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Usa, guerra alla Corte dell’Aja: sanzioni ai giudici che hanno respinto un ricorso di Israele contro l’indagine per crimini di guerra

Nuovi provvedimenti dell'amministrazione Trump nei confronti dell'organismo internazionale. E Tel Aviv esulta: "Grazie per questa chiara posizione morale"
Usa, guerra alla Corte dell’Aja: sanzioni ai giudici che hanno respinto un ricorso di Israele contro l’indagine per crimini di guerra
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Gli Stati Uniti continuano la loro guerra contro la Corte penale internazionale. Questa volta nel mirino sono finiti due giudici della Corte dell’Aja, nei confronti dei quali sono state imposte alcune sanzioni. La loro colpa: aver preso di mira Israele. In particolare i due magistrati, provenienti dalla Mongolia e dalla Georgia, avevano respinto un ricorso presentato dallo Stato ebraico contro l’indagine sulle accuse di crimini di guerra nella Striscia di Gaza e avevano confermato i mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant.

Ad annunciare il provvedimento è stato il segretario di stato Marco Rubio. “Un flagrante attacco all’indipendenza di un’istituzione giudiziaria imparziale” lo definisce la Corte in una nota. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha elogiato la decisione di Washington: “Grazie, segretario Rubio, per questa chiara posizione morale”, ha scritto su X.

Gli attacchi dell’amministrazione Trump alla Corte penale proseguono ormai da mesi, anzi da anni visto che le prime misure furono prese durante il primo mandato del presidente degli Stati Uniti che non sono membri dell’organismo.

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