
L’anticipazione di Report: in piena pandemia, il componente nominato da FdI nel Collegio ha informato la leader di partito sul parere del 23 aprile 2021. M5s: "La privacy degli italiani non sia amministrata a Colle Oppio"
“Gravi criticità per i pass vaccinali”. Così scriveva il Garante per la Privacy il 23 aprile 2021, nel pieno della pandemia, inviando un formale invito al governo Draghi a correggere il decreto “Riaperture”. Ma qualcuno sollecita a guardare l’ammonimento l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, allora leader di Fratelli d’Italia, partito di opposizione tra i più duri contro l’introduzione del Green Pass.
Secondo documenti esclusivi in possesso di Report, che anticipa un’inchiesta in onda domenica, il componente del Collegio del Garante Agostino Ghiglia, nominato su indicazione di FdI, ha avvisato Meloni della decisione praticamente in diretta.
La leader di FdI avrebbe risposto con un messaggio laconico: “Visto, ora esco”. E poi “bravo“. Ghiglia – racconta l’inchiesta – avrebbe poi informato gli uffici del Garante di quell’interlocuzione. La nota di Meloni esce solo dopo, ma è la prima e sola a commentare: “Il Garante per la Privacy boccia le cosiddette ‘certificazioni verdi’ introdotte dal governo Draghi e critica duramente il decreto ‘Riaperture’ (…). È l’ennesima falla di un decreto inaccettabile, che calpesta le più elementari libertà degli italiani e che Fratelli d’Italia contrasterà con forza in Parlamento e non solo”.
L’anticipazione di Report provoca il commento dei parlamentari M5s in Commissione Vigilanza Rai. “La coincidenza pare essere la musa prediletta della famiglia Meloni. Secondo quanto emerge da un’anticipazione della prossima puntata di Report, il 23 aprile 2021, mentre il Garante della Privacy ‘indipendentè ammoniva il governo Draghi sul Green Pass, pare che Agostino Ghiglia sentisse l’irresistibile bisogno di avvisare Giorgia Meloni, allora leader dell’opposizione più rumorosa sul tema. E lei, come in una sceneggiatura ben scritta, rispondeva: ‘Bravo, ora escò. Tempismo perfetto, quasi da cinema”, dicono gli esponenti del partito di Giuseppe Conte.. “Da allora, la corrispondenza di amorosi sensi tra Ghiglia e Fratelli d’Italia sembra aver messo radici profonde – aggiungono -. È curioso come, dopo la recente visita di Ghiglia ad Arianna Meloni – proprio il giorno prima della sanzione inflitta a Report – la stessa Arianna non abbia sentito l’urgenza di proferire parola. Anche oggi Arianna Meloni risponde domani? Forse a casa Meloni il gioco preferito è davvero quello del silenzio: chi parla perde. Ora la domanda è semplice: Giorgia Meloni continuerà a fingere che non sia successo niente, o deciderà finalmente di spiegare se considera ‘indipendentè un Garante che le scriveva in privato su provvedimenti così delicati? E che fa visita alla sua sede di partito il giorno prima della sanzione a Report? Una cosa è certa: ribadiamo con forza la richiesta di dimissioni immediate di Ghiglia e dell’intero Collegio del Garante. Perché la privacy degli italiani non può essere amministrata come una succursale di Colle Oppio“.