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Asset russi, Londra: “2,5miliardi di interessi dei beni di Abramovich saranno trasferiti a Kiev”

Lo ha annunciato il premier Keir Starmer alla Camera dei Comuni. All'oligarca, ex proprietario del Chelsea Football Club, era stata concessa una licenza per vendere la società a condizione che il ricavato andasse in favore delle vittime della guerra
Asset russi, Londra: “2,5miliardi di interessi dei beni di Abramovich saranno trasferiti a Kiev”
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Due miliardi e mezzo di sterline d’interessi ricavati dai fondi congelati nel Regno Unito all’oligarca russo Roman Abramovich verranno utilizzati per la difesa dell’Ucraina. Lo ha annunciato Keir Starmer nell’ultimo Question Time ai Comuni prima della pausa natalizia, in attesa delle decisione dell’Unione europea sull’utilizzo degli asset russi prevista per domani, 18 dicembre. Il primo ministro britannico ha ricordato l’intesa raggiunta con gli alleati europei per il congelamento generalizzato dei beni russi e ha avvertito il miliardario ex proprietario del Chelsea Football Club che il suo governo è pronto ad avviare un’azione legale per la confisca del suo intero patrimonio britannico se egli non manterrà la promessa di devolverlo a Kiev.

“Oggi – ha detto Starmer, rispondendo alla domanda di una deputata che gli chiedeva di ribadire il sostegno del Regno Unito agli ucraini, sullo sfondo della guerra innescata dalla Russia di Vladimir Putin – posso annunciare che intendiamo emettere una licenza per il trasferimento di 2,5 miliardi di sterline di proventi derivati dalla vendita del Chelsea Football Club, congelati fin dal 2022″.
“Il mio messaggio ad Abramovich – ha proseguito – è questo: le lancette dell’orologio corrono, onora la promessa che hai fatto (sulla destinazione dei suoi beni britannici a favore della ricostruzione dell’Ucraina, ndr) e paga ora. Se non lo farai, siamo pronti a rivolgerci a un tribunale per far sì che ogni penny finisca nelle tasche di coloro che sono stati devastati dalla guerra illegale di Putin”.

Ad Abramovich era stata concessa una licenza dal governo del Regno Unito per vendere il Chelsea, a condizione che il ricavato fosse speso a sostegno delle vittime della guerra in Ucraina. I proventi della vendita sono stati depositati su un conto bancario britannico controllato dalla Fordstam, la società di Abramovich. Da allora, il denaro è stato congelato a causa dell’impasse nei negoziati con l’oligarca russo sulla possibilità di spenderlo esclusivamente in Ucraina o di farlo anche all’estero. Il governo ha promesso di istituire una fondazione per erogare i fondi, guidata da Mike Penrose, ex direttore di Unicef Uk.

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