Raddoppio del tetto al contante, il governo dice sì. Pd: “Incentivo a evasione e illegalità”. Avs: “Facilita il riciclaggio”
Palazzo Chigi mette la firma sul raddoppio a 10mila euro del tetto al contante, previsto da un emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra presentato qualche settimana fa. La presidenza del Consiglio ha infatti segnalato al ministero dell’Economia la proposta che prevede l’introduzione di un’imposta speciale di bollo da 500 euro sui pagamenti cash da 5.001 a 10mila euro, oggi vietati. Una misura che equivale di fatto ad aumentare il limite, portato a 5mila euro da Giorgia Meloni subito dopo l’arrivo al governo.
Mentre il centrodestra si arrovella sulla legge elettorale più consona a favorirlo alle Politiche del 2027, ecco dunque che rispunta la tentazione di lanciare un messaggio amichevole a chi prospera nel sommerso. Poco importa se già nel 2023, primo anno pieno di Meloni a Chigi, stando alle analisi dell’Istat il nero si è allargato del 7,5% rispetto all’anno prima toccando la cifra record (se si considerano anche le attività illegali) di 217,5 miliardi di euro. Con la sola economia sommersa (cioè al netto delle attività illegali) a quota 198 miliardi di euro, in crescita di 14,9.
La misura è accompagnata da qualche paletto come l’obbligo di emettere fattura anche se l’operazione di per sé non lo richiede. Ma è evidente che molti fornitori di servizi saranno tentati di proporre l’usuale scambio che sta dietro alla cosiddetta evasione con consenso: “Facciamo 5.600 con la fattura o 5.100 senza?”. Tanto più che la fascia tra 5mila e 10mila euro è quella in cui ricadono molti lavori edilizi e prestazioni professionali una tantum.
Pd e Avs attaccano. “Evidentemente il governo è così disperato e non sa più cosa fare per racimolare risorse. E nella maggioranza si contendono un po’ di consenso, pescando nello stesso stagno dei loro elettori”, dice il presidente dei senatori dem Francesco Boccia. “Quella di Palazzo Chigi non è una scelta neutra. È un messaggio politico. Per raschiare il barile si fa un favore agli evasori, non ai cittadini onesti. Si da un incentivo all’illegalità, non alla crescita. Si fa un passo indietro nella storia del Paese”.
Per Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, “la destra torna a colpire nello stesso punto: invece di tutelare il lavoro e i lavoratori, alza il tetto al contante e apre nuovi spazi al sommerso. Portare la soglia a 10mila euro è un favore diretto agli evasori, un incentivo all’economia in nero, un passo indietro nella lotta all’illegalità. Un provvedimento che facilita il riciclaggio e che diventa, di fatto, un regalo alle mafie. Ennesimo favore alla cultura dell’impunità fiscale che sta distruggendo la giustizia sociale in Italia”.