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Ultimo aggiornamento: 9:11 del 19 Novembre

Veneto, per i militanti a destra la sfida è tra Lega e Fdi: “Votavo Carroccio, ma di Salvini non c’è da fidarsi”. “Chi vince? Ce la giochiamo”

"Salvini ogni tanto fa le bizze, dice le cose bene e poi, dipende…": in Veneto la sfida è per il primato nella coalizione di centrodestra
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Unito sul palco, ma diviso in platea. Il centrodestra chiude la campagna elettorale per le regionali venete al teatro Geox di Padova. Tajani, Salvini e Meloni si abbracciano per le foto di rito di fronte a più di tremila persone e a un mare di bandiere di blu di Fratelli d’Italia. Qui la vera sfida non sembra essere quella con il centrosinistra. “Quella l’abbiamo già vinta” racconta con fiducia un militante leghista. “L’obiettivo non è vincere, e lo dico con sobrietà, umiltà e scaramanzia, ma stravincere” aggiunge Salvini dal palco. Ma in questa terra dove dove il Carroccio faceva il pieno di voti fino a pochi anni fa, il derby è tra Lega e Fratelli d’Italia. “Una sana competizione” dice il responsabile dell’organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli prima di entrare in sala. Ma parlando con la base meloniana ancora scottata dalla mancata scelta del suo candidato alla presidenza si è davanti a una “pseudo guerra intestina all’interno della coalizione tra Lega e Fdi”. Da anni, il partito di Giorgia Meloni sta conquistando terreno in Veneto proprio ai danni dei leghisti. “Noi votavamo Lega ma adesso non più – spiega un ex elettrice del Carroccio – perché Salvini ogni tanto fa le bizze, dice le cose bene e poi, dipende…”. In sala la conta delle bandiere viene vinta da Fratelli d’Italia. Il vessillo blu con la Fiamma domina in platea. Poche le bandiere della Lega, ancora meno quelle con il leone alato di San Marco. E quando sale sul palco il “Doge” Luca Zaia sventolano solo le bandiere leghiste, mentre quelle di Fdi e Forza Italia rimangono basse. Nessuna standing ovation per colui che ha governato il Veneto per quindici anni. Se ne accorge pure il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi che all’inizio del suo intervento ringrazia Zaia e chiede per lui un “applauso più caloroso e più forte “. Al contrario quando è il turno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tutto il teatro si alza in piedi sventolando le bandiere della coalizione. Stando alle bandiere presenti in sala, il derby per ora è vinto da Fdi.

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