Martedì 25 novembre – Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne – alle 15 una diretta con Giulia Mei, Greta Nicolini, Martina Castigliani e Claudia Rossi per parlare di prevenzione, discriminazioni e del nuovo progetto della ong WeWorld “Cosa fare quando”.
La violenza contro le donne non è solo fisica. Può essere economica, psicologica, verbale, simbolica. È nei luoghi di lavoro, nelle relazioni, nelle battute, nei silenzi. E mentre i femminicidi continuano ad aumentare, è sempre più evidente che la violenza contro le donne è un fenomeno sistemico, radicato nella cultura e nel linguaggio quotidiano. Combatterla significa anche imparare a dare un nome alle emozioni, alle esperienze e ai comportamenti, perché solo riconoscendo la violenza — anche nelle sue forme più sottili — possiamo prevenirla.
Da questa consapevolezza nasce “COSA FARE QUANDO”, il nuovo progetto di WeWorld – organizzazione umanitaria che da oltre 50 anni promuove i diritti di donne e bambine nel mondo, attraverso interventi di cooperazione e aiuto umanitario con una prospettiva di genere – realizzato in collaborazione con Le Mostre, progetto di satira sociale ideato da Elisa Bottiglieri e Marianna Folli, che attraverso ritratti femminili ironici e grotteschi mette a fuoco i piccoli mostri quotidiani che abitano dentro e intorno a noi. Una serie di 5 video-interviste in cui volti noti del mondo dello spettacolo – Marco Maccarini, Diego Passoni, Ludovica Bizzaglia, Giulia Mei e Michelangelo Tommaso – si mettono in gioco, tra ironia e verità, per riflettere su ciò che troppo spesso passa inosservato.
Il format, ideato da Le Mostre e promosso da WeWorld, unisce leggerezza e impegno civile: ogni episodio affronta un tema diverso: violenza economica, molestie, relazioni tossiche, violenza sul lavoro, mansplaining, cultura dello stupro – con l’obiettivo di svelare, nominare e ridicolizzare le micro e macro violenze quotidiane. Perché imparare a nominare la violenza, le emozioni e i disagi che la precedono è il primo passo per sconfiggerla.
Per WeWorld, educare al rispetto e all’affettività è parte essenziale di questo cambiamento: insegnare fin da piccoli a riconoscere le emozioni, a esprimerle e a rispettare quelle degli altri è il primo passo per costruire relazioni libere dalla violenza e una società davvero paritaria.