
A chi gli ha chiesto un commento sulle critiche del sindacato Cobas Scuola di Bologna, ha risposto che "dei Cobas non mi interessa assolutamente nulla"
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha esteso le ispezioni ministeriali precedentemente richieste in Toscana ad altri due istituti scolastici situati in Emilia Romagna. L’intervento fa seguito alle polemiche suscitate dagli incontri tenuti dalla relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, che aveva partecipato a sessioni in videoconferenza con gli […]
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha esteso le ispezioni ministeriali precedentemente richieste in Toscana ad altri due istituti scolastici situati in Emilia Romagna. L’intervento fa seguito alle polemiche suscitate dagli incontri tenuti dalla relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, che aveva partecipato a sessioni in videoconferenza con gli studenti mobilitando Fratelli d’Italia che aveva presentato un’interrogazione al ministro.
Dopo una nuova circolare agli istituti per ribadire la necessità che ospiti e relatori garantiscano il contraddittorio quando si tratta di tematiche di rilevanza politica e sociale, e la richiesta di avviare ispezioni al Liceo Montale di Pontedera (Pisa) e all’Istituto Comprensivo “Massa 6”, il ministro conferma che la richiesta è stata fatta l’Emilia Romagna: “Credo che le ispezioni siano partite anche in questi casi”, ha detto a Milano, a margine della visita in una scuola. L’obiettivo delle verifiche è lo stesso: accertare se, come dichiarato da alcuni dirigenti scolastici ai giornali, l’iniziativa sia stata realizzata senza informali e senza coinvolgere i genitori. Le ispezioni, aveva già spiegato il ministro, dovrebbero anche chiarire se Albanese abbia, come riportato dal Giornale e dal Tempo, accusato l’attuale governo di essere “fascista” o “complice di un genocidio”, o se sia vero che gli studenti siano stati invitati a occupare le scuole. Accertamento che avverrà “con grande serenità, ma anche con grande determinazione e fermezza”, ha assicurato il ministro. Le eventuali conseguenze delle ispezioni saranno di competenza degli uffici scolastici regionali, che potranno avviare procedimenti in base alla relazione degli ispettori.
Valditara ha rilanciato sulla scuola “democratica e costituzionale” che deve prevedere il pluralismo e non l’indottrinamento. Ha ribadito che a scuola si va per imparare e crescere, acquisendo lo spirito critico e la capacità di leggere i fatti “senza condizionamenti, senza indottrinamento e senza propaganda”. A chi gli ha chiesto un commento sulle critiche mosse dal sindacato Cobas Scuola di Bologna, che aveva parlato di “caccia alle streghe”, ha risposto che “francamente dei Cobas non mi interessa assolutamente nulla”. Aggiungendo che coloro che utilizzano l’espressione “caccia alle streghe” dimostrano di non aver “ancora acquisito una maturità democratica e una consapevolezza dei valori della nostra Costituzione”. Concludendo, il ministro ha ribadito la sua visione della scuola: “Io amo la nostra Costituzione, credo nei valori di una scuola libera che faccia crescere tutti i giovani. Chi non è d’accordo, libero di pensarla diversamente, ma non mi interessa il suo pensiero”.