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Lavoro

Ultimo aggiornamento: 16:45 del 31 Ottobre

Ospedale San Raffaele di Milano, la protesta dei lavoratori: “Si pensa solo al profitto e non alla salute pubblica”

Operatori sanitari, infermieri e tecnici hanno manifestato davanti al grattacielo Pirelli per poi muoversi in corteo sotto al palazzo della Regione, denunciando carenze strutturali, salari insufficienti e una sanità sempre più orientata al profitto
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Centinaia di lavoratori si sono radunati questa mattina davanti al Pirellone di Milano per denunciare le condizioni all’interno dell’ospedale San Raffaele. Cartelli, bandiere sindacali e voci dal corteo hanno raccontato un malessere diffuso che, secondo i partecipanti, deriva da scelte gestionali “sostenute dal profitto e non dalla salute pubblica“. Sul volantino diffuso durante la manifestazione si leggono accuse dirette all’amministrazione: “Liste d’attesa insostenibili, manutenzione carente, ospedale sporco e appalti che peggiorano la qualità dell’assistenza”. “Le cure non possono attendere”, si legge ancora, “posticipare diagnosi e controlli aumenta la spesa sanitaria e diminuisce la possibilità di guarigione”. “La proprietà non fa manutenzione a sufficienza e taglia i costi solo per aumentare i profitti” dice Margherita Napoletano, sindacalista del coordinamento RSU San Raffaele. “Sta quotando l’ospedale sul mercato, ha emesso bond con il 6,5% di redditività, ma a costo di cosa? Di una qualità delle cure sempre peggiore e di condizioni di lavoro inaccettabili. Noi chiediamo un tavolo di trattativa vero, non a mani vuote come negli ultimi due anni”. Il volantino diffuso dai rappresentanti sindacali parla chiaro: “La fuga del personale si ferma con stipendi adeguati e condizioni di lavoro dignitose”. Viene chiesta una sanità pubblica, gratuita, universale e partecipata, con un appello diretto a cittadine e cittadini: “Salviamo il San Raffaele dalla proprietà che lo sta affossando“. “Non si può fare profitto sulla salute”, gridano alcuni lavoratori. E mentre i reparti continuano a funzionare a organico ridotto, la richiesta è una sola: che la sanità torni nelle mani di chi la fa vivere ogni giorno, non di chi ne trae profitto.

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