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Costiera sorrentina, ladro e scassinatore individuato dal giubbino. Era uguale a quello del carabiniere che lo ha incastrato

Risolto il caso dell'effrazione al Blossoms pub di Piano di Sorrento, con furto dalla cassa di 1500 euro. Il malvivente, messo ai domiciliari, indossava un giubbino nero di una nota marca. Il comandante dei Cc ne aveva uno uguale ed ha fatto da modello per le comparazioni dei video durante le indagini
Costiera sorrentina, ladro e scassinatore individuato dal giubbino. Era uguale a quello del carabiniere che lo ha incastrato
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Galeotto fu un giubbino nero con cappuccio, e la sfortunata coincidenza – per il ladro – che il comandante dei carabinieri ne avesse uno uguale, rivelatosi utilissimo per le indagini. Anche per questo si è arrivati a individuare l’autore del furto con scasso al Blossoms, un rinomato pub di Piano di Sorrento. Avvenne la notte tra il 25 e il 26 gennaio: la videosorveglianza interna del locale riprese un uomo in giubbino frantumare il vetro della porta d’ingresso, forzare la cassa e prelevare 1500 euro in contanti.

Si chiama R.D.M., è domiciliato a Marigliano (Napoli), ed è stato arrestato su ordine del Gip di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto. Le indagini della Procura guidata da Nunzio Fragliasso e dei carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento, agli ordini del luogotenente Antonio Russo, sono risalite quasi subito all’auto utilizzata per il tragitto del ladro, una Fiat 500, e al reale utilizzatore della vettura, intestata a una società di noleggio. La scatola nera della Fiat aveva registrato movimenti compatibili con gli orari in cui era avvenuto il furto. Durante una perquisizione i militari hanno ritrovato a casa dell’indiziato un giubbino nero, identico a quello indossato dall’uomo ripreso nel video, la cui fisionomia era corrispondente.

L’ultimo dubbio è stato sciolto grazie a un sopralluogo degli investigatori e al giubbino del comandante. Il video del furto aveva fatto apparire l’indumento del ladro in tonalità chiara. I carabinieri hanno messo in azione la videosorveglianza e hanno scattato due foto al luogotenente Russo vestito col suo giubbino, identico a quello ritrovato a casa del ladro. Una foto con le luci spente, e una con le luci accese. A luci spente, come nella notte del furto, il sistema infrarossi della telecamera ha alterato il colore del giubbino nero, facendo apparire come chiaro. Un ulteriore, decisivo indizio a carico di R. D. M, per il quale il giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari col braccialetto elettronico.

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