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Lascia 3 milioni in eredità alla badante sconosciuta per fare “un dispetto ai parenti”

I due imputati, un'operatrice socio-sanitaria e il marito carabiniere, erano stati condannati in primo grado per circonvenzione d'incapace a più di quattro anni di reclusione
Lascia 3 milioni in eredità alla badante sconosciuta per fare “un dispetto ai parenti”
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Tre milioni di euro lasciati in eredità per dispetto. È accaduto a Torino e a beneficiare della somma sarebbero stati una donna – la badante – e suo marito, ora assolti in appello dall’accusa di circonvenzione d’incapace. L’uomo, un chimico morto nel maggio del 2020 a 92 anni, aveva escluso dal testamento il nipote per donare i suoi beni alla donna, un’operatrice socio-sanitaria conosciuta cinque giorni prima. A seguito dell’accaduto, i parenti – come riporta il Corriere – hanno immediatamente denunciato il fatto alle autorità competenti. Nel processo di primo grado la coppia era stata condannata a quattro anni e quattro mesi.

L’eredità negata sarebbe stata un dispetto da parte dell’anziano ai parenti, colpevoli di averlo (a suo dire) abbandonato nel momento del bisogno. Questa è stata la conclusione della Corte d’Appello di Torino che ha assolto i due imputati perché “il fatto non sussiste”. I giudici hanno ritenuto l’uomo – nonostante fosse stato interessato da un decadimento fisico e cognitivo nell’ultimo periodo di vita – perfettamente consapevole delle sue azioni nel momento della stesura del testamento. Per la Corte i cinque giorni passati dall’assunzione della donna alla morte dell’uomo sarebbero stati troppo pochi per carpirne la fiducia, e sarebbe comprovata anche l’estraneità del marito dell’operatrice, un carabiniere, dalla casa dell’uomo.

L’uomo era molto preciso nella gestione del suo patrimonio, e l’astio nei confronti dei suoi parenti sarebbe cominciato a seguito del rifiuto da parte della cugina e del nipote (unico erede) di ospitarlo a seguito della rottura di un femore nel 2019. I parenti avevano proposto il ricovero in una struttura o l’assunzione di una badante. L’uomo, dopo questa esperienza, avrebbe spesso esplicitato il suo risentimento nei confronti della famiglia ad amici e conoscenti e sarebbe arrivato anche a sostituire il citofono di casa con un videocitofono per controllare chi fosse.

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