
A tre giorni dall'iniziativa unica della maggioranza, Giorgio Mulè e Francesco Battistoni hanno comunicato a parlamentari, segretari regionali e provinciali di avviare i gruppi di sostegno al referendum. L'intento è quello di mettere il cappello su una riforma ispirata a Berlusconi
L’oggetto è chiaro: “Costituzione comitato cittadino per il Sì e campagna referendaria”. Firmato Giorgio Mulè (responsabile della campagna per il Sì) e Francesco Battistoni (responsabile organizzazione di Forza Italia). A tre giorni dalla nascita del comitato unico di maggioranza per il “Sì” alla riforma sulla separazione delle carriere, Forza Italia anticipa gli alleati e inizia […]
L’oggetto è chiaro: “Costituzione comitato cittadino per il Sì e campagna referendaria”. Firmato Giorgio Mulè (responsabile della campagna per il Sì) e Francesco Battistoni (responsabile organizzazione di Forza Italia). A tre giorni dalla nascita del comitato unico di maggioranza per il “Sì” alla riforma sulla separazione delle carriere, Forza Italia anticipa gli alleati e inizia a organizzare i propri comitati di partito: lunedì 15 Mulè e Battistoni hanno inviato una circolare (qui), che Il Fatto ha letto, a parlamentari, segretari regionali e provinciali di Forza Italia per chiedere di iniziare a costituire i comitati cittadini e avviare la campagna referendaria. I comitati a livello nazionale sono coordinati dal deputato Enrico Costa e dal senatore Pierantonio Zanettin.
Negli allegati alla lettera vengono date le indicazioni per costituire i comitati: “Per avviare le attività riunire almeno 5-10 persone motivate. Non c’è un numero minimo formale, ma è consigliabile avere un piccolo gruppo per costituire un direttivo. Altre persone potranno aderire successivamente”. I “costituenti” dovranno firmare un modulo e i comitati dovranno indicare un presidente e i soci fondatori.
Nella lettera si chiede anche di nominare un referente per ogni regione e per ogni provincia ma soprattutto di accelerare sulle iniziative sul territorio: entro il 23 dicembre viene chiesto di comunicare “le date delle manifestazioni provinciali (almeno una per provincia o grandi città) di avvio della Campagna referendaria di Forza Italia per il SI’ che si terranno dal 12 gennaio al 30 gennaio in modo da poter concordare e coordinare per tempo eventuali presenze di ospiti e autorità”.
L’accelerazione di Forza Italia non è casuale: il partito vuole mettere il cappello sulla riforma berlusconiana della separazione delle carriere con i propri comitati di partito. Un derby che si è aperto con Fratelli d’Italia che invece punta a un comitato nazionale che nascerà giovedì dal notaio e che avrà come portavoce l’ex direttore del Giornale Alessandro Sallusti, come presidente l’ex giudice costituzionale Niccoló Zanon e come “costituenti” le consigliere del Csm Isabella Bertolini, Claudia Eccher, gli avvocati Andrea Di Porto e Cesare Placanica e il giudice della Cassazione Giacomo Rocchi. Tra i partiti ci sono tensioni anche sui finanziamenti del comitato unico della maggioranza. Fratelli d’Italia chiede una quota agli alleati ma sia Forza Italia che la Lega non sono d’accordo: i pochi fondi a disposizione gli azzurri vogliono utilizzarli per il comitato di partito.