Carlo Grande

Carlo Grande

Scrittore e giornalista

Sono nato a Torino, mi hanno sempre interessato cultura, natura e creatività: per molti anni ho lavorato come professionista a La Stampa (redazione culturale) e collaborato con varie testate, D La Repubblica delle donneDiarioL’IndiceIl Foglio. Sono stato direttore di Italia Nostra, tra le prime associazioni ambientaliste in Italia, ho scritto reportage da molti continenti, perché mi piace viaggiare, e romanzi che hanno vinto premi letterari e sono piaciuti parecchio al pubblico, ad esempio La via dei lupi (Tea, 2006, 2019) che ha vinto il Premio Grinzane Civiltà della Montagna e il Premio San Vidal a Venezia, La cavalcata selvaggia (Ponte alle Grazie, 2004; Tea, 2009), Padri. Storie di maschi perplessi(Ponte alle Grazie, 2006) e Terre alte. Il libro della montagna (Ponte alle Grazie, 2008, 2016). Nel lockdown ho scritto Il giardino incantato (ETS, 2021), viaggio-reportage sulle terre alte del Nord-Ovest italiano.

Ho partecipato al Festival della Mente di Sarzana, collaboro con Torino Spiritua­lità e nel 2020 ho contribuito, con Giuseppe Lupo, Laura Pariani, Raffaele Nigro, Dona­tella Di Pietrantonio e altri, all’antologia di racconti Le vie dell’acqua (Donzelli).

Sulla Stampa ho tenuto fino a pochi mesi fa, per 13 anni, una rubrica dedicata agli animali. Insomma, non mi sono fatto mancare nulla: per Giorgio Conte e Fredo Valla ho scritto il testo della canzone Geò e nel 2018 ho realizzato a Los Angeles il docfilm Last Angeles. One City, One Dream, distribuito in Italia, Usa e Inghilterra su AmazonPrime Video. Ah, last but not least: ho giocato a calcio nell’Osvaldo Soriano footbal club, la Nazionale di Calcio degli scrittori italiani

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