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Miami, Higgins eletta sindaco: prima donna e prima dem in 30 anni. Un avviso a Trump in vista delle elezioni di medio termine

"La Gringa", 61 anni, ha vinto con un programma basato su alloggi accessibili, miglioramento dei trasposti e criticando le politiche della Casa Bianca sull'immigrazione

Un nuovo campanello d’allarme per Donald Trump dopo quello suonato con la vittoria di Zohran Mamdani a New York e le sconfitte in New Jersey e Virginia. Eileen Higgins è stata eletta sindaco di Miami con il 59% delle preferenze, prima democratica a ottenere questo incarico in circa tre decenni. E’ anche la prima candidata […]

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Un nuovo campanello d’allarme per Donald Trump dopo quello suonato con la vittoria di Zohran Mamdani a New York e le sconfitte in New Jersey e Virginia. Eileen Higgins è stata eletta sindaco di Miami con il 59% delle preferenze, prima democratica a ottenere questo incarico in circa tre decenni. E’ anche la prima candidata non ispanica dagli anni ’90. Un successo elettorale ottenuto sconfiggendo il candidato repubblicano sostenuto da Trump, Emilio Gonzalez, che si è fermato al 41% dei voti. Seconda città più grande della Florida, Miami è considerata la porta d’accesso all’America Latina e attira milioni di turisti. La sua importanza a livello globale offre a Higgins e ai democratici un palcoscenico significativo in vista delle elezioni di medio termine del 2026.

Ex commissaria della contea di Miami-Dade, Higgins, 61 anni, diventerà anche la prima sindaca donna di Miami. La sua campagna elettorale si è basata su un programma volto basato sulla ricerca di terreni di proprietà della città che possano essere trasformati in alloggi a prezzi accessibili, sul miglioramento dei trasporti e sul ripristino della fiducia nelle istituzioni locali. Ma la campagna elettorale per Miami è stata rapidamente nazionalizzata da Trump e da altri repubblicani di alto profilo, come il governatore della Florida Ron DeSantis che hanno appoggiato l’ex city manager Gonzelez. Anche il Comitato Nazionale Democratico ha organizzato un’iniziativa per invogliare gli elettori a votare Higgins e personaggi come l’ex sindaco di Chicago Rahm Emanuel hanno fatto campagna elettorale con lei.

La corsa si è trasformata in parte in un referendum sui partiti nazionali e su Trump e il suo programma. Higgins ha criticato le politiche di Trump sull’immigrazione, che hanno avuto effetti di vasta portata a Miami dove vive una significativa popolazione di immigrati. I dem hanno cercato di legare Gonzalez al presidente Usa, chiedendo agli elettori di “mandare un messaggio chiaro: l’endorsement di Trump verrà respinto a Miami!”. Ne è emersa l’importanza dell’area di Miami per i partiti. La contea di Miami-Dade un tempo era una roccaforte democratica, che candidati presidenziali come Barack Obama hanno vinto con ampi margini. Ma le cose sono cambiate quando DeSantis ha conquistato la contea nel 2022 e Trump ha fatto lo stesso nel 2024. I democratici sperano che ora il partito recuperi terreno.

“Ci troviamo di fronte a una retorica da parte dei funzionari eletti che è così disumanizzante e crudele, soprattutto nei confronti delle popolazioni di immigrati. I residenti di Miami erano pronti a chiudere con tutto questo”, ha detto dopo la vittoria Higgins che nella città a maggioranza ispanica ha parlato spesso della repressione dell’immigrazione da parte di Trump, dicendo di aver sentito di molte persone a Miami preoccupate per i loro familiari detenuti.

Higgins, che parla spagnolo, rappresentava un distretto di orientamento conservatore che comprende il quartiere cubano di Little Havana. Quando è entrata in politica nel 2018, ha scelto di presentarsi agli elettori come “La Gringa“, un termine usato dagli ispanofoni per indicare gli americani bianchi, perché molte persone non sapevano come pronunciare il suo nome. “Aiuta semplicemente le persone a capire chi sono, e sapete una cosa? Sono una gringa, quindi cosa dovrei fare, negarlo?”, ha detto all’Associated Press.