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In piazza per i bambini uccisi a Gaza con 20mila paia di scarpe: l’iniziativa dei docenti di Cremona

Un gruppo di insegnanti insieme con alcune associazioni organizzano per l'8 dicembre un'installazione collettiva contro il genocidio per ricordare ogni bambino palestinese nella Striscia: "Ogni paio di scarpe rappresenta un bambino che non potrà più camminare. Ma anche il passo di chi non vuole smettere di cercare giustizia e pace”
In piazza per i bambini uccisi a Gaza con 20mila paia di scarpe: l’iniziativa dei docenti di Cremona
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Cercansi 20mila paia di scarpe. A lanciare questo anomalo appello, a Cremona, è il gruppo dei docenti “La scuola per la Palestina” che con il Tavolo della pace e l’Alac, l’Associazione latinoamericana hanno deciso di realizzare l’8 dicembre un’installazione collettiva contro il genocidio per ricordare ogni bambino palestinese ucciso nella Striscia di Gaza. Un’iniziativa simile a quella di Brescia: le educatrici di asilo nido, le insegnanti della scuola dell’infanzia insieme a famiglie e cittadini hanno ritagliato 20mila strisce di tessuto scrivendo su ciascuno il nome e l’età dei ragazzini uccisi: i fili di seta appesi al Mo.Ca, centro per le nuove culture fino a domenica prosssima.

A Cremona l’opera collettiva en plein air sarà invece nella piazza del Comune dove saranno portate tutte le scarpe dalle 8 alle 19,30 sotto lo slogan “Quanti sono 20mila bambini?”. Per rendersene conto realmente, per toccare con mano, per sfiorare la sensazione di vedere cosa sia il genocidio in corso, la piazza più famosa della città si trasformerà in un luogo di memoria e silenzio condiviso. “Le scarpe, raccolte – spiegano le organizzatrici Josita Bassani, Chiara Beccari e Luisa Zanacchi – grazie alla collaborazione di scuole, oratori e associazioni, saranno disposte nello spazio urbano come segno tangibile dell’assenza e della responsabilità collettiva verso l’infanzia violata. Ogni paio di scarpe rappresenta un bambino che non potrà più camminare. Ma anche il passo di chi non vuole smettere di cercare giustizia e pace”. “Stiamo lavorando con tutte le coordinatrici del gruppo “La Palestina per la scuola” del Bresciano – spiegano ancora le promotrici – per realizzare una vera e propria rete. Mentre loro hanno fatto le strisce di tela noi stiamo recuperando scarpe. Siamo uniti. E’ uno scambio, quello tra le nostre città, che ci vede impegnati da mesi ma ci saranno altre iniziative su tutto il territorio nazionale. Abbiamo concordato le nostre azioni, sfruttando nella maniera più intelligente possibile le risorse delle nostre zone”.

Per contribuire all’iniziativa si possono portare scarpe da bambino (pulite, accoppiate e legate) o da adulto in buono stato al Centro del Riuso, in via dell’Annona, fino al 30 novembre (il mercoledì e sabato dalle 9 alle 12). Per chi volesse più informazioni è possibile scrivere una mail a scarpetteperlapace@gmail.com.

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