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È morto Enrico Celeghin, storico volontario di Pizza Aut: “Continueremo a dare il massimo come lui”

Lutto nelle pizzerie gestite da ragazzi autistici. Aveva 62 anni, originario di Paderno Dugnano, nel Milanese. Ha avuto un malore improvviso
È morto Enrico Celeghin, storico volontario di Pizza Aut: “Continueremo a dare il massimo come lui”
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È scomparso domenica mattina per un maloreimprovviso Enrico Celeghin, pilastro di PizzAut, le pizzerie gestite da ragazzi autistici che si è guadagnata nel corso degli anni le pagine della cronaca. Celeghin aveva 62 anni, originario di Paderno Dugnano, nel Milanese. “Non era semplicemente un volontario di PizzAut, lui era PizzAut, anzi è PizzAut”, ha dichiarato il fondatore Nico Acampora per ricordare il suo impegno e la sua importanza nel gruppo. Celeghin era una colonna, famoso non solo come il papà di Matteo, il primo ragazzo assunto a tempo indeterminato come pizzaiolo, oggi alla guida della cucina del ristorante di Monza. Celeghin svolgeva il ruolo di numero due dell’associazione, un gradino sotto il fondatore Nico Acampora, in un progetto di inclusione lavorativa che pochi avrebbero pronosticato di successo. Sovente alla guida del camion food truck, quando c’era PizzaAut era chiamata a girare l’Italia.

“Quando hai un figlio autistico pensi che questo non lavorerà mai. Io invece ho avuto la fortuna di incontrare Nico Acampora, questo folle visionario, che ha assunto mio figlio Matteo a tempo pieno e indeterminato – scriveva Celeghin su Facebook a maggio del 2024 – Ma oggi l’emozione è stata grande come quel giorno in cui Matteo è stato assunto, perché oggi senza chiedere nulla quel folle di Nico Acampora lo ha passato di livello con relativo aumento di busta paga. Mio figlio è felice. È un lavoratore che paga le tasse e il dopo di noi lo stiamo costruendo adesso”. Poi aveva aggiunto: “Voglio dire una cosa pubblicamente: ‘Nico Acampora sei un pazzo’ e io ti starò sempre accanto per aiutarti a realizzare lo stesso miracolo di mio figlio con altri ragazzi autistici”.

Il fondatore di PizzAut ha pubblicato un ricordo di Celeghin: “Rimani vicino ai tuoi figli Matteo e Gaia, rimani vicino a tua moglie Luisa, ma rimani vicino a tutta la famiglia di PizzAut. Enrico ti prego, ovunque tu sia, non lasciare solo nemmeno me, senza di te non ce la faccio”. Non sono mancati altri messaggi di cordoglio, come quello della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli: “Enrico era un uomo straordinario, energico, allegro e sempre disponibile. Il mio pensiero e il mio abbraccio più grande sono per Matteo, per la famiglia di Enrico, per Nico e per tutti gli amici di PizzAut – ha scritto – Dobbiamo continuare a dare il massimo come faceva lui. Enrico ci mancherà tantissimo, ma sarà nel nostro cuore per sempre”.

Il lutto ha coinvolto anche l’ospedale Niguarda, dove lavora come infermiera Luisa Lanzani, la moglie di Celeghin. Mentre i ragazzi di PizzAut ricordano il suo impegno: “Ieri sera ho avuto la fortuna di vederti ancora e l’ultima nostra conversazione è stata indimenticabile – ha scritto su Facebook Beatrice Tassone, a lungo una cameriera del ristorante PizzAut di Monza – Ti ho chiesto se fosse possibile preparare un piatto di pasta per un bambino autistico, e tu, come sempre, ti sei offerto con entusiasmo, pronto ad aiutare. Ora la tua assenza pesa come un macigno su tutti noi”. I due ristoranti di PizzAut sono rimasti chiusi per lutto, ma a Monza e a Cassina de’ Pecchi sono pronti per riaprire.

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