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Il Consigliere del Quirinale: “Attacco alla Meloni? La mia era una chiacchierata in libertà tra amici”

Colloqui col Corriere di Francesco Saverio Garofani, citato dall'articolo de La Verità come il consigliere del Colle dietro al piano anti-governo: "Mattarella è stato affettuosissimo mi ha detto 'stai sereno, non te la prendere"
Il Consigliere del Quirinale: “Attacco alla Meloni? La mia era una chiacchierata in libertà tra amici”
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Non smentisce, anzi conferma le sue parole anche se cerca di minimizzare: “Era una chiacchierata in libertà tra amici”. Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, cerca di normalizzare il caso che lo ha visto protagonista. Secondo il quotidiano La Verità, infatti, Garofani avrebbe pronuncaito queste parole: “Un anno e mezzo forse non basta per trovare qualcuno che batta il centrodestra: ci vorrebbe un provvidenziale scossone“. Una frase che per Maurizio Belpietro dimostrerebbe l’esistenza di un “piano del Quirinale per fermare Giorgia Meloni“. Articolo rilanciato dal capogruppo di Fdi alla Camera, Galeazzo Bignami, che per il Colle “sconfina nel ridicolo“, come da comunicato diffuso nella giornata di ieri.

Oggi è lo stesso Garofani a confermare quei virgolettati, in un colloquio col Corriere della Sera. “Era una chiacchierata in libertà tra amici”, dice il consigliere del Quirinale, convinto di “non aver mai fatto dichiarazioni fuori posto, mai esibizioni di protagonismo”. L’ex parlamentare del Pd si dice “molto amareggiato, per me e per i miei familiari. Mi spaventa la violenza dell’attacco e quel che fa male è l’impressione di essere stato utilizzato per colpire il presidente“. Come ha reagito Sergio Mattarella? “È stato affettuosissimo – assicura Garofani – mi ha detto ‘stai sereno, non te la prenderè”. Il consigliere del Colle si dice convinto di “aver dimostrato con i fatti l’assoluto rispetto per le istituzioni, in tutti i ruoli che ho ricoperto”. Garofani ha “letto e riletto Belpietro, senza capire in cosa consisterebbe il complotto”. Poi assicura che la sua “bussola” è la lealtà: “Da quando il presidente mi ha fatto l’onore di chiamarmi a collaborare con lui, sono stato sempre convintamente al suo servizio, al servizio dell’istituzione”. Alla domanda su una eventuale tessera di partito risponde: “Non faccio politica dal 2018, non sono più iscritto da quando sono uscito dal Parlamento”

La dichiarazione di Garofani, invece, è bastata a Belpietro per ipotizzare che al Colle si starebbe lavorando per “sabotare la volontà popolare“, con i “consiglieri di Mattarella” a tramare “nella speranza di fare lo sgambetto a Giorgia Meloni e impedirle di arrivare a conclusione del mandato”. In particolare, il piano segreto sarebbe di creare “una grande lista civica nazionale, una specie di riedizione dell’Ulivo, un’ammucchiata centrista per togliere voti” alla premier.

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