Solo il diritto potrà salvare il pianeta: proponimenti per il nuovo anno
L’umanità è al bivio decisivo tra estinzione e rivoluzione. I fiati mefitici dell’Occidente in via di disfacimento sempre più evidente minacciano la sopravvivenza della specie.
Continua, nonostante le balle propagandistiche sparate a tutto volume, tra gli altri, dal governo italiano, l’atroce genocidio con il quale il governo israeliano, espressione della variante apertamente fascista del sionismo, vuole liquidare il popolo palestinese per appropriarsi della sua terra. Trump spinge autolesionisticamente sulla guerra contro il Venezuela che segnerebbe con ogni probabilità la fine prematura del regime parafascista statunitense trumpiano, ma anche quella definitiva della pace nei Caraibi e in America Latina. Anche qui la motivazione effettiva è il furto delle risorse, a partire da quelle petrolifere. Biecamente economica, i benefici dell’industria bellica, è anche la motivazione del riarmo senza precedenti e, checché ne dica Mattarella, senza motivo, che le dementi classi dirigenti europee hanno intrapreso in vista di un suicida scontro frontale con la Russia.
Per non parlare di cambiamento climatico, disastri ambientali vari e del dilagare di diseguaglianze e povertà. Tutti flagelli che sono il risultato di scelte politiche precise. La vocazione autodistruttiva delle classi dominanti occidentali va contrastata mettendo in campo tutta la forza del proletariato internazionale e dei popoli che vogliono vivere, crescere e moltiplicarsi e non morire per Trump, Von der Leyen, Meloni, & co.
Cadono i veli coi quali l’Occidente ha a lungo camuffato la propria proterva volontà di dominio. I vani orpelli della democrazia e dei diritti umani si rivelano del tutto inutili e anzi dannosi per chi comanda, nella misura in cui decreta il ricorso alla guerra sul piano internazionale ma anche su quello interno. E la guerra è la negazione del diritto e introduce ulteriori gravi violazioni dello stesso, in un perverso effetto a catena senza fine che fa precipitare l’Occidente e il mondo intero nel baratro della distruzione.
Lo vediamo con chiarezza nello Stato guida dell’Occidente che affoga, gli Stati Uniti, sull’orlo dell’aggressione al Venezuela e della guerra civile interna contro, ma sono solo i primi bersagli, i migranti. E l’Europa segue a ruota, in preda alla schizofrenia incarnata da Giorgia Meloni e molti altri “leader”, lacerati dal consueto servilismo nei confronti di Washington da una parte e l’altrettanto folle velleitarismo di svolgere un ruolo autonomo nella promozione della guerra, anche laddove, come nel caso dell’Ucraina, Trump appare più realista e incline per motivi suoi al disimpegno.
Lo sprezzo del diritto da parte dei padroni dell’Occidente si spinge al punto di attaccare un’istituzione come la Corte penale internazionale, che dopo aver a lungo svolto un ruolo del tutto insoddisfacente e con forti tratti di ambiguità, aveva finalmente risposto in qualche misura alle aspettative emettendo i sacrosanti mandati di cattura contro Netanyahu e Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità. Ma riguarda le Nazioni Unite e il diritto internazionale nel suo complesso. Protervamente i governi europei si ostinano a rifiutare una soluzione consensuale e pacifica della crisi ucraina basata sul diritto internazionale, nel rispetto della sicurezza della Russia e dell’autodeterminazione dei popoli appartenenti a Crimea e Donbass, che da tempo viene avanzata da varie parti.
A Gaza il genocidio continua perché questi stessi governi occidentali si rifiutano ostinatamente di applicare quanto stabilito da Corte internazionale di giustizia e Nazioni Unite interrompendo ogni aiuto e sostegno a Israele. La criminale aggressione al Venezuela bolivariano e chavista coi pretesti più ridicoli deve essere fermata e respinta nel nome del diritto internazionale e della solidarietà tra i popoli.
Noi cittadini dell’Occidente e del mondo intero non possiamo rassegnarci a questa spirale che porta inevitabilmente all’ annientamento totale della civiltà umana. Dobbiamo quindi sollevare le bandiere della pace, del diritto e della democrazia, nella piena consapevolezza che, fin dalla notte dei tempi, ogni risultato positivo su questi piani è stato raggiunto solo grazie alla mobilitazione popolare.
La prospettiva deve essere un multipolarismo fondato sul rispetto del diritto internazionale. In tale prospettiva assumono forte rilievo la dottrina e la prassi del futuro condiviso dell’umanità, promosse da vari anni dalla Cina. Perché deve essere molto chiaro a tutti che l’umanità potrà avere un futuro solo se sarà condiviso. Per arrivarci dobbiamo però liberarci di queste indecenti classi dominanti, sempre più autoreferenziali, corrotte e screditate. E ciò si applica, nel nostro caso, alla Maria Antonietta de noantri che distribuisce brioches alla casta e regala soldi agli armieri, mentre affama il popolo in modo sempre più sfacciato.
Importante, a tal fine, anche firmare per il referendum oppositivo alla proposta di separazione delle carriere che intende dare un nuovo colpo all’indipendenza della magistratura e quindi allo Stato di diritto.