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Lombardia, stretta sui precari ma non sui vitalizi degli eletti. Che hanno provato ad aumentarsi lo stipendio

La richiesta del Consiglio regionale ai partiti: i contratti dei collaboratori siano rinnovati “senza previsione del trattamento accessorio” o “con trattamento accessorio ridotto”
Lombardia, stretta sui precari ma non sui vitalizi degli eletti. Che hanno provato ad aumentarsi lo stipendio
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La Regione in cui gli eletti provano a aumentarsi gli stipendi (dopo aver reintrodotto il vitalizio) fa cassa sui collaboratori precari. Succede in Lombardia, e il concetto, pur brutalizzato, fa riferimento a una comunicazione mandata la scorsa settimana dagli uffici tecnici del Consiglio regionale ai vari partiti rappresentati in aula. La richiesta è semplice: i contratti dei collaboratori in scadenza il 31 dicembre 2025 (giornalisti, esperti di comunicazione, staff legislativo che lavorano coi gruppi) siano rinnovati “senza previsione del trattamento accessorio” o “con trattamento accessorio ridotto”. Insomma, un taglio ai compensi di chi lavora coi consiglieri, e che ora, a poco più di un mese dalla scadenza, tratta il rinnovo con questa pesante variabile chiesta dal Consiglio.

L’amarezza degli staff diventa una beffa se il pensiero va ai numerosi tentativi (alcuni riusciti) di ritoccare – ma all’insù – il trattamento economico degli eletti, nonostante tra indennità e rimborsi portino già a casa più di 10 mila euro al mese. In questa legislatura il Consiglio ha ripristinato il vitalizio, seppure in maniera light rispetto al carrozzone del passato (si parte da poco più di 600 euro, poi però si sale a seconda di vari criteri), e soprattutto in estate i consiglieri hanno provato a alzarsi lo stipendio di circa 500 euro al mese, fallendo una volta che il blitz era divenuto pubblico.

L’argomentazione tecnica con cui il Consiglio chiede un sacrificio agli staff fa riferimento al giudizio di parificazione che ogni anno la Corte dei Conti esprime sul bilancio della Regione. In effetti, tra le varie anomalie segnalate dai giudici contabili, c’è anche quella di un eccesso di spesa per i collaboratori. Ma è altrettanto vero che da tempo la Corte rileva sprechi per miliardi di euro, dalla Pedemontana al call center caro ai La Russa. Tutte denunce rimaste lettera morta, senza che la Lombardia abbia rimediato in alcun modo. Sui collaboratori, evidentemente, è più facile intervenire.

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