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Fico ritira la querela contro Report sulle liste d’attesa, era stato l’ultimo atto di De Luca

L’annuncio è arrivato dal presidente della Regione Roberto Fico, intervenuto durante la prima seduta del nuovo Consiglio regionale per illustrare il suo programma di governo
Fico ritira la querela contro Report sulle liste d’attesa, era stato l’ultimo atto di De Luca
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La Regione Campania ritirerà la querela presentata nei confronti della trasmissione televisiva Report per il servizio dedicato alle liste d’attesa della sanità regionale. L’annuncio è arrivato dal presidente della Regione Roberto Fico, intervenuto durante la prima seduta del nuovo Consiglio regionale per illustrare il suo programma di governo. All’indomani dell’attentato subito dal conduttore della trasmissione, Sigfrido Ranucci, in molti avevano chiesto di ritirare le querele. Il giornalista, in realtà, aveva chiesto piuttosto l’approvazione di una legge contro le liti temerarie.

“Sosterremo un’informazione locale plurale e di qualità – ha dichiarato l’esponente del M5s –. Gli organi di stampa del territorio sono presidi di democrazia e scuola e informazione libera sono i pilastri su cui si regge una comunità che pensa con la propria testa”. Pur ribadendo che “ognuno deve naturalmente fare il proprio mestiere”, il presidente ha sottolineato la necessità che ciò avvenga “liberamente e senza condizionamenti”. In quest’ottica, ha annunciato il ritiro della querela come “segnale di distensione”, aggiungendo: “La verità è rivoluzionaria e non abbiamo paura, ma va rispettata da tutti convintamente. La trasparenza del confronto è la base”.

La querela contro Report rappresentava uno degli ultimi atti dell’ex governatore Vincenzo De Luca prima di lasciare l’incarico. L’azione legale era stata avviata nei confronti di Ranucci e della sua redazione in relazione a un servizio sulle liste d’attesa della sanità campana. Il comunicato ufficiale dell’ufficio stampa della Regione che annunciava la querela era stato diffuso a mezzogiorno, mentre erano ancora in corso le votazioni per eleggere il nuovo presidente. Nella prima versione del testo compariva anche un refuso sulla data di messa in onda del servizio.

Nel comunicato si parlava di “una serie di falsi e di una scorrettezza reiterata”, ricordando che già durante l’emergenza Covid, a seguito di una precedente querela, la stessa trasmissione era stata costretta a pubblicare una smentita sul proprio sito. Tra le ragioni della forte reazione di De Luca vi era anche la coincidenza tra la messa in onda del servizio e la giornata elettorale.

L’inchiesta di Report, trasmessa su Rai 3, sosteneva che l’89,2% delle visite in Campania fosse classificato come “programmabile”, quindi fissabile entro 120 giorni, a fronte di una media nazionale del 45,7%. Secondo il servizio, questa classificazione consentirebbe di spostare prestazioni urgenti, brevi o differibili – che dovrebbero essere erogate entro 30 giorni – nella categoria programmabile, con l’effetto di guadagnare tempo e far apparire la Regione più virtuosa.

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