
La rilevazione 2025 fotografa l'attività sessuale degli italiani e dedica un focus alla "nuova sessualità femminile": 8 italiane su 10 sostengono che sono loro a fare il primo passo
Gli italiani tra i 18 e i 60 anni confermano un’intensa vita sessuale, con frequenze stabili e un ventaglio di pratiche molto più ampio rispetto al passato. Le donne risultano più intraprendenti, più consapevoli e meno condizionate dagli stereotipi, mentre resiste una quota che continua a credere a falsi miti su fertilità e contraccezione. Ecco […]
Gli italiani tra i 18 e i 60 anni confermano un’intensa vita sessuale, con frequenze stabili e un ventaglio di pratiche molto più ampio rispetto al passato. Le donne risultano più intraprendenti, più consapevoli e meno condizionate dagli stereotipi, mentre resiste una quota che continua a credere a falsi miti su fertilità e contraccezione. Ecco i dati del Rapporto 2025 sulla situazione sociale del Paese dell’istituto di ricerca socio-economica italiano, il Censis (i dati su povertà, economia, lavoro e sanità).
Quanto sesso facciamo? – Confidando che tutti siano stati sinceri, secondo l’indagine il 62,5% degli italiani tra 18 e 60 anni lo fa spesso. Tra questi, il 5,3% ogni giorno, il 29,9% due o tre volte alla settimana e il 27,3% una volta alla settimana. Il 21,9% ha rapporti più saltuari, tra una volta al mese e una volta ogni quattro mesi, mentre il 7,1% è occasionale (una volta ogni cinque o sei mesi). Gli astinenti sono l’8,5%. Tra i giovani under 35 l’attività è più intensa: i performanti quotidiani salgono al 7,9% e gli attivi al 34,4%, con solo il 6,4% che non ha rapporti.
Cosa ci piace? – Le pratiche più diffuse comprendono preliminari (78,8%), sesso orale (74,2%) e masturbazione reciproca (58,2%). Seguono: linguaggio esplicito (36,4%), sesso anale (32,6%), ricezione di immagini pornografiche (31,3%), sexting (30,2%), uso di sex toys (26,4%), visione di porno in coppia (26,0%), utilizzo di oggetti o cibi nei giochi erotici (22,1%) e invio di immagini esplicite (21,4%). Tra le pratiche più particolari emergono le fantasie dichiarate su altri partner (17,6%), giochi di ruolo (16,3%), riprese video o foto durante l’atto (14,3%), pratiche non convenzionali come bdsm, feticismo o sadomasochismo (14,0%) e orge (7,7%). Ancora una volta, i giovani risultano più propensi in quasi tutte le categorie.
“La nuova sessualità femminile” – Quest’anno uno dei focus di approfondimento riguarda la “nuova sessualità femminile”, segmento della rilevazione che registra la trasformazione più significativa dei comportamenti sessuali. Il 92,5% delle italiane tra 18 e 60 anni ha avuto rapporti nel corso della vita e il 60,9% oggi ne ha almeno uno a settimana. Per il 61,6% il sesso ha come funzione principale il piacere, mentre la finalità procreativa è marginale (1,9%). Per il 56,4% amore e sessualità sono separabili. Quasi otto donne su dieci (78,8%) sostengono che oggi siano loro a fare il primo passo e il 65,1% degli uomini conferma questa percezione. Inoltre, il 63,7% delle donne e il 59,7% degli uomini considera superata la rappresentazione dell’uomo-cacciatore e della donna-preda, segnala il Censis.
Contraccezione e falsi miti – Il 42,7% delle donne chiede al partner l’uso del profilattico, il 26,2% usa la pillola, il 21,7% pratica il coito interrotto e il 5,6% si affida ai giorni fertili. “Anche se tra le donne prevale una sessualità consapevole, una minoranza dà ancora credito a falsi miti”, scrive il Censis. Per il 16,6% (il 23,7% degli uomini) è impossibile rimanere incinte se si hanno le mestruazioni, l’8,9% (il 9,1% degli uomini) crede che nelle notti di luna piena le donne siano più fertili, il 5,1% (il 6,4% degli uomini) pensa che la pillola anticoncezionale protegga dalle infezioni sessualmente trasmissibili, il 3,8% (il 5,3% degli uomini) ritiene che al primo rapporto sessuale non si possa rimanere incinte”.