Il mondo FQ

Educazione sessuale a scuola, a Ostuni il centrodestra ha votato a favore insieme a Pd e M5s

Il sindaco Pomes: "Da qui lanciamo un segnale alla politica nazionale". Gli esponenti locali di Fdi: "Un tema così delicato non può avere colore"
Educazione sessuale a scuola, a Ostuni il centrodestra ha votato a favore insieme a Pd e M5s
Icona dei commenti Commenti

Se il centrodestra a livello nazionale ha concesso solo a superiori e medie (primaria e infanzia sono escluse) progetti sull’educazione sessuale e affettiva, a Ostuni, nei giorni scorsi, ha votato insieme alla maggioranza di centrosinistra e M5s all’unanimità un progetto che prevede lezioni con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione della violenza di genere e l’educazione sessuale dall’infanzia alle superiori.

In piazza della Libertà, nella sala del consiglio comunale, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato una mozione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, su questa tema. A quel punto, la maggioranza del Partito democratico ha chiesto con un emendamento della consigliera dem Rosalinda Giannotti che si potesse aggiungere anche l’attenzione ai percorsi di educazione sessuale. Una messa alla prova per il centrodestra che da Ostuni ha voluto inviare un messaggio a Roma. La convergenza tra maggioranza e opposizione ha comunque dato il via libera a un progetto che somiglia molto a quanto ha fatto la prima cittadina Pd di Genova Silvia Salis che da gennaio in quattro scuole dell’infanzia, con il coinvolgimento dei genitori e del centro antiviolenza “Mascherona”, avvierà l’educazione sessuale affettiva coinvolgendo oltre trecento bambini e bambine.

Soddisfatto del risultato è il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes che a ilfattoquotidiano.it spiega: “Si tratta di un segnale significativo perché ci aiuta a fuggire dal rischio della retorica e dare più concretezza al nostro fare amministrativo. Mandare da Ostuni un segnale di questo tipo alla politica nazionale è positivo”. Fdi, come riportato da Ostuni Notizie, ha rivendicato la scelta dicendo che “è fondamentale aumentare e migliorare le azioni a tutela delle vittime, ribadendo che un tema così delicato non può e non potrà mai avere un colore politico. Al contrario, deve guardare esclusivamente all’interesse dei soggetti più deboli”.

Nonostante qualche mal di pancia del giorno dopo, la decisione del centrodestra di Ostuni, non ha scatenato una bufera come a Genova dove la Lega ha presentato un’interrogazione parlamentare. Anche Fratelli d’Italia in quel caso ha parlato di “sperimentazione ideologica” mentre nella cittadina pugliese Pomes è riuscito a far convivere le due anime: “Ora si tratta di riempire di contenuti quanto abbiamo approvato. Sono persuaso di quanto ha fatto la sindaca Salis e, da padre di due bambini di cinque anni, sono convinto che sia necessario partire proprio dai più piccoli, dalla scuola dell’infanzia per invertire questa tendenza alla violenza”. Nei prossimi giorni, il sindaco incontrerà già la direzione della scuola per iniziare a mettere sul tavolo qualche proposta concreta. Un tema, quello approvato a Ostuni, che sta facendo discutere l’opinione pubblica. Il Ddl Valditara, infatti, introduce il consenso informato dei genitori per ogni attività scolastica legata alla sessualità e all’affettività, alle medie e alle superiori. Un provvedimento che ha sollevato l’ira soprattutto del centrosinistra.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione