Chi vince e chi perde con la manovra. Tasse, pensioni, casa, scuole, sanità, banche e imprese: ecco la mappa dei vantaggi e dei sacrifici
Tra i vinti, per quanto abbia ostentato la soddisfazione di chi “arriva in vetta” dopo un “sentiero tortuoso”, c’è secondo molti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, costretto alla ritirata sul maxiemendamento alla manovra che di fatto aumentava l’età pensionabile oltre a penalizzare chi ha riscattato la laurea. Mentre Matteo Salvini esce vincitore solo a metà, visto che le pensioni restano comunque nel mirino, il testo finale conferma pesanti tagli alle dotazioni del ministero delle Infrastrutture e per il suo Piano casa arriveranno nel prossimo biennio solo 100 milioni contro i 300 previsti dall’emendamento ritirato. Ma quello che conta per gli elettori è se la legge di Bilancio 2026, su cui martedì 23 dicembre il Senato ha votato la fiducia dopo giorni di frenetiche riscritture, alleggerirà o appesantirà il loro portafogli, li avvantaggerà o penalizzerà come consumatori, lavoratori e utenti, avvicinerà o allontanerà la data della pensione. Ecco, capitolo per capitolo, chi riceverà qualche vantaggio e chi sarà chiamato a fare sacrifici.