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Famiglia della casa nel bosco, l’avvocato rimette il mandato: “Rifiutano sistemazioni alternative e ristrutturazioni”

La decisione del legale Giovanni Angelucci: "Incrinato il rapporto di fiducia, scelta presa non senza difficoltà"
Famiglia della casa nel bosco, l’avvocato rimette il mandato: “Rifiutano sistemazioni alternative e ristrutturazioni”
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“Troppe pressanti ingerenze esterne hanno incrinato la fiducia tra avvocato e cliente“. Così Giovanni Angelucci, il legale della famiglia del bosco in Abruzzo finita sui giornali degli ultimi giorni, ha spiegato perché ha deciso di rimettere il suo mandato che gli avevano conferito i coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham. Una scelta a cui è arrivato, dice, “dopo attenta riflessione” e “non senza difficoltà“. “Mi sono visto costretto ad una simile scelta estrema, che è l’ultima che un professionista serio vorrebbe adottare, dal momento che negli ultimi giorni i miei assistiti hanno ricevuto troppe pressanti ingerenze esterne che hanno incrinato la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente” sottolinea.

La decisione è maturata in seguito agli ennesimi rifiuti da parte dei coniugi alle proposte suggerite dal legale. “Ieri avrei dovuto incontrarlo nuovamente nel pomeriggio per eseguire insieme il sopralluogo di un’abitazione distante pochi chilometri dalla loro, messa a disposizione a titolo gratuito da un imprenditore nel campo della ristorazione di Ortona originario di Palmoli. Tale soluzione si aggiungeva a quella proposta dal sindaco Masciulli. Tuttavia – scrive l’avvocato -, nessuna delle due ipotesi pare andasse bene ai coniugi Trevallion-Birmingham, tanto che nessun incontro vi è stato nella giornata di ieri”.

Angelucci aggiunge anche un altro elemento. Sempre ieri avrebbe infatti dovuto raccogliere anche un’altra firma da Trevallion per il deposito al genio civile di un progetto di ristrutturazione straordinaria dell’immobile. “Ma per quanto riferitomi dagli interessati – riferisce ancora l’avvocato – simili lavori sarebbero stati per loro troppo invasivi ed impattanti, sicché hanno ritenuto di non firmare né acconsentire al deposito del progetto già predisposto dal tecnico di fiducia. Peraltro, sempre nella mattinata di ieri un geometra del posto che si era messo in contatto con il sottoscritto avvocato, si è recato presso la ‘casa del bosco’ insieme ad un rappresentante della ditta Ssap San Salvo Appalti Spa disposta ad eseguire i lavori di ristrutturazione a sue cure e spese: tuttavia pare che pure questa offerta sia stata respinta dal signor Trevallion”.

Ma non solo, il legale spiega che stava lavorando anche su altro. “Avevo inoltre preso appuntamento per questa mattina anche con una psicologa psicoterapeuta infantile, specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale, al fine di poter fornire ai coniugi Trevallion-Birmingham un supporto tecnico-scientifico ove necessario nel corso del futuro giudizio. Dal momento che per il sottoscritto difensore i predetti passaggi logistici e tecnici erano e sono imprescindibili ai fini della predisposizione del ricorso per reclamo in scadenza, e dal momento che il tempo a disposizione non permette indugi, né ripensamenti, con mio sommo malincuore ho ritenuto doveroso e necessario rinunciare al mandato difensivo, non potendo in tutta coscienza e nel rispetto della deontologia professionale impostare una difesa monca e non aderente alla linea difensiva che avevo indicato e concordato già da tempo con i miei assistiti. Resto comunque a disposizione per ogni necessità e chiarimento – conclude – e supporterò fino alla fine questa splendida famiglia, che tanto mi ha dato in termini di umanità e sentimenti. Auguro a tutti loro buona vita e auspico possano trovare quella pace e serenità tanto agognate, che possono essere raggiunte solo smussando gli angoli e spalancando mente e cuore”.

Intanto Marco Femminella e Danila Solinas del foro di Chieti sono i nuovi legali. I due professionisti che sarà depositato venerdì, contro l’ordinanza del Tribunale dei Minori dell’Aquila che nei giorni scorsi ha disposto che i tre figli della coppia venissero collocati in una casa famiglia. Sabato 29 novembre, infatti, scadono i termini per presentare il ricorso.

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