Rio De Janeiro, guerriglia per una maxi operazione anti-narcos: oltre 130 morti. Raffiche da 200 colpi al minuto
Il nome che le hanno dato è “Operazione Containment”, ed è la maxioperazione lanciata dal governatore dello Stato di Rio de Janeiro Cláudio Castro, del Partito Liberale di Bolsonaro, contro il Comando Vermelho, la principale fazione criminale della città. L’intervento è stato il più letale nella storia dello Stato: 132 persone sono morte, tra cui quattro agenti, e oltre 2500 uomini sono stati dispiegati nei complessi di Alemão e Penha, dove vivono 28 mila persone in decine di favelas. I narcos hanno reagito con droni carichi di granate, fucili d’assalto capaci di abbattere elicotteri e autobus sequestrati per bloccare le vie di accesso, mentre circolavano messaggi su WhatsApp che costringevano la popolazione a partecipare ai blocchi. Le autorità hanno finora arrestato 81 persone e sequestrato 42 fucili d’assalto, granate e munizioni.
Raffiche di oltre 200 colpi al minuto hanno trasformato alcune zone di Rio in un autentico campo di battaglia mentre il principale ricercato, Edgar Alves Andrade, detto Doca da Penha, leader del Comando Vermelho, continua a essere latitante anche se contro di lui pendono venti mandati di cattura per più di cento omicidi. “È un’operazione dello Stato contro i narcoterroristi”, ha dichiarato Castro, chiedendo il sostegno del governo federale e denunciando l’isolamento di Rio. La città oggi è rimasta paralizzata, con scuole e università chiuse, voli sospesi all’aeroporto Galeão, trasporti pubblici nel caos e migliaia di lavoratori costretti a tornare a casa a piedi.
La banda criminale Comando Vermelho (Comando rosso) – Emersa dalle prigioni di Rio, ha ampliato il proprio controllo nelle favelas negli ultimi anni. La città è stata teatro di raid mortali della polizia per decenni. Nel marzo 2005, circa 29 persone furono uccise nella regione di Baixada Fluminense, mentre nel maggio 2021, 28 furono uccise nella favela di Jacarezinho. Il governatore Castro, del Partito Liberale conservatore di opposizione, ha affermato che il governo federale dovrebbe fornire maggiore sostegno alla lotta contro la criminalità, lanciando una frecciata all’amministrazione del presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva. Gleisi Hoffmann, referente dell’amministrazione Lula presso il parlamento, ha concordato sulla necessità di un’azione coordinata, ma ha citato la recente repressione del riciclaggio di denaro sporco come esempio dell’azione del governo federale contro la criminalità organizzata. Il vicepresidente Geraldo Alckmin e diversi ministri si sono riuniti dopo l’operazione. Il capo di gabinetto Rui Costa ha richiesto una riunione d’emergenza a Rio per oggi, alla quale parteciperanno anche lui e il ministro della Giustizia Ricardo Lewandowski.