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Chi pagherà più tasse (e chi ottiene lo sconto) - 3/11

Il bilancio finale dopo giorni di riscritture. Premi per proprietari di casa e imprese, balzelli per diverse categorie di consumatori, stretta sulle uscite anticipate dal lavoro, più spazio alla previdenza complementare privata per la gioia delle banche, aiuti last minute alle scuole paritarie, salvate le holding mentre raddoppia la tassa a carico di chi compra e vende azioni italiane. Tagliati fondi per i farmaci innovativi e per la dirigenza medica
Chi pagherà più tasse (e chi ottiene lo sconto) - 3/11
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Chi pagherà più tasse (e chi ottiene lo sconto)

Tra i vinti ci sono anche le categorie che vedranno aumentare gli esborsi per altri tributi. I fumatori pagheranno l’ennesimo aumento delle accise sui tabacchi. Gli automobilisti rischiano di pagare il conto dell’anticipo dell’85% del contributo sui premi Rc auto e natanti imposto alle compagnie, misura da 1,3 miliardi che secondo le associazioni consumatori potrebbe tradursi in rincari. Come l’aumento al 12,5% dell’aliquota dell’imposta sulle polizze per infortuni del conducente e assistenza stradale. Chi compra su internet prodotti cinesi per risparmiare si vedrà poi chiedere un contributo fisso di 2 euro per ogni spedizione di valore sotto i 150 euro.

Smacco, infine, per gli investitori in azioni italiane che avevano creduto alla promessa elettorale della Lega di abolire la Tobin tax, imposta sulle transazioni finanziarie introdotta nel 2013 dal governo Monti: dall’1 gennaio la tassa, da sempre accusata di aver contribuito a desertificare la Borsa italiana, raddoppierà allo 0,4% del valore delle transazioni.

Può considerarsi vincitore, invece, chi ha presentato dichiarazione dei redditi ma poi non ha versato il dovuto. Potrà accedere – senza dimostrare che il mancato pagamento sia dipeso da difficoltà economiche – a una nuova “rottamazione” e pagare solo il capitale più, in caso di rateizzazione su un periodo fino a 9 anni, un interesse ridotto dal 4 al 3% durante l’iter parlamentare. Ennesimo provvedimento che incoraggia a non pagare in attesa di futuri sconti, come ha rilevato la Corte dei Conti.

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