“È inutile che ce lo nascondiamo: per il mondo dell’informazione è un periodo buio tra i più bui. Sapete che le querele temerarie aggrediscono la libera informazione. Testate che chiudono, redazioni che si restringono, edicole che chiudono, giornalisti licenziati per aver fatto una domanda ritenuta sbagliata, mentre in realtà era giustissima. Pubblicità che la fa sempre più da padrona e condiziona sempre più il nostro lavoro. In questo periodo buio è necessario tenere la luce accesa e questa luce accesa, non mi vergogno a dirlo, si chiama anche e soprattutto Fatto Quotidiano. Ogni tanto provo a immaginare che cosa sarebbe l’informazione in Italia se non ci fosse stato questo gruppo di matti nel 2009 che ha avuto l’idea folle di fondare un quotidiano di carta. E provate a immaginare, no? I titoli sembrano abbastanza simili: nella stampa italiana avremo solo quelli? In Ucraina va tutto bene, stiamo vincendo noi. I buoni battono i cattivi. A Gaza ci sono spiagge piene di bagnanti ed è tutto perfettamente ricostruito col governo. E noi siamo naturalmente tutti più ricchi. Con Nordio siamo più sicuri e se vincerà il referendum sulla sua riforma, finalmente non avremo più errori giudiziari e non avremo più nessuna struttura della giustizia. Vi ricordate Ruby? Era veramente la nipote di Mubarak? Anzi, ne abbiamo scoperto anche un altro recentemente di nipote di Mubarak, il generale al-Masri! Questo sarebbe l’andazzo dell’informazione se non ci fosse questo grillo parlante che va a vedere quello che gli altri non vanno a vedere e va ad illuminare le zone che gli altri preferiscono lasciare in ombra. Senza il Fatto non avremmo inchieste, o ne avremmo molte meno: senza inchieste non avremmo verità o ne avremmo molta meno. E senza inchieste, senza verità, a che cosa si riduce il nostro Paese? In questo periodo buio bisogna accendere la luce per illuminare gli angoli bui che senza di noi resterebbero sicuramente molto meno illuminati. Non è uno dei nostri consueti appelli all’abbonamento, è qualcosa di più, perché il momento è veramente difficile. Ci vuole un giornale che abbia un sostegno da parte dei suoi lettori, non soltanto nel leggerci, non soltanto nell’acquistare, ma anche nel sottoscrivere abbonamenti. Noi abbiamo bisogno di aumentare molto il numero degli abbonati digitali. Questo è l’appello che vi facciamo. E poi naturalmente non siamo perfetti: quando sbagliamo, dato che lo facciamo in buona fede, rettifichiamo immediatamente e ce ne scusiamo. Abbiamo da difendere la Costituzione nel referendum di primavera e quindi saremo in prima linea con la nostra libertà che ha un prezzo: noi quel prezzo lo paghiamo in fatica, in insulti, in cause temerarie, in querele e in denigrazioni che subiamo. Chiediamo anche a voi di fare la vostra parte e di pagare il vostro piccolo prezzo aumentando il nostro numero di abbonati digitali. Fino al 9 dicembre c’è un’opportunità che va valutata e non va perduta: l’abbonamento al Fatto Quotidiano in digitale a quasi a metà prezzo, 99,99€. È un regalo anticipato di Natale che potrete fare a voi stessi e ai vostri amici e ai vostri parenti. Perché, lo ripeto, dobbiamo essere molti di più ad accendere quella luce e poi a tenerla accesa per tutto l’anno”.
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