Trump attacca i leader europei: “Deboli, non sanno cosa fare”. Mosca: “Dice la verità”. Bruxelles glaciale: “Orgogliosi di chi ci guida”
I leader europei “sono deboli” e la Russia “è in una posizione di forza”. Parola di Trump. A tamburo battente, Kirill Dmitriev, il consigliere presidenziale russo per gli investimenti esteri e negoziatore con gli Stati Uniti, sul social X rilancia le frasi del presidente americano: “Dice la VERITÀ sui leader europei”.
Il solco tra Washington e Bruxelles diventa più profondo e l’intervista rilasciata dal capo della Casa Bianca al media Politico non rasserena gli animi. L’idea di Trump sui rappresentanti dell’Ue in merito alla guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 con l’invasione russa, è questa: “Credo che vogliano essere politicamente corretti e non sappiano cosa fare, l’Europa non sa cosa fare”. Il tycoon non ha dubbi su chi abbia una posizione di forza rispetto a possibili negoziati: “Non ci sono dubbi. È la Russia. È un paese molto più grande. È una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”.
Nell’intervista, Trump vanta una conoscenza approfondita dei colleghi europei: “Li conosco davvero bene, alcuni sono a posto. Conosco i buoni leader. Conosco i cattivi leader. Conosco quelli intelligenti. Conosco quelli stupidi. Ce ne sono anche di veramente stupidi”. E rincara la dose: “L’Europa non sta facendo un buon lavoro sotto molti aspetti. Parlano troppo. E non stanno producendo. Stiamo parlando dell’Ucraina. Parlano ma non producono. E la guerra continua ad andare avanti e avanti”. Il tycoon trova spazio anche per criticare le politiche dell’Unione sull’immigrazione: “Se continua così, l’Europa non sarà… secondo me, molti di quei paesi non saranno più paesi sostenibili. La loro politica sull’immigrazione è un disastro. Quello che stanno facendo con l’immigrazione è un disastro. Non ho una visione per l’Europa – aggiunge Trump – Tutto ciò che voglio vedere è un’Europa forte. Guarda, ho una visione per gli Stati Uniti d’America prima di tutto. Spiego all’Europa perché penso, ho occhi, ho orecchie. Ho una vasta conoscenza. Vedo cosa sta succedendo. Ricevo resoconti che non vedrete mai. E penso che sia orribile quello che sta succedendo all’Europa. Penso che stia mettendo in pericolo l’Europa come la conosciamo. L’Europa potrebbe essere un posto completamente diverso”.
A Bruxelles i giornalisti chiedono a Paula Pinho, portavoce della Commissione Ue, un commento alle frasi del presidente americano. Sulle prime la funzionaria dice così: “A volte non comunicare, non reagire o non rispondere è una forma di risposta ed è una forma di comunicazione. Quindi, quando vedete che alcuni temi non vengono affrontati o non ricevono una risposta diretta, probabilmente fa parte di una decisione consapevole di non intervenire”. Poi aggiunge: “Mi asterrò dal commentare queste affermazioni, salvo confermare che siamo molto orgogliosi e grati di avere leader eccellenti, a partire dalla leader di questa istituzione, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Siamo davvero fieri di chi ci guida nell’affrontare le molte sfide che il mondo ci pone. Abbiamo molti altri leader alla guida dei 27 Stati membri che fanno parte di questo progetto europeo, questo progetto di pace, e che guidano l’Unione con determinazione di fronte a tutte le difficoltà che stiamo attraversando, dentro e fuori il nostro vicinato. Negli ultimi anni abbiamo affrontato un numero enorme di sfide: dalla guerra che coinvolge il nostro vicino, l’Ucraina, alla crisi energetica che abbiamo sentito così duramente e che siamo riusciti a superare insieme”.