
L’indagine AutoScout24 mostra un miglioramento dei comportamenti alla guida nel 2025. Ma velocità, aggressività e distrazioni restano molto diffuse
Nel 2022 AutoScout24 realizzava una ricerca che prendeva in esame 22 comportamenti chiave, utilizzati come indicatori delle (cattive) abitudini al volante. Uno studio che nel 2025 si aggiorna: il confronto con i dati del 2025 mostra segnali di miglioramento, seppur contenuti. Infatti, la quota di automobilisti che dichiara di adottare comportamenti scorretti (raramente, a volte […]
Nel 2022 AutoScout24 realizzava una ricerca che prendeva in esame 22 comportamenti chiave, utilizzati come indicatori delle (cattive) abitudini al volante. Uno studio che nel 2025 si aggiorna: il confronto con i dati del 2025 mostra segnali di miglioramento, seppur contenuti. Infatti, la quota di automobilisti che dichiara di adottare comportamenti scorretti (raramente, a volte o spesso) tra quelli analizzati passa dal 33% del 2022 al 29% del 2025. Inoltre, a un anno dell’introduzione del nuovo Codice della Strada, 3 italiani su 10 dichiarano di aver modificato, in diversa misura, il proprio comportamento alla guida.
Già, ma quali sono le scorrettezze più diffuse alla guida? “In cima alla classifica resta il superamento dei limiti di velocità, indicato dall’85% degli automobilisti”, si legge in una nota ufficiale: “Accanto a questo, continuano a essere molto frequenti anche atteggiamenti aggressivi alla guida, che circa 7 automobilisti su 10 (69%) ammettono di adottare almeno occasionalmente. Seguono il non far passare chi è in difficoltà se non ha la precedenza (60%), il mancato fermarsi davanti a un guidatore in difficoltà o in panne, un comportamento che coinvolge quasi 6 italiani su 10 (58%) e l’utilizzo improprio del clacson (51%)”.
Tra i comportamenti su cui si registra un maggiore aumento di sensibilità, spicca il rispetto delle strisce pedonali: la quota di chi dichiara di non far passare i pedoni scende dal 55% al 33%. Un calo netto si osserva anche per il passaggio con il semaforo rosso, diminuito dal 19% al 7%. “Su alcuni temi particolarmente sensibili, a un anno dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada iniziano a emergere i primi effetti, seppur ancora parziali. È il caso dell’uso del cellulare senza auricolare o vivavoce: il 12% degli automobilisti dichiara di aver modificato il proprio comportamento dopo l’introduzione delle nuove norme”, spiega AutoScout24.
Nel confronto tra il 2022 e il 2025, la quota di chi utilizza il telefono alla guida raramente o spesso scende infatti dal 38% al 21%, con una riduzione di oltre 17 punti percentuali. “Un dato in miglioramento, che evidenzia una maggiore attenzione, ma che lascia emergere ancora alcune resistenze culturali: per una parte degli automobilisti, l’uso del cellulare alla guida viene infatti ritenuto giustificabile, soprattutto quando la telefonata è percepita come breve”, sancisce lo studio. Anche la guida dopo aver bevuto alcol resta un tema critico: il 13% degli automobilisti dichiara di aver modificato il proprio comportamento, adottando uno stile di guida più prudente dopo l’introduzione delle sanzioni più severe previste dal nuovo Codice della Strada. Nel 2025 il 26% degli automobilisti ammette questo comportamento, contro il 33% del 2022. E tra le giustificazioni, spesso si indica la presunta tolleranza personale all’alcol.
Un discorso analogo riguarda anche il rispetto degli spazi riservati alle persone con disabilità. Dopo l’inasprimento delle sanzioni, il 6% degli automobilisti dichiara di aver migliorato il proprio comportamento, evitando oggi di occupare impropriamente i parcheggi dedicati. “Resta però una quota non trascurabile che continua a minimizzare la gravità della violazione: circa il 12% ritiene ancora accettabile occupare uno stallo riservato, soprattutto quando la sosta viene percepita come breve”, chiosa Autoscout24.