, si impegni "a imprimere una concreta svolta per profondere il massimo ed efficace sforzo sul piano diplomatico, in sinergia con gli altri Stati membri, per l'immediata cessazione delle operazioni belliche in territorio ucraino e l’avvio, con iniziative multilaterali o bilaterali, di negoziati utili a una de-escalation militare, per il raggiungimento di una soluzione politica, giusta, equilibrata, duratura, adoperandosi da subito per una Conferenza di pace da tenersi sotto l’egida delle Nazioni Unite, portando il nostro Paese finalmente a farsi capofila di un percorso di soluzione negoziale del conflitto che non lo impegni in ulteriori forniture di materiali di armamento, per il raggiungimento di una soluzione politica in linea con i principi del diritto internazionale". Così la risoluzione del Movimento 5 stelle, a prima firma Francesco Silvestri, in occasione delle comunicazione della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
I pentastellati chiedono alla presidente del Consiglio anche di "non dare seguito alla richiesta di revocare le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo di cui all’invito del Parlamento europeo contenuto nel paragrafo 8) della risoluzione approvata lo scorso 19 settembre; a farsi promotore di azioni di moral suasion nei confronti degli altri Stati membri dell’Unione affinché non raccolgano l’invito di cui al paragrafo 8) della suddetta risoluzione del Parlamento europeo circa l’uso da parte dell’Ucraina delle armi fornite dai Paesi occidentali in territorio russo, al fine di scongiurare la preoccupante deriva bellicista delineatasi nell’agenda europea e di cui la risoluzione del 19 settembre rappresenta una conferma; in analogia con quanto già avviene a livello degli altri Stati membri dell’Unione, a comunicare a ciascuna Camera, nelle rispettive Assemblee, in merito alle autorizzazioni di invio di armamenti, anche con riferimento al loro potenziale offensivo, procedendo alla declassificazione degli allegati contenenti la lista di armamenti inviati ed eventualmente da inviare e l’eventuale autorizzazione al loro utilizzo in territorio russo".
In conclusione, il Movimento 5 stelle chiede di "scongiurare la distrazione sia di ulteriori risorse di bilancio interne sia a valersi su fondi europei a favore del co-finanziamento dell'industria della difesa, in particolare per la produzione di armamenti, nonché a evitare il sostegno militare all’Ucraina con almeno lo 0,25 % del loro PIL annuo, come dalla proposta avanzata dal Parlamento europeo, e a sostenere il costante invio di aiuti umanitari per la popolazione ucraina, nonché il rafforzamento delle misure di accoglienza adottate per le persone in fuga dalla crisi bellica, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti minori, anche al fine di assicurare la tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e alle esigenze dei soggetti più fragili, tra cui donne, anziani e disabili".
- 12:31 - Ue: in risoluzione definitiva maggioranza spunta parte su sanzioni Russia
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Nel testo della risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni al Senato salta la parte relativa alla valorizzazione del potenziale del Mercato Unico, mentre compare - rispetto alla bozza circolata ieri - l'impegno del governo a promuovere "una piena ed efficace applicazione delle sanzioni nei confronti della Federazione russa" e "ad adottare ulteriori effettive misure per contrastarne l'elusione, anche attraverso Paesi terzi".
Confrontando il testo provvisorio a cui le forze politiche di centrodestra hanno lavorato nelle scorse ore con quello definitivo presentato oggi a Palazzo Madama emerge che al punto 16, dove si chiede all'esecutivo di "lavorare con gli altri Stati membri e con le Istituzioni europee, anche sulla base delle proposte contenute nel 'Rapporto Letta' e nel 'Rapporto Draghi'" è sparita la seguente dicitura: "per favorire la piena valorizzazione del potenziale del Mercato Unico ed un urgente rilancio della competitività europea, che richiede risorse consistenti derivanti sia da possibili strumenti comuni che da investimenti privati, per cui resta essenziale il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali". Nella risoluzione definitiva inoltre compare l'invito al governo a lavorare per l'approvazione del Patto per il Mediterraneo "ispirato a un nuovo approccio paritario" della Ue nei confronti dei Paesi del vicinato Sud.
- 12:30 - 'Connect minds, enable innovation', tema dell'edizione 2025 di Rebuild
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione. La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.
Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile - commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.
Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.
L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.
“La vera trasformazione del settore - afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.
A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano. E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.
- 12:29 - 'Connect minds, enable innovation', tema dell'edizione 2025 di Rebuild
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - La prossima edizione REbuild si terrà il 6 e 7 maggio 2025 al Centro Congressi di Riva del Garda (TN). 'Connect minds, enable innovation', condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione, il tema dell'11esima edizione. La due giorni costituirà un palcoscenico di analisi e confronto sul ruolo delle novità emergenti che stanno innervando le filiere del settore delle costruzioni e del Real Estate: intelligenza artificiale in primis, e poi digitalizzazione, machine learning, big data, cantiere aumentato, del loro rapporto con l’intelligenza umana e del peso di questa interazione, necessaria per una transizione che sia socialmente giusta.
Il confronto sull'imprescindibile trasformazione del patrimonio immobiliare italiano in chiave sostenibile, efficiente e resiliente svilupperà, infatti, accanto alle proposte e testimonianze di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, un ampio dibattito sulle potenzialità di sviluppo del settore innescate dalla condivisione tra forme diverse e complementari di intelligenza. “Da sempre REbuild offre proposte concrete per il miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile - commenta Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - e l’attenzione all’innovazione digitale va in questa direzione, il cui proposito deve consistere nel garantire prosperità e benessere diffusi nelle comunità e nei territori”.
Congiuntamente alla dimostrazione di come modelli industriali alternativi possano incrementare produttività e competitività del comparto immobiliare e sostenibilità dell’ambiente costruito, spiega Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia, “saranno tre i temi portanti del prossimo appuntamento: l’approccio pragmatico e concreto per il futuro dell'edilizia, l’integrazione uomo-tecnologia, la capitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Ciò all’interno di una cornice di senso che ha come riferimenti la sostenibilità, la decarbonizzazione, la circolarità, la compartecipazione diffusa al valore”.
L’ecosistema digitale, con la sua capillarità, sta mutando rapidamente il Dna delle filiere dell’immobiliare con strumenti già accessibili, scalabili e pronti per il mercato: sempre più professionisti e imprese, dalla grande società alla piccola azienda, dal progettista al costruttore fino al fornitore, utilizzano soluzioni innovative e praticabili offerte da tecnologie integrate di progettazione, di processi costruttivi, di monitoraggio, gestione, manutenzione e previsione, di ottimizzazione dei processi aziendali, di servizi ad ampio spettro.
“La vera trasformazione del settore - afferma Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - avviene in base all’uso che si fa degli strumenti a disposizione: analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale in una transizione che sia socialmente giusta e la sua relazione con le intelligenze umane è tema non più rimandabile”.
A REbuild saranno presentate visioni e case history tecniche e tecnologiche, insieme alla proposta di scenari su come questi strumenti entrino nei processi di produzione degli spazi in cui viviamo, abitazioni, edifici, quartieri, città, territori, grandi infrastrutture, su come vengano utilizzati dalle organizzazioni e quali risultati tangibili producano. E, dato imprescindibile, come si facciano patrimonio della collettività, dimostrando come piattaforme digitali e modelli di collaborazione possano accelerare la diffusione di conoscenze e soluzioni innovative.