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Campania, Maria Rosaria Boccia si ritira dalla corsa per le Regionali: “Ho ricevuto un altro avviso di garanzia”

L'annuncio dell'imprenditrice in una lettera al sindaco di Terni con cui ufficializza il passo indietro dalla sua lista
Campania, Maria Rosaria Boccia si ritira dalla corsa per le Regionali: “Ho ricevuto un altro avviso di garanzia”
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Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei finita al centro della vicenda che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano, ha annunciato il ritiro dalle Regionali campane dove era in corsa con la lista “Dimensione Bandecchi”. Il motivo? “Ho ricevuto il mio secondo avviso di garanzia in poco più di un anno”, ha scritto in una lettera indirizzata proprio al sindaco di Terni. “È stata una notizia che mi ha profondamente ferita. Sono giunta alla conclusione che non avrei la forza di affrontare nuovamente un simile calvario. Per questo motivo ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania”.

Boccia, nel lungo testo, parla degli ultimi mesi: “Questo ultimo anno è stato, per me, un cammino doloroso e faticoso. Ho vissuto giornate cariche di tensione, di ostilità e di ingiustizia. Sono stata travolta da un’ondata di odio mediatico e politico che ha deformato la mia immagine e minato la mia serenità. Ho pagato un prezzo altissimo in termini di salute fisica e mentale”. E, continua, “faccio questo passo non solo per me, ma soprattutto per lei, per la nostra squadra”. “Non desidero che le vicende personali che mi hanno travolta, e che nulla hanno a che vedere con la politica o con la mia onestà, possano in alcun modo offuscare il lavoro straordinario che stiamo portando avanti”.

L’imprenditrice e ormai ex candidata accusa il potere e “quanto può essere spietato”, “soprattutto quando sostenuto da una stampa compiacente capace di stravolgere la realtà, costruendo narrazioni artificiose e crudeli”. E “ancora oggi, il ricordo di quella mattina di settembre, quando le forze dell’ordine hanno bussato alla mia porta all’alba, mi provoca un dolore che non riesco a descrivere. Cammino per strada e sento negli sguardi delle persone la confusione e il giudizio di chi non conosce la verità. Abbiamo di fronte un sistema che difende i potenti e abbandona chi osa sfidarlo. Un sistema che tutela certe figure pubbliche, garantendo loro corsie preferenziali, mentre lascia nell’oblio le richieste legittime di chi non appartiene alle “vite di serie A”.

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