“Soldi alla scuola e non alla guerra. Cacciamo il governo“. Questo uno degli striscioni mostrati dagli studenti nel corteo a Roma che è appena partito da piazzale Ostiense, al suono delle sirene, in occasione del “No Meloni day” e che raggiungerà il ministero dell’Istruzione e del Merito. Poco prima i manifestanti hanno bruciato con i fumogeni alcuni cartelli con le immagini delle svastiche e delle recenti aggressioni da parte di gruppi di estrema destra nelle scuole durante le occupazioni. Sopra le fotografie la scritta “bruciamo il fascismo, cacciamo il governo”. Qualcuno, tra gli studenti, indossa maschere con il volto della premier Giorgia Meloni: sulla bocca dell’immagine di cartone una croce rossa, mentre sul capo un “fez fascista”, con il simbolo coperto dal logo di Fratelli d’Italia modificato in “Fratelli d’Israele”. Tra gli striscioni anche quello che apre lo ‘spezzone’ di Osa e Cambiare Rotta con su scritto: “Blocchiamo Meloni, Valditara e fascisti”. In testa al corteo è invece il ‘lenzuolo’ verde di Fridays for Future con su scritto: “Giustizia climatica ora! Contro il governo del riarmo”. Tra le bandiere, oltre a quelle delle organizzazioni studentesche, anche quelle della Palestina. “Non pensiamo che la priorità degli studenti sia vietare il telefonino in classe, ma pensiamo sia investire in edilizia per poi andare in scuole sicure, pensiamo sia investire in diritto allo studio perché i costi dell’istruzione aumentano sempre di più e non c’è nessuna misura che riesca a contrastare questo fenomeno. Pensiamo si debba ripensare la didattica, la valutazione in senso più dialogico, più collaborativo e meno punitivo”, ha sottolineato il coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, Tommaso Martelli.
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