Sondaggio Gallup, Trump impopolare quanto Nixon a questo punto del mandato: solo il 36% approva il suo operato
Appena qualche giorno fa il presidente Trump, in un discorso alla nazione ha annunciato prezzi in calo, salari in aumento, tagli fiscali storici e importanti vittorie in politica estera. Il capo della Casa Bianca ha sostenuto la sua politica sui dazi, ha parlato della riduzione dei prezzi dei farmaci, della sicurezza delle frontiere e della ripresa economica degli Stati Uniti, da lui definita la più rapida di sempre. Ma, a dispetto di questo discorso, un sondaggio Gallup mostra che molti americani non sono così contenti del suo operato. Tanto da renderlo, a questo punto del suo mandato, impopolare quanto solo il presidente Nixon riuscì ad essere.
Secondo Gallup, a novembre 2025 solo il 36% degli americani ha approvato l’operato di Trump: è il secondo dato più basso di gradimento un anno dopo il voto tra i presidenti eletti dopo il 1950. Nel novembre 1973 Nixon aveva toccato il 29%, a causa dello scandalo Watergate reso pubblico dai cronisti del Washington Post. Le intercettazioni illegali avallate da Nixon ai danni degli avversari politici e gli articoli che raccontarono la macchinazione lo avrebbero portato alle dimissioni, pochi mesi dopo.
Tornando alla cifre, Gallup rivela che il tasso di approvazione del presidente Donald Trump è sceso di cinque punti percentuali al 36%, il minimo del suo secondo mandato, mentre la disapprovazione è salita al 60%. L’ultimo calo segue tre mesi di stabilità, con il 40-41% degli americani che esprime approvazione per la sua gestione della presidenza. Il suo precedente minimo di approvazione durante il secondo mandato era stato un 37% statisticamente simile a luglio , e il suo minimo storico era stato del 34% nel 2021 , alla fine del suo primo mandato dopo l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio.
Il sondaggio è stato condotto dal 3 al 25 novembre ed ha portato a un aumento dei consensi per i Democratici. C’è da ricordare che i pareri sono stati chiesti mentre era in corso lo shutdown del governo federale, con molti servizi essenziali chiusi e conseguenti disagi per i cittadini, che è stato il più lungo nella storia degli Stati Uniti. La situazione è rientrata il 12 novembre.
Le cifre mostrano che che il consenso dei repubblicani verso il tycoon è sceso di sette punti percentuali, attestandosi all’84%, mentre quello degli indipendenti è sceso di otto punti, attestandosi al 25%. Il consenso dei repubblicani è il più basso del secondo mandato di Trump, mentre quello degli indipendenti è il peggiore in entrambi i mandati.
Il giudizio sul presidente in carica dipende anche dagli argomenti. Trump è valutato in modo positivo su criminalità (43%), affari esteri (41%), commercio estero (39%) e immigrazione (37%). In modo negativo su altri cinque temi: l’economia (36%), la situazione in Medio Oriente (33%), il bilancio federale (31%), la guerra in Ucraina (31%) e la politica sanitaria (30%).
In definitiva, l’interruzione delle attività del governo federale a causa dello shutdown, le sconfitte elettorali del Partito Repubblicano e le continue preoccupazioni sull’economia interna hanno danneggiato la reputazione di Trump agli occhi del popolo americano a novembre, soprattutto tra Repubblicani e indipendenti. Il suo indice di gradimento complessivo nell’ambito dell’occupazione è sceso al punto più basso del suo secondo mandato, e si sta avvicinando al minimo del suo primo mandato.