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Ucraina, nasce la Commissione per il risarcimento dei danni di guerra: “Richieste per centinaia di miliardi di euro”

L'organismo dovrà quantificare gli effetti dell’invasione russa ed esaminare le richieste di risarcimento sulla base di un registro che conta già oltre 86 mila segnalazioni. Il Consiglio d'Europa: "La questione sia parte del processo di pace"
Ucraina, nasce la Commissione per il risarcimento dei danni di guerra: “Richieste per centinaia di miliardi di euro”
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Una commissione internazionale per il risarcimento dei danni di guerra all’Ucraina. La convenzione istitutiva è stata promossa questa mattina dal Consiglio d’Europa è stata adottata a L’Aja, nel Paesi Bassi, dov’è in visita in queste ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il nuovo organismo dovrà quantificare gli effetti dell’invasione russa ed esaminare le richieste di risarcimento sulla base del registro dei danni che conta già oltre 86 mila segnalazioni. Il fondo per i risarcimenti verrà istituito nel 2026 e potrebbe essere finanziato anche con gli asset russi congelati. Il trattato è stato adottato alla presenza di Zelensky, del premier olandese Dick Schoof e del segretario generale del Consiglio d’Europa Alain Berset, insieme al ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.

La nuova commissione opererà sulla base del registro dei danni istituito nel maggio 2023 e sarà chiamata a esaminare richieste per centinaia di miliardi di euro legate ai bombardamenti russi, alle violazioni dei diritti umani e ai crimini di guerra perpetrati dall’inizio dell’invasione del febbraio 2022. La cerimonia di firma è ancora in corso e l’elenco dei Paesi aderenti sarà reso noto a breve: alla vigilia si prevedeva la partecipazione di 35 Stati, uno dei livelli di adesione più elevati mai registrati per un trattato del Consiglio d’Europa nei suoi 76 anni di storia.

Al momento hanno annunciato la loro adesione Andorra, Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica di Moldavia, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito. L’organismo diventerà operativo dopo almeno 25 ratifiche, un processo che potrebbe richiedere circa un anno. Secondo la Banca Mondiale, la ricostruzione dell’Ucraina nel prossimo decennio richiederà 524 miliardi di dollari (447 miliardi di euro), quasi tre volte il Pil del Paese nel 2024. Una stima destinata ad aumentare, poiché non include i danni del 2025, anno segnato da un’intensificazione degli attacchi russi contro servizi pubblici, trasporti e infrastrutture civili.

“Responsabilità, risarcimenti e ricostruzione devono far parte del processo di pace per Kiev. Non si può guardare soltanto al breve periodo” perché in gioco “c’è il futuro dell’Ucraina e delle persone colpite dalla guerra”, ha detto Berset, arrivando alla conferenza a L’Aja. Il prossimo passo sarà – nel 2026 – l’istituzione del fondo per i risarcimenti. Ma resta aperto il nodo delle fonti di finanziamento. “E’ una domanda fondamentale: le risorse potranno arrivare dai Paesi stessi, dagli asset russi congelati e da ulteriori contributi”, ha spiegato il segretario generale del Consiglio d’Europa, dicendosi fiducioso sulla possibilità di trovare una soluzione e “mantenere l’Europa unita” nonostante le divergenze tra i Paesi. “La responsabilità” per i danni di guerra “non è mai facile da mettere in pratica – ha aggiunto Berset -, ma la domanda fondamentale è: che tipo di mondo vogliamo? Un mondo in cui prevalgono violenza, guerra, distruzione e impunità? O un mondo basato su relazioni pacifiche, stato di diritto, dialogo e responsabilità?”.

“Questa guerra, e la responsabilità della Russia, devono diventare un esempio chiaro in modo che altri imparino a non scegliere l’aggressione”, ha commentato Zelensky su X, riferendo del suo intervento alla Conferenza diplomatica per il recepimento della Convenzione. “Oggi, quest’anno, vengono create cose per l’Ucraina che avrebbero dovuto iniziare molto tempo fa, almeno nel 2014 – insiste il leader ucraino – Speriamo che il Tribunale per l’aggressione russa inizi davvero il suo lavoro, non solo per noi, ma per tutti coloro che vogliono la pace in Europa”. L’auspicio è anche “inizi a funzionare ogni meccanismo per i risarcimenti, dal Registro dei danni alla Commissione – si legge – ai pagamenti effettivi e riceva un sostegno internazionale forte e adeguato, in modo che le persone possano percepire davvero che ogni danno provocato dalla guerra può essere risarcito“.

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