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Il governo Usa pubblica gli Epstein files: molti omissis, ma ci sono foto di Clinton. I dem accusano: “Scarsa trasparenza”

I documenti sul finanziere pedofilo sono stati diffusi con pesanti censure: oscurati i nomi delle vittime, ma anche quelli delle "massaggiatrici". Insospettiscono i limitati riferimenti a Trump
Il governo Usa pubblica gli Epstein files: molti omissis, ma ci sono foto di Clinton. I dem accusano: “Scarsa trasparenza”
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Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha avviato la pubblicazione degli “Epstein files“, l’enorme mole di documenti relativi alle indagini sul caso di Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo condannato per reati sessuali e morto in carcere nel 2019. Il materiale, atteso da anni, è stato desecretato in base a una legge (l'”Epstein files transparency act”) approvata dal Congresso e dal Senato, dopo la retromarcia di Donald Trump che inizialmente si era detto contrario. I file però sono stati diffusi con pesanti omissioni, suscitando dubbi e polemiche sull’effettiva trasparenza dell’operazione, soprattutto da parte dei democratici: in particolare, insospettiscono i limitati riferimenti a Trump, nonostante la sua nota amicizia con Epstein. Proprio l’ipotesi di contenuti compromettenti per il presidente era uno dei motivi di maggiore interesse per i file da parte della politica e dell’opinione pubblica: in una mail del 2018, il finanziere sosteneva di essere “l’unico in grado di abbattere” il tycoon. La pubblicazione “è stata deludente, almeno a un prima lettura, e non è stata trasparente“, ha attaccato il deputato democratico Ro Khanna, frontman della campagna per la desecretazione, minacciando un procedimento di impeachement contro la procuratrice generale Pam Bondi (la “ministra della giustizia” Usa) se non dimostrerà di rispettare la legge.

I documenti comprendono i nomi, censurati, di 1.200 giovani donne abusate da Epstein e dai suoi sodali, nonché la sterminata rubrica telefonica del finanziere, 95 pagine con i nomi di migliaia di personaggi del gotha dello spettacolo, della finanza e dell’imprenditori. Tra i files compaiono numerose fotografie dell’ex presidente democratico Bill Clinton e di altre celebrità, tra cui Mick Jagger e Michael Jackson. Clinton, in particolare, appare in una foto a torso nudo in una vasca a idromassaggio insieme a una persona con il volto coperto, Media statunitensi e internazionali stanno ancora passando al vaglio i materiali, un’operazione che richiederà giorni vista la mole annunciata – “centinaia di migliaia” – di pagine. Molti documenti risultano ampiamente censurati. In un elenco di 254 massaggiatrici, ad esempio, tutti i nomi sono oscurati “per proteggere potenziali vittime“. Altri file contengono immagini parzialmente oscurate di persone nude o seminude, oppure fotografie di Epstein e accompagnatori con armi da fuoco. Tra gli scatti finora inediti figurano immagini di Ghislaine Maxwell, ex compagna del finanziere condannata a vent’anni di carcere per l’adescamento di minori, insieme al principe Andrea, fratello del re Carlo d’Inghilterra, oltre a fotografie che ritraggono Clinton in contesti privati, in parte coperti da omissis.

La Casa Bianca ha subito colto l’occasione per attaccare Clinton, mentre i democratici hanno denunciato una pubblicazione incompleta e tardiva. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha detto che i file pubblicati rappresentano “solo una frazione” delle prove complessive, sostenendo che l’ampio ricorso agli omissis viola lo spirito e la lettera dell’Epstein Files Transparency Act. Il vice procuratore generale Todd Blanche ha annunciato che ulteriori documenti saranno resi pubblici nelle prossime settimane, precisando che resteranno esclusi quelli legati a indagini in corso. La portavoce di Trump, Abigail Jackson, lo ha definito “il presidente più trasparente della storia“: “Con la pubblicazione di migliaia di pagine di documenti ha fatto di più per le vittime di quanto abbiano mai fatto i democratici”, afferma.

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