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Costa (Ue) replica a Trump: “Non accettiamo le interferenze degli Usa, gli alleati non minacciano”

Per la prima volta da gennaio i vertici comunitari replicano a tono all'amministrazione degli Stati Uniti: "Non c'è la libertà d’espressione se la libertà di informazione è sacrificata per difendere i tecno-oligarchi degli Usa"

Per la prima volta da gennaio, dopo mesi passati a riverire e ringraziare Donald Trump e la sua amministrazione qualunque cosa facessero e dicessero contro l’Unione europea, i vertici comunitari replicano a tono. “Se siamo alleati dobbiamo agire come alleati, e gli alleati non minacciano di interferire nella vita politica interna degli alleati, la rispettano […]

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Per la prima volta da gennaio, dopo mesi passati a riverire e ringraziare Donald Trump e la sua amministrazione qualunque cosa facessero e dicessero contro l’Unione europea, i vertici comunitari replicano a tono. “Se siamo alleati dobbiamo agire come alleati, e gli alleati non minacciano di interferire nella vita politica interna degli alleati, la rispettano – ha detto Antonio Costa alla conferenza annuale del Delors Institute, a Parigi -. Non possiamo accettare questa minaccia d’interferenza nella vita politica dell’Europa”. Usa toni insolitamente aspri il presidente del Consiglio Ue, sottolineando che Washington e Bruxelles ormai “non condividono la stessa visione dell’ordine internazionale”.

“Gli Usa non possono rimpiazzare l’Europa sulla visione che abbiamo sulla libertà di espressione – ha detto ancora l’ex premier portoghese riferendosi agli attacchi ricevuti nel documento della Casa Bianca che sancisce la nuova dottrina strategica Usa e alla querelle con Elon Musk acutizzatasi nelle scorse ore -. La nostra storia dice che non c’è libertà di espressione senza libertà di informazione, che prevede il pluralismo. Non c’è la libertà d’espressione se la libertà di informazione è sacrificata per difendere i tecno-oligarchi degli Usa. Dobbiamo essere chiari su questo. Perché tra partner e amici non bisogna avere malintesi. Gli Usa restano un partner importante, ma la nostra Europa deve essere sovrana su questo”.

“Se non ci assumiamo più responsabilità sulla difesa non ci sarà più un’alleanza con gli Usa”, ha proseguito Costa. “Il discorso del vicepresidente JD Vance a Monaco (dove il 14 febbraio esortò l’Europa ad assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza, affermando che gli USA non possono esserne sempre il garante, ndr). e i numerosi tweet del presidente Trump sono ora ufficialmente la dottrina degli Stati Uniti. Dobbiamo prenderne atto e agire di conseguenza. Cosa significa questo? Significa che abbiamo bisogno di qualcosa di più di una nuova energia. Dobbiamo concentrarci sulla costruzione di un’Europa che comprenda che i rapporti tra gli alleati e le alleanze del dopoguerra sono cambiati“.

“Quando Mosca dice che condivide in gran parte il documento strategico Usa dobbiamo interrogarci – ha detto ancora il presidente del Consiglio Ue -. E si capisce perché Mosca l’appoggia. Perché sull’Ucraina non si punta a una pace giusta e duratura ma alla cessazione delle ostilità per avere relazioni stabili con la Russia. Noi l’avevamo trovata prima del 2014, abbiamo poi iniziato a dubitare con la presa della Crimea, e dopo il 2022 la Russia è diventata una minaccia per la nostra sicurezza”.

In questo contesto in cui i rapporti con gli Stati Uniti sono diventati più problematici rispetto al passato, “Se non facciamo l’accordo commerciale con il Mercosur saremo soli nel mondo – ha aggiunto Costa, che oggi incontrerà a Bruxelles il Segretario generale della Nato Mark Rutte, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen -. L’Ue non esisterà nel mondo se non sarà una potenza commerciale e non sarà capace di stipulare accordi”.