Coppa Davis, l’Italia conquista la terza finale consecutiva: Berrettini e Cobolli abbattono il Belgio. Ora Spagna o Germania
L’Italia è di nuovo in finale di Coppa Davis. Alla SuperTennis Arena di Bologna la squadra capitanata da Filippo Volandri si impone sul Belgio e conquista la terza finale consecutiva dopo i successi del 2023 e del 2024. Un risultato eccezionale, che conferma la solidità e la profondità di un gruppo capace di imporsi anche senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Come contro l’Austria, sono decisive le due vittorie in singolare di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli. Il 29enne romano supera il numero due belga, Raphael Collignon, mentre il classe 2002 (pure lui romano, di Subbiaco) completa l’opera in tre set contro Zizou Bergs, numero 43 ATP, al termine di una battaglia di oltre tre ore e un tie-break finito dopo più di 30 punti. Gli azzurri arrivano quindi in finale – la decima nella storia della competizione – con quattro match vinti e nessuna sconfitta. Resta da capire chi sarà l’avversario dell’Italia nel match con in palio il titolo mondiale: Germania e Spagna, infatti, si sfideranno sabato 22 novembre per l’ultimo posto disponibile. La finale di Coppa Davis è in programma domenica 23 novembre a partire dalle 15.
Berrettini, quasi facile: “Me la sono complicata da solo”
Partenza sprint per l’Italia, con Berrettini che conquista il primo punto della semifinale. Contro Collignon, numero 86 al mondo, il risultato è di 6-3, 6-4 per l’italiano, che sceglie un approccio aggressivo per mettere subito pressione all’avversario. L’ex finalista di Wimbledon passa in vantaggio con il break nel secondo game, aiutato dagli errori del belga al servizio e soprattutto con il rovescio. Ma il match si complica nel secondo parziale: Berrettini strappa il servizio in avvio, ma Collignon alza il livello e recupera lo svantaggio, procurandosi anche una palla break. Quella del belga si rivela una fiammata che dura solo qualche game: l’azzurro riorganizza le idee, ritrova fiducia e chiude la pratica in due set. “Cosa provo? Tanta felicità, affetto e voglia di lottare. La partita me la sono un po’ complicata, scusate, però per fortuna è andata bene”, è il commento di Berrettini al termine della sfida con Collignon.
Cobolli, trionfo dopo una gara stupenda
Fa molta più fatica Cobolli. Il match con Bergs finisce in tre combattutissimi set – 6-3, 6-7(5), 7-6(15) -, una dimostrazione di forza con cui il tennista romano riesce a trascinare gli azzurri in finale. Solido al servizio, attento in risposta e pericoloso sia con il rovescio che con il diritto: il classe 2002 gestisce con grande maturità i punti chiave e approfitta degli errori del belga nel quarto game. È lì che arriva il break che consegna il primo set all’italiano. Nel secondo, Bergs cresce al servizio e trascina il parziale al tie-break, dove approfitta di uno dei pochi errori dell’azzurro per riportare la sfida in parità. Il terzo set è un braccio di ferro: Cobolli annulla tre break point, ma il belga non sbaglia più un colpo. Alla fine, è un tie-break fiume a decidere un match stupendo, con 32 punti in totale nello spareggio finale. Solo dopo una grandissima rimonta e sette match point annullati, il numero 22 al mondo mette a segno il punto decisivo e sancisce la vittoria dell’Italia sul Belgio. “So solo che siamo un gruppo di cinque ragazzi che mette tutto quello che ha quando scende in campo. Sono riuscito a vincere solo grazie a loro”, ammette Cobolli nel post-partita.
Chi ci sarà in finale: Spagna senza Alcaraz o Germania con Zverev
Per il terzo anno consecutivo, dunque, gli azzurri giocheranno per il titolo mondiale. L’avversario dei ragazzi di Volandri, però, si saprà soltanto nella giornata di domani, sabato 22 novembre, quando Spagna e Germania scenderanno in campo per decidere l’ultima finalista della Coppa Davis 2025. In ogni caso, per gli azzurri, sarà una sfida complicata, contro una delle grandi favorite alla vigilia del torneo.
La Spagna, nonostante il forfait last minute di Carlos Alcaraz, ha rimontato ai quarti di finale la più quotata Repubblica Ceca grazie alle vittorie di Jaume Munar e del doppio Granollers/Martinez. La Germania, invece, può contare sull’unico top 10 in singolare presente a Bologna: il numero 4 al mondo Alexander Zverev, che ha tenuto vive le speranze tedesche battendo Francisco Cerundolo, prima che il doppio Krawietz/Puetz chiudesse la sfida contro l’Argentina.