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Scommesse nel calcio, sconti sull’evasione e concordato: in manovra rientrano gli emendamenti di Lotito

Il senatore forzista riesce a far passare le sue proposte che in un primo momento non erano state inserite. Nel suo programma i soliti favori al mondo del pallone e alle imprese
Scommesse nel calcio, sconti sull’evasione e concordato: in manovra rientrano gli emendamenti di Lotito
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Passa per tre regali in manovra, di quelli pesanti, la pace sancita all’interno di Forza Italia dopo lo scontro tra Claudio Lotito, vicepresidente della Commissione Bilancio, e il capogruppo del suo partito al Senato, Maurizio Gasparri che, a dire del presidente della Lazio, avrebbe “tagliato” tutti i suoi emendamenti dalla lista dei segnalati, cioè quelli considerati prioritari. E così, nel nuovo fascicolo della legge Bilancio, per sostituire gli emendamenti degli azzurri dichiarati inammissibili o senza coperture, sono stati inseriti diversi desiderata di Lotito. Assai rilevanti. Spicca un evergreen caro al senatore forzista: l’abrogazione del divieto di pubblicità in forma indiretta di scommesse o gioco d’azzardo. L’emendamento vuole modificare il dl Dignità approvato nel 2018 che vieta “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo”. Se passasse questo emendamento verrebbe eliminata dal testo la frase “anche indiretta”.

Poi, nonostante il flop conclamato del concordato preventivo – il perno della riforma fiscale di Meloni – cioè una sorta di sconto per le partite Iva che sanano il nero, Forza Italia reinserisce in manovra una nuova sanatoria per invogliare ad accettare l’accordo biennale con le Entrate su imponibile e tasse da pagare. Ci sono ben due emendamenti: il primo alza da 85mila euro a 15 milioni il limite di ricavi o compensi delle imprese; il secondo va rientrare nel concordato anche chi è decaduto. È il caso del contribuente che ha un debito tributario scaduto di importo non inferiore ai 5mila euro che non versa nei termini stabiliti dalla legge una rata della rottamazione-quater.

Terzo regalo: il maxi sconto per i datori di lavoro che non versa, in tutto o in parte, i contributi previdenziali e assistenziali dovuti per i propri dipendenti. Forza Italia prevede che nelle ipotesi di evasione contributiva, il tasso ufficiale di riferimento non sia più maggiorato di 5,5 punti ma solo di 3,5. E nel caso il versamento avvenisse in unica soluzione entro novanta giorni dalla denuncia, il tasso scenderebbe da 7,5 punti a 4,5. Poi per non dimenticare la Regione in cui è stato eletto, Lotito ha pensato bene anche di assegnare dei fondi al Molise per la struttura commissariale che si occupa del piano di rientro della Sanità.
Tra gli emendamenti di Fi che sono stati ritirati c’è, invece, la cosiddetta rivalutazione dell’oro: un’aliquota agevolata temporanea al 12,5% per la rivalutazione di monete, lingotti e placchette che, secondo le stime del partito, avrebbe fatto raggiungere un gettito di 2 miliardi.

Nell’ottica forzista di rendere il piano sanitario per la sanità pubblica sempre più privatizzata, Gasparri tra i nuovi emendamenti ha fatto inserire il suo che consente ai medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale di poter svolgere, fuori dall’orario di lavoro, l’attività professionale aggiuntiva presso soggetti pubblici o privati, facendo quindi decadere ogni tipo di incompatibilità. Ma anche una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri impiegati nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie private accreditate.

Sul fronte della maggioranza, se la Lega ha riformulato solo un emendamento sui test genomici legati ai tumori, Fratelli d’Italia ha chiesto che il ministero del turismo possa avvalersi per tutto il 2026 del personale Ales (Arte Lavoro e Servizi spa), nuove agevolazioni fiscali per la polizia e nuove assunzioni nella P.A.
Una nuova infilata di emendamenti che, comunque, potrebbero venire cassati molto presto dopo la verifica delle coperture.

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