Il mondo FQ

Cronaca

Ultimo aggiornamento: 16:05 del 14 Novembre

“Educazione sessuale? Assurdo chiedere il consenso alle famiglie”: le voci degli studenti al “No Meloni Day” di Roma

Il corteo nel giorno dello sciopero studentesco
Icona dei commenti Commenti

Attivisti per il clima e studenti sono scesi in piazza insieme a Roma per il No Meloni Day, la giornata di sciopero studentesco indetta in diverse città in Italia, per chiedere finanziamenti alla scuola pubblica e bloccare invece quelli per gli armamenti. “Siamo di nuovo in piazza contro questo governo – urla una manifestante al megafono – perché nelle scuole e nelle università ci negano il diritto allo studio, con edifici che ci crollano in testa, aule inagibili e biblioteche chiuse”. “In questo momento in cui si discute la finanziaria – le fa eco Viola Iattelli, studentessa dell’Istituto Rossellini di Roma e attivista di Osa, l’Opposizione Studentesca d’Alternativa – non possiamo tenere la testa bassa, perché tutti i soldi verteranno verso la militarizzazione.”

Poco prima della partenza i manifestanti hanno bruciato con i fumogeni alcuni cartelloni che mostrano le immagini delle recenti aggressioni fasciste avvenute in diverse scuole nel nostro Paese. “Tutto ciò che dice il ministro Valditara è insensato – continua Iattelli – anche il fatto che serva il consenso delle famiglie per i corsi sesso-affettivi è assurdo, perché dovrebbe essere un nostro diritto”. “Noi continueremo a proporre i corsi all’affettività in maniera indipendente – aggiunge Sofia Cucullo, del liceo artistico Ripetta e attivista di Osa – fondamentale per noi è avere una sensibilizzazione sui temi del rispetto, del consenso, su come si riconosce un abuso, una violenza”. Il corteo, partito da Piramide poco dopo le 10 del mattino, ha raggiunto il Mim, il ministero dell’Istruzione del Merito, dove una gigantografia della premier Meloni, con indosso un caschetto militare, è stata sporcata da una manifestante con mani piene di vernice rossa.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione